Viaggio a Reggio Calabria, tra le opere di Rabarama
Tra le sculture più instagrammate in Calabria ci sono le opere di Rabarama a Reggio Calabria
© Opere Rabarama, Reggio Calabria - Regione Calabria
Arte e Cultura
© Opere Rabarama, Reggio Calabria - Regione Calabria
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Tra le sculture più instagrammate in Calabria, le opere di Rabarama a Reggio Calabria, lungo la splendida Via Marina, sono un'esplosione di colori e pose plastiche.
Chi visita la città non può che restare affascinato dalle opere di questa originale artista, al secolo Paola Epifani (romana, classe '69).
Le si incontra percorrendo a piedi o in auto la via parallela al celebre Lungomare Falcomatà, alternate ad altri elementi caratteristici, come i monumentali Ficus Constrictor, gli "alberi strangolatori" le cui radici sono a loro volta opere d'arte naturali; oppure le epigrafi che raccontano la storia più antica di Reggio Calabria.
Rabarama, Reggio Calabria e l'arte contemporanea: un accostamento ricco di fascino e colori che, a partire dal 2007, anno in cui la città ha scelto di trasformare la Via Marina in un museo en plein air, offre ai visitatori la possibilità di interagire con una delle installazioni artistiche più amate in Calabria.
L'incontro Rabarama-Reggio Calabria ha inizio con una personale dal titolo Identità, un'esposizione di oltre 70 opere nel contesto di Villa Zerbi. Qui, l'artista romana che ama sbizzarrirsi con materiali ed espressioni diverse (scultura, statue, dipinti e opere molto varie), presenta ai reggini alcune delle sue sculture più preziose.
Tra queste, anche le 3 opere di Rabarama che oggi è possibile ammirare nei pressi del lungomare: Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione, tutte realizzate nel 2000.
La prima, Trans-lettera, è una statua di bronzo dipinta di bianco e nero, che evoca l'universo delle lettere e delle parole crociate, sottendendo l’alfabeto come un vincolo per l'espressività stessa del linguaggio. Un invito ad andare oltre l'uso della grafia, come suggerisce il titolo.
La seconda delle opere di Rabarama esposte a Reggio Calabria è Labirintite. Altra statua di bronzo, stavolta dipinta di bianco e verde, raffigura il "labirinto dell'IO" che ciascuno si porta addosso, nel bene e nel male. A fronte della postura rilassata, la decorazione labirintica crea inquietudine e invita a cercare una via d'uscita dai propri limiti.
Infine, Co-stell-azione, tra le opere di Rabarama acquistate dalla città, rappresenta un insieme di stelle in bianco e amaranto dipinte sulla superficie di una statua in posizione meditativa, da postura yoga, ripiegata su se stessa.
Ciascuno di questi soggetti è privo di sguardo, o meglio, lo rivolge al proprio interno, in un mondo tutto da esplorare. I colori vivaci e la plasticità delle opere di Rabarama fanno venire voglia di una foto in loro compagnia.
Tra gli scatti più iconici di chi visita la città e il suo lungomare.
Non solo Rabarama! Reggio Calabria, città che diede i natali a Umberto Boccioni, tra i padri fondatori del movimento futurista e dell'arte contemporanea italiana, apre il proprio sguardo alle opere di alcuni tra gli artisti più importanti del panorama attuale.
Sempre il Lungomare Falcomatà si fa cornice di un'installazione inaugurata di recente: Opera (2020), commissionata all'artista Edoardo Tresoldi, esplicito richiamo alle origine magnogreche della città.
Composta da un colonnato di 46 colonne, per una superficie di 2500 metri quadrati, la struttura è interamente realizzata in rete metallica. Il suo significato? Ce lo spiega l'artista:
Ho voluto creare un monumento per celebrare la contemplazione dello Stretto e quindi giocare con gli elementi del parco in cui Opera si trova. Si tratta di un'architettura aperta che accompagna i momenti di contemplazione delle persone all'interno dello spazio.
Gli amanti del contemporaneo possono visitare diverse gallerie private in città, l'esposizione permanente presso Palazzo della Cultura "P. Crupi" e le mostre organizzate periodicamente dall'Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
https://calabriastraordinaria.it/news/viaggio-a-reggio-calabria-tra-le-opere-di-rabarama