Itinerario tra i luoghi del cinema in Calabria
Vuoi scoprire una Calabria da film? Vieni sui luoghi del cinema calabrese
Storico culturali
San Giovanni in Fiore - Francesco Granato
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Per tutti
Il cinema è la tua passione? Vuoi scoprire i luoghi del cinema? Calabria, terra "mare-monti" dai paesaggi mozzafiato, è un vero e proprio set a cielo aperto.
Dagli scenari aspri e incontaminati del Parco Nazionale d'Aspromonte alle coste, ionica e tirrenica, passando per i cosiddetti "borghi fantasma" e le vie delle principali città calabresi, l'itinerario cineturistico della Calabria è l'esperienza che ti consente di scoprire una regione da film.
Il viaggio tra i set cinematografici in Calabria è anche l'occasione giusta per conoscere un universo autentico, fatto di comunità locali e accoglienza: centri storici, convivialità e scorci che hanno ispirato alcuni tra i principali cineasti italiani.
I nomi e i volti che hanno fatto la storia del cinema calabrese, dai registi Gianni Amelio, Mimmo Calopresti, Fabio Mollo e gli attori più amati dal grande pubblico (Peppino Mazzotta, Raoul Bova, Francesco Colella, Elisabetta Gregoraci, Alessio Praticò e tanti altri), fanno da guida immaginaria a questo affascinante itinerario di cineturismo in Calabria.
Oriolo
Partiamo dalla fine, o meglio, da alcune delle produzioni più recenti, che hanno trasformato la Costa degli Achei, nell'Alto Ionio cosentino, in un set cinema Calabria tra i più suggestivi.
In occasione delle riprese del Don Chisciotte di Fabio Segatori, che vede protagonista Alessio Boni nei panni dell’eroe di Cervantes, la Calabria compete a pieno titolo con gli scenari della Mancia spagnola: calanchi ionici, castelli medievali, fiumare e spiagge incontaminate sono set cinematografici in Calabria perfetti per dare sfondo alle visioni del cavaliere errante.
I luoghi del cinema in Calabria? Le Bandiere Blu del Comune di Trebisacce, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico e San Lorenzo Bellizzi.
Il centro storico medievale in cui Don Chisciotte si aggira in cerca di avventure? Il suggestivo abitato di Oriolo, tra I Borghi più Belli d'Italia in Calabria.
Adagiato ai piedi del suo castello, alle falde del Parco Nazionale del Pollino, il borgo seicentesco appare sospeso nel tempo, come se da un momento all'altro ci si possa imbattere davvero in un personaggio medievale.
Cirò Marina-Carfizzi
La seconda tappa del tour cineturistico lungo la Costa degli Achei ci porta a Cirò Marina, in provincia di Crotone, e tra i paesi dell'interno a minoranza etnolinguistica arbëreshë (italoalbanesi).
Siamo sul set cinema Calabria del film La festa del ritorno, tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore calabrese Carmine Abate (originario di Carfizzi). Una storia di "andate e ritorni", come suggerisce il titolo, riferita a un'emigrazione che ancora ha necessità di essere raccontata, così come lo spaccato folkloristico degli albanesi di Calabria.
Diretto da Lorenzo Adorisio, con gli attori calabresi Alessio Praticò, Carlo Gallo, Anna Maria De Luca e Annalisa Insardà, il film esalta luoghi del cinema in Calabria che spaziano dalla costa di Punta Alice, il Santuario di Apollo Aleo e Torre Melissa, alle località dell'entroterra crotonese, come Cirò, Carfizzi, Crucoli e Verzino.
Il territorio di Cirò Marina è tra i set cinematografici Calabria che offrono uno scenario di mare unico, Bandiera Blu e Bandiera Verde, oltre a essere famoso per la presenza del vitigno Gaglioppo, da cui si ricava il pregiato vino calabrese Cirò DOC.
Isola di Capo Rizzuto
Tra i set del cinema in Calabria ce n'è uno davvero "cult", capace di conquistare l'immaginario di registi, sceneggiatori e attori di ogni epoca.
Si tratta della fortezza sull'acqua nota come Le Castella, alias il Castello Aragonese del Comune di Isola Capo Rizzuto (KR).
Questo imponente castello sospeso sul Mar Ionio, nell'Area Marina Protetta "Isola Capo Rizzuto", e legato alla terraferma da una sottile striscia di terra, è protagonista di alcuni tra i film che hanno fatto la storia del cinema italiano e tuttora rappresenta un'importante location cinematografica calabrese.
Da qui sono passati i volti popolari scelti da Pier Paolo Pasolini per interpretare Il Vangelo secondo Matteo, film del 1964 che ha visto alcune scene anche tra i Calanchi del Marchesato crotonese, e gli improbabili crociati al seguito di Vittorio Gassman e Gian Maria Volonté in L'armata Brancaleone, film del 1966 di Mario Monicelli.
Badolato
Tra i set cinematografici in Calabria che figurano anche fra I Borghi più Belli d'Italia, Badolato, sulla costa ionica in provincia di Catanzaro, ha ospitato negli anni diversi cortometraggi famosi.
Dalla provocazione che negli anni '70 lo portò all'attenzione nazionale come "paese in vendita", estremo tentativo di ripopolare Badolato Borgo, al destino che lo vorrà animato dai migranti kurdi della prima ondata, si può dire che Badolato abbia fatto da apripista ai docufilm contemporanei con l'esperienza del regista tedesco Wim Wenders e Il volo, corto del 2010 con protagonista Luca Zingaretti.
Da quel primo ciak, altri giovani cineasti si sono cimentati col borgo seicentesco di Badolato, girando tra i suoi vicoli cortometraggi pluripremiati.
Qualche esempio? U figghiu (2021), di Saverio Tavano con protagonista l'attore badolatese Francesco Gallelli, insieme a Fabrizio Ferracane e Anna Maria De Luca; Il paese interiore (2021) e Il mare nascosto (2024) di Luca Calvetta, entrambi con la partecipazione di Ascanio Celestini.
Africo-Bova
La quinta tappa dell'itinerario cineturistico in Calabria ci porta dritti nel cuore del Parco Nazionale d'Aspromonte, tra i luoghi del cinema Calabria più selvaggi e leggendari.
Il massiccio aspromontano e i suoi borghi abbandonati sono il set struggente di Aspromonte - La terra degli ultimi (2019), film di Mimmo Calopestri con protagonisti Valeria Bruni Tedeschi e un cast di attori calabresi tra i quali Francesco Colella, Marcello Fonte e Marco Leonardi.
Luoghi dell'anima come Africo e Roghudi diventano set cinematografici in Calabria di forte impatto emotivo, da visitare assolutamente. Gli stessi luoghi fanno da sfondo alla dura storia di Anime nere (2014), film di Francesco Munzi tratto dal romanzo omonimo dello scrittore calabrese Gioacchino Criaco, con Fabrizio Ferracane e gli attori calabresi Peppino Mazzotta e Marco Leonardi.
Tappa perfetta per sostare nell'Aspromonte cinematografico è il paese di Bova, piccola capitale grecanica dove scoprire i segreti della minoranza etnolinguistica che ancora oggi parla l'antico Greco di Calabria e conserva usi e costumi propri.
Reggio Calabria
Chi attinge all'immaginario filmico di una Calabria legata a storie di giustizia e ingiustizia, sospese tra bellezza e dramma, riconosce nel volto di Reggio Calabria e della sua provincia alcune tra le scene "cult" di importanti film e serie tv legate a questi temi.
Affascianti gli scorci del centro storico cittadino, sia in pieno giorno che in notturna, con le luci sullo Stretto di Messina, che accompagnano la vicenda de Il giudice meschino (2014), miniserie tv di Carlo Carlei con protagonista Luca Zingaretti, ispirata all'omonimo romanzo dello scrittore calabrese Mimmo Gangemi.
Come non riconoscere lo splendido Lungomare di Reggio "Falcomatà", punteggiato sulla via parallela dalle opere d'arte contemporanea di Rabarama, il Duomo e il Teatro "Cilea", lungo Corso Garibaldi, o la scala mobile che conduce al quartiere della Giudecca?
Gioia Tauro-Palmi
Se per anni le storie di 'ndrangheta hanno ridotto la Calabria a uno stereotipo, oggi, le nuove generazioni di cineasti le utilizzano come sfondo su cui proiettare nuove e più sottili denunce, che hanno il coraggio di raccontare anche comunità marginali.
Ne sono esempio i film 'A ciàmbra (2017) e A Chiara (2021), del regista Jonas Carpignano, entrambi in dialetto calabrese, ambientati in contesti di disagio della Piana di Gioia Tauro (RC): il primo, girato nell'omonimo campo rom, lancia sulla scena il piccolo Pio Amato e Swamy Ruotolo (protagonista anche del secondo), interpreti di se stessi alla maniera pasoliniana.
Il Porto di Gioia Tauro è più volte scelto tra i set cinematografici in Calabria per raccontare il narcotraffico internazionale, come nella miniserie tv ZeroZeroZero (2020) scritta e diretta da Francesco Sollima e ispirata all'omonimo romanzo dello scrittore Roberto Saviano.
Storie difficili raccontate in uno scenario di assoluta bellezza, come quello della Costa Viola e delle cittadine di mare che la caratterizzano, come Palmi, dove si consiglia di fare tappa per godere la meraviglia della Spiaggia della Tonnara e dell'Ulivo e assistere, in agosto, alla spettacolare processione della Varia di Palmi (Patrimonio Immateriale UNESCO).
Tropea
La carovana del cinema in Calabria ci porta a scoprire la cosiddetta "Perla del Tirreno": Tropea, tra I Borghi più Belli d'Italia lungo la rinomata Costa degli Dei, in provincia di Vibo Valentia.
Dei luoghi del cinema in Calabria non può che fare parte uno degli affacci più iconici della regione, fotografato e amato dai turisti di tutto il mondo: parliamo ovviamente dell'Affaccio dei Sospiri, che dà sul famoso scoglio dove sorge il Santuario della Madonna dell'Isola.
Questo scenario, circondato da spettacolari grotte marine (come la Grotta del Palombaro) e un centro storico arroccato sulla falesia, è tra i set cinematografici in Calabria protagonisti di diverse produzioni, tra le quali la fortunata serie Rai Gente di mare (2005/7), che ha fatto innamorare il grande pubblico del mare di Tropea, Bandiera Blu, attraverso le vicende della Capitaneria di Porto immaginata da Alfredo Peyretti e Vittorio De Sisti, con protagonisti Lorenzo Crespi e Valeria Gravina.
Lamezia Terme
Tra i set cinema Calabria, la città di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, si è resa protagonista di un grande ritorno sugli schermi italiani.
Sandokan, la "Tigre della Malesia" nata dal genio dello scrittore Eugenio Salgari e protagonista dell'omonimo sceneggiato del 1976 con l'affascinante Kabir Bedhi, torna oggi nei panni di un altrettanto fascinoso Can Yaman, che proprio sulle coste tirreniche della Riviera dei Tramonti trova lo scenario perfetto per una nuova serie Rai a firma Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo.
I pirati approdano nell'ex area industriale di Lamezia Terme e combattono le loro avventurose battaglie lungo la costa lametina, per poi spostarsi in altre location (come il già citato set cinema Calabria di Le Castella, KR).
Il centro storico di Nicastro è, invece, lo sfondo in cui è ambientata la storia di Michele Scimone (alias, Beppe Fiorello) e Fatima (alias, Cristina Parcu) protagonisti del film L'afide e la formica (2021), del regista calabrese Mario Vitale. Una storia di riscatto umano e sociale ispirata alla tradizionale Maratona di Sant'Antonio che ogni anno attraversa le vie del centro fino alla sommità su cui sorgono i resti del Castello Normanno-Svevo.
Parco Nazionale della Sila
Tappa imperdibile in un itinerario dedicato al cineturismo in Calabria sono il Parco Nazionale della Sila e la cosiddetta Area dei Laghi Calabresi, tra le province di Catanzaro e Cosenza, protagonisti assoluti di Regina (2020), film del regista calabrese Alessandro Grande con Francesco Montanari e Ginevra Francesconi.
Siamo immersi in una natura verdissima e senza tempo, dove si respira "l'aria migliore d'Europa" certificata da un team di esperti e il Lupo della Sila è il re indiscusso di questi boschi. Uno dei luoghi del cinema Calabria di grande poesia, visitabile in bici attraverso la Ciclovia dei Parchi, in un trekking a piedi o a cavallo e, ovviamente, con un giro in barca fra i laghi.
Il centro storico e i dintorni di San Giovanni in Fiore (CS), paese natale dell'abate Gioacchino da Fiore, sono tra i principali luoghi scelti per ambientare questa delicata storia di un rapporto padre-figlia.
Parco Nazionale del Pollino
Pronti a scendere nelle viscere della terra, al centro di uno degli inghiottitoi più profondi al mondo?
No, non siamo su un set di cinema in Calabria di genere fantascientifico, né su un film d'azione alla Indiana Jones, ma all'imbocco del suggestivo Abisso del Bifurto, noto localmente come "Fossa del Lupo", nel territorio comunale di Cerchiara di Calabria (CS).
L'Abisso del Bifurto, tra le principali meraviglie del Parco Nazionale del Pollino, è una cavità sotterranea che raggiunge i 683 m di profondità, classificandosi al 40esimo posto tra gli inghiottitoi del pianeta.
Dell'affascinante scoperta e documentazione di questo abisso, avvenuta nel 1961 a opera di un team internazionale di speleologi, racconta film Il buco (2021), del pluripremiato regista e documentarista di origini calabresi, Michelangelo Frammartino.
Chi ha visto il film, capolavoro assoluto di poesia, rivivrà le stesse emozioni raggiungendo il Bifurto con un'escursione guidata; chi non lo ha ancora visto, sarà sorpreso dalla naturale bellezza di una Calabria da film.
Alessandria del Carretto
Per chiudere il cerchio, il nostro itinerario torna alle origini, citando colui che è stato uno dei pionieri del cinema e dei set cinematografici in Calabria.
Senza spostarci dal Parco Nazionale del Pollino, raggiungiamo il paese di Alessandria del Carretto (CS) e ci immergiamo nelle atmosfere agropastorali e folkloristiche cui un grande del cinema italiano, il regista Vittorio De Seta, ha voluto dedicare il commovente documentario I dimenticati (1959), a partire dal quale, come dice il titolo, i calabresi vengono raccontati per la prima volta al grande pubblico televisivo.
Ambientato ad Alessandria del Carretto, il film documenta per intero la tradizionale Festa della Pita, antico rito arboreo del mese di maggio, in occasione della quale un pino enorme viene scortecciato e issato nella piazza del paese come albero della cuccagna.
L'opera compiuta da De Seta in Calabria è di straordinaria importanza, poiché ha colto la verità di riti millenari, della vita e del lavoro di un Sud che ancora oggi, in parte, ci rappresenta.