Basilica Metropolitana di Maria Santissima Assunta in Cielo
Edificio di culto
Edificio di culto
Il Duomo di Reggio Calabria, dedicato a Maria Santissima Assunta in Cielo, è il più grande edificio religioso della Calabria, Cattedrale Metropolitana dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova. Sorge nel centro storico della città, dove mostra il suo prospetto gotico-normanno sull'omonima piazza. La Cattedrale risale al II millennio quando, con l'invasione normanna si assistette al progressivo abbandono del culto greco-bizantino. Durante il XVI secolo l'edificio fu saccheggiato e incendiato dai turchi, quindi più volte rimaneggiato. Nel 1741 il Duomo fu riedificato in stile tardo barocco d'influenza siciliana, con una struttura a croce latina a tre navate. A seguito del terremoto del 1783, altri interventi di restauro donarono alla nuova Cattedrale un aspetto romanico. Un nuovo evento catastrofico, il terremoto del 1908, provocò notevoli danni, e l'edificio venne integralmente ricostruito, adeguandolo al nuovo piano di ricostruzione della città redatto dal De Nava, in stile neo-romanico.
La Cattedrale fu riconsacrata nel 1928. L'aspetto attuale richiama l'architettura dello stile eclettico-liberty (in uso in città durante l'ultima ricostruzione) che tende a fondere insieme l'arte medievale romanica e gotica. La facciata principale è diviso in tre parti e presenta quattro torri traforate di forma ottagonale sormontate da croci; nella parte centrale si apre una trifora sormontata da un rosone. Sulla scalinata d'ingresso sorgono le sontuose statue di San Paolo (che, secondo la tradizione, convertì i reggini al cristianesimo), e Santo Stefano di Nicea, primo vescovo della città, scolpite nel 1928 da Francesco Jerace (autore del monumentale pergamo che si trova all'interno). Si accede all'interno attraverso tre portali in bronzo (opere di Venturini, Poidomani, e Bibbò. Il campanile, alto 28,15 m, fu ultimato nel 1931.
L'interno, a pianta basilicale, è in stile romanico con motivi classicI: colonne a fascio, navate coperte da capriate lignee decorate da duecento svastiche, simbolo della luce dell'avvento di Cristo. Le tre navate culminano in tre absidi poligonali e ospitano otto cappelle contenenti pregiate opere d'arte. Nella parte terminale della navata destra si trova il tronco di colonna che, secondo la tradizione, apparterrebbe al Prodigio di San Paolo; nell'abside centrale si erge l'altare maggiore decorato con un bassorilievo in bronzo, opera di Antonio Berti; sulla navata di sinistra sorge la "Cappella del Santissimo Sacramento", che costituisce il più significativo monumento barocco della città, dichiarata "Monumento Nazionale" per la preziosità dei marmi policromi intarsiati a mosaico fiorentino. Fu fatta erigere nel 1539 dall'arcivescovo Agostino Gonzaga e terminata nel 1655. Agli angoli, in otto nicchie, sono inserite le statue rappresentanti i santi apostoli Pietro e Paolo, i quattro Evangelisti, e i due dottori eucaristici San Tommaso e San Bonaventura, tutte opere in marmo bianco di Francesco Jerace e Concesso Barca. Di recente, presso la Cattedrale, è stato inaugurato il Museo Diocesano, che raccoglie pregevoli oggetti e arredi sacri.
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