La Festa della Ciliegia a Roseto Capo Spulico
Nel “Borgo delle rose e delle ciliegie”
Enogastronomia
Il nome, Roseto Capo Spulico, non lascia dubbi: ci troviamo in un antico borgo della provincia di Cosenza che guarda al Mar Ionio, sulla cui costa è adagiato uno dei più importanti castelli federiciani della Calabria, la cui storia è tradizionalmente legata alla coltivazione delle rose.
Arte antica e profumata alla quale si affianca un’altra coltura pregiatissima, quella delle ciliegie. La Ciliegia di Roseto Capo Spulico, turgida e dolce, è stata incoronata la “Ciliegia più bella d’Italia” e il borgo stesso è noto proprio come Borgo delle rose e delle ciliegie.
Roseto e la “Ciliegia più bella d’Italia”
Se la coltivazione delle rose richiama i fasti della Magna Grecia, quando, secondo la leggenda, i petali servivano a riempire i guanciali delle principesse sibarite, la coltivazione delle ciliegie a Roseto ha origini più recenti ma non meno preziose.
La Ciliegia De.Co. di Roseto (Denominazione Comunale di Origine) si annovera tra le eccellenze dell’agroalimentare calabrese quale prodotto dalle proprietà organolettiche uniche. Oltre a essere ufficialmente la “Ciliegia più bella d’Italia”, la “rossa”, simbolo di Roseto, vanta alcune peculiarità che la rendono inconfondibile: il ciliegio di Roseto cresce più a valle rispetto alla quota tradizionale e, grazie alla ventilazione costante della brezza marina, gode di un microclima ottimale, tale da incidere sulla maturazione della ciliegia rosetana, anticipandola rispetto alla stagione di fioritura.
Una vera primizia, insomma! Goduriosa al palato e seducente alla vista, la Ciliegia di Roseto è regina indiscussa della primavera calabrese e offre il meglio di sé tra maggio e giugno, mesi ideali per gustarla in una gita gastronomica.
Il momento migliore per assaggiare la Ciliegia De.CO. di Roseto Capo Spulico? In occasione della Festa della Ciliegia, che si svolge ogni anno nel periodo di raccolta e rappresenta un’occasione unica per gustare il prezioso frutto in tutte le sue declinazioni, dal salato al dolce.
A Roseto la ciliegia è regina della tavola. La si serve nei ristoranti in abbinamento a risotti e paste fresche (come le prelibate Trofie ai frutti di mare con ciliegie), confetture da abbinare a piatti di carne, pesce e formaggi, dessert, granite, succhi di frutta e distillati.
La Festa della Ciliegia, che evoca anche l’antica Festa delle Primizie Medievali, prevede anche lo svolgimento di un corteo storico, oltre alla degustazione e ovviamente la vendita delle ciliegie di Roseto.
Cosa vedere a Roseto
A proposito di Medioevo, Roseto Capo Spulico è il posto giusto per tutti gli appassionati dell’imperatore Federico II di Svevia, altrimenti noto come Stupor Mundi per le sue politiche culturali illuminate, che qui fece erigere uno dei suoi misteriosi castelli.
Il Castello di Roseto Capo Spulico (Castrum Petrae Roseti, il "Castello della Pietra di Roseto") è uno dei castelli federiciani in Calabria da conoscere assolutamente. Benché oggi sia di proprietà privata, la sua posizione a picco sul mare e la struttura ne fanno una delle fortezze medievali più interessanti della regione.
Se il borgo, in posizione arroccata e strategica, guarda al Golfo di Taranto, per prevenire la minaccia saracena che a quell’epoca giungeva dal mare, il castello sulla riva sembra avere una funzione tutt’altro che difensiva, alimentando le consuete leggende che ruotano attorno agli edifici federiciani (in questo caso, pare sia stato uno dei luoghi segreti di custodia della Sacra Sindone).
Ai suoi piedi, il cosiddetto Fungo del Castello, ovvero lo Scoglio Incudine, i cui nomignoli richiamano l’inconfondibile forma del piccolo monolite marino, simbolo naturalistico di Roseto.
https://calabriastraordinaria.it/news/la-festa-della-ciliegia-a-roseto-capo-spulico