Escursione nei Calanchi del Marchesato

Le "dune gialle" che colpirono Pasolini
Raffaele Marino (4)

© Raffaele Marino

Sport e natura

Il primo a portare questo luogo così suggestivo all’attenzione nazionale fu Pier Paolo Pasolini. Erano gli anni ’50 e il poeta viaggiava a bordo della sua Fiat 1100 lungo la Statale 106 Ionica quando, all’altezza di Cutro (KR), si imbatté in un paesaggio lunare: i Calanchi del Marchesato.

Una distesa di dune argillose dai toni cangianti, che nel reportage La lunga strada di sabbia definì come “immaginate da Kafka”, scegliendo di girare tra quei calanchi plasmati dalla natura molte scene del film Il Vangelo secondo Matteo

Da allora, le “dune gialle” di Cutro e dintorni sono diventate meta di escursioni naturalistico-letterarie, eventi e trekking sostenibili grazie all’operato dei giovani del posto, associati tra loro per salvaguardare e promuovere il prezioso ecosistema.

Calanchi
Raffaele Marino

I Calanchi del Marchesato

Di origine argillosa, solcati dalla Valle del Tacina, i calanchi di Cutro formano uno scenario lunare, disegnando una serie di declivi a “lama di coltello”.

I toni chiari della sabbia e dell’argilla sono tinteggiati dal verde degli arbusti tipici della vegetazione delle dune mediterranee.

Questo particolare habitat è ricco di specie vegetali e animali protette, come la Testuggine palustre europea e il Cervone, che vivono in corrispondenza degli stagni, in un paesaggio di straordinaria bellezza.

L’unicità dell’escursione nei Calanchi del Marchesato consiste nell’abbinare insieme natura e cultura attraverso una serie di itinerari guidati: percorsi tematici che consentono di cogliere tanto gli aspetti paesaggistico-ambientali che quelli culturali, legati sia alla produzione pasoliniana che alla storia e alle tradizioni delle comunità locali.

L’associazione delle guide del posto propone 3 itinerari tra i calanchi del Marchesato diversi argomento e praticabilità, da godere ogni anno anche in occasione dell'evento "Marchesato Trekking & Culture".

1. Percorso ad anello Scala-Forche

Si tratta del percorso classico per escursionisti esperti, di difficoltà alta, che nell’arco di 4 ore di cammino (6 Km), partendo dall’abitato di Cutro, conduce dritto al cuore dei calanchi.

Dallo splendore delle biancane monumentali de La Scala si arriva alla parte più suggestiva della vallata, l’Area SIC degli Stagni sotto Timpone San Francesco, per concludere in bellezza, con la risalita panoramica al tramonto fino alla vetta più elevata del complesso, Le Forche

Percorso Scala - Forche
Raffaele Marino

2. Via Veteram

Si tratta di un itinerario di difficoltà media, della durata di 3 ore (4 Km), compreso tra i Comuni di Cutro e Roccabernarda.

Il percorso si snoda lungo l’antica Via Veteram, la strada dell’entroterra percorsa da pastori e contadini, dove si incontrano ancora vecchi pontili e monoliti d’argilla.

Via Veteram
Martina Ciconte

3. Trekking urbano e Scioddra du Pilusu

L’ultimo itinerario è una piacevole passeggiata nel centro storico di Cutro, dalla Piazza Giò Leonardo di Bona al punto panoramico del Casale, dal quale ammirare la bellezza dei Calanchi del Manigliere.

Il percorso, che si conclude alla Scioddra du Pilusu, un piccolo canyon argilloso, è punteggiato da antichi edifici di edilizia rurale (forni, laboratori di argilla, chiesette, ecc.).

I borghi della Sila crotonese

Chi desidera scoprire borghi e paesi della Sila crotonese può optare per un tour dei centri storici più importanti, abbinando qualche degustazione tipica tra ristoranti, trattorie, agriturismi e cantine che offrono eccellenze locali a base di Sardella piccante, Pecorino Crotonese DOP e vino Val di Neto IGT.

Tra i centri principali da visitare c’è sicuramente Santa Severina, che figura tra I Borghi più Belli d’Italia. Il suo centro storico, arroccato su uno sperone di tufo, domina la Valle del Neto e si distingue per la struttura incastellata suddivisa in due quartieri, Grecìa e Iudea, disposti attorno ai principali simboli architettonici: il Castello Normanno e la Cattedrale di Sant’Anastasìa, il più antico monumento bizantino in Calabria, con annesso il Battistero.

Santa Severina
Regione Calabria

Altro centro medievale da non perdere, tra I Borghi più Belli d’Italia, è Caccuri, poco più a nord. Famoso anche per l’omonimo Premio Letterario, nato grazie all’Accademia dei Caccuriani, il borgo si identifica col Castello di Caccuri e la sua torre cilindrica. All’interno del castello trova posto la preziosa Cappella Palatina della famiglia Cavalcanti, di aspetto tardo-seicentesco. Da visitare anche la Badia di Santa Maria del Soccorso e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Regione Calabria

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Ultimo aggiornamento: 16 feb 2024 10:09