Carfizzi

Carfizzi, antiche radici di origini albanesi
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Paesi

15 lug 2020 13:44

Adagiato su una splendida collina dell'entroterra crotonese, Carfizzi è un piccolo Comune di origine albanese che conserva la lingua e le tradizioni balcaniche.

Caratteristiche sono le sue piccole viuzze lastricate in pietra, le case dallo stile rurale e le campagne, che custodiscono resti di vecchi mulini.

A Carfizzi permangono ancora numerose tradizioni di origini albanesi, come la coha, antico abito tradizionale di grande impatto culturale.

Carfizzi è uno dei tre paesi di origine arbëreshe (albanese) della Provincia di Crotone e la tradizione albanese, nonostante il passare degli anni, è ancora molto presente nella vita degli abitanti, che reputano importante il contatto con le proprie radici e con le tradizioni. Il borgo dista pochi minuti dalla costa ionica e quasi un'ora dall'altipiano della Sila. All'ingresso dell’abitato si può ammirare lo splendido anfiteatro comunale, che può ospitare fino a 1000 persone, che durante le serate d'inverno si anima tra spettacoli culturali, teatrali e musicali. A Carfizzi è nato Carmine Abate, uno dei più noti scrittori calabresi. La piazza centrale, chiamata rahji, è il luogo di ritrovo preferito per i carfizzoti, e da lì si può ammirare uno stupendo panorama sui paesi limitrofi. L'antico palazzo del Corridore è la più antica costruzione presente a Carfizzi, recentemente restaurata e situata nel cuore del centro storico. Il centro sociale, palazzotto restaurato, anch'esso posto nel centro storico, è la sede del museo etnico e della biblioteca comunale. Da vedere la splendida mostra fotografica in allestimento permanente presso la sala consiliare del comune, nella quale sono presenti foto che vanno dal 1901 agli anni '60 del secolo scorso.

La cultura arbëreshe

A Carfizzi permangono ancora numerose tradizioni, dall'antico abito arbëreshe, la coha, agli ori che ancora oggi vengono lavorati nella maniera tradizionale, con decorazioni formate da pietre colorate e perline sottilissime. La lingua arbëreshe viene parlata ancora oggi a Carfizzi, e grazie alla legge per le minoranze linguistiche è stato istituito lo sportello linguistico per il recupero e la valorizzazione delle tradizioni arbëreshe.

Il Parco Naturale

Il territorio di Carfizzi comprende un parco naturale di 400 ettari, che si estende per tutto il territorio intorno al paese e comprende anche il parco della Montagnella, promontorio situato tra Carfizzi, San Nicola dell'Alto e Pallagorio, sul quale si celebra tradizionalmente la festa del 1° Maggio. Da segnalare, inoltre, il bosco dell'Asturi, ricco di vegetazione e facilmente raggiungibile dal centro abitato, il laghetto di Crosari, area sulla quale sono stati impiantati due laghetti artificiali e infine, la stupenda cascata di Giglietto, alta 36 metri e fonte di attrazione per i visitatori.

Gastronomia

Anche la cucina di Carfizzi segue i dettami tradizionali, soprattutto per la preparazione di dolci o antiche minestre, ma anche per la lavorazione del pane, pratica ancora molto comune nel piccolo centro albanofono. Soprattutto a Natale gli odori che emanano dalle case indicano un certo grado di attività gastronomica. Infatti, a partire dal 24 novembre, inizia la laboriosa preparazione dei dolci tipici natalizi, antiche ricette che si tramandano da madre un figlia come un tesoro prezioso. I dolci tipici, sono le gagane, i tardilli, gli shilinusi, i qinugili,i tarallucci e i bufuni. Le gagane sono dolci di forma arrotolata, fatti con farina e miele e al cui interno vengono inseriti uva passa, mandorle, noci, e miele. 
I tardilli vengono impastati con farina, uova e latte, poi fritti, passati nel miele e battuti per assumere una forma piatta oppure quella di biscotti. Gli shilinusi sono dolci che si realizzano con la farina di grano duro, acqua e vino, poi fritto e passato nel miele. I qinugili, invece, vengono formati con una pasta simile a quella delle gagane, e vengono riempiti con marmellata di arancia. I tarallucci sono formati da un impasto di uova, farina, latte e vermut, fritti e cosparsi di zucchero a velo. Specialità gastronomica locale è la “furisiscka”, una minestra di zucchine e fiori di zucca.

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