Crucoli

Crucoli, il paese della prelibata sardella
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20 lug 2020 13:33

Crucoli conserva un centro storico d'impianto medievale, un intrico di vicoli e stradine, dove si possono ammirare i ruderi dell'antico castello normanno, la Chiesa Madre dei SS Pietro e Paolo, e il Palazzo Palopoli, oggi Palazzo municipale. Posizionato a breve distanza dal litorale ionico, il centro storico di Crucoli si contraddistingue per i suoi vicoli e stradine e per la sua gente calorosa. Tra i ricordi lasciati dal lungo passato di Crucoli, si può ammirare un imponente Castello normanno i cui interni sono, purtroppo, inaccessibili.

Tuttavia è ancora imponente la sua mole massiccia che si allarga a forma semi-piramidale con gli evidenti resti delle quattro torri. Il castello sovrasta la centralissima piazza Di Bartolo.

La sardella di Crucoli è il frutto della tradizione millenaria di un popolo che ha fatto di una ricetta dell'antichità uno dei punti di forza della gastronomia locale.

La Chiesa Madre è situata nel centro storico ed è accessibile attraverso un suggestivo dedalo di viuzze tutte convergenti ai piedi dell’ampia gradinata dell’ingresso principale della chiesa. Rilevante la volta dell’altare centrale, che presenta un mosaico di recente fattura, e il crocifisso ligneo, in passato custodito nell’antica chiesa di S. Elia costruita intorno al 1400. Di recente realizzazione la pregevole porta principale, che ha sulle ante le immagini dei santi Pietro e Paolo, ed in alto il simbolo del Giubileo 2000. A metà strada tra Crucoli e Torretta, immerso nel bosco, si trova il santuario di Manipuglia, risalente probabilmente al XIV sec., che conserva un pregevole affresco di cultura bizantineggiante posto in una cupoletta a destra dell'attuale altare. Nella frazione Torretta è presente un edificio della seconda metà del XV secolo, chiamata appunto la Torretta, che aveva il compito di proteggere le tenute feudali alla marina e di difendere il luogo nel quale avveniva l’imbarco del grano, che i feudatari vendevano ai mercanti napoletani. Crucoli è famosa nel mondo per la produzione della sardella, detta anche il caviale del sud o dei poveri, che unisce i sapori della terra e del mare. La sardella nasce dalla lavorazione del pesce con peperoncino rosso e aromi selvatici.

Il Santuario di Manipuglia

La chiesa di Manipuglia, oggi Santuario Mariano diocesano, ha origini molto antiche. Anticamente, non lontano dal luogo in cui la chiesa è edificata, esisteva un bosco fittissimo detto Manipuglia, nel quale fu rinvenuta un’immagine di Maria Vergine che prese il nome proprio di Madonna di Manipuglia. La festa solenne dedicata alla Madonna si celebra la terza domenica di maggio. Nel 1962, il pittore triestino Luciano Bartoli, disegnò per il Santuario una stupenda vetrata, poi realizzata come vera opera d’arte, istoriata a fuoco e raffigurante i 15 misteri del Rosario.La vetrata ha forma quasi di Ostensorio a raggiera, che legando l’immagine all’altare circostante crea un centro a tutta la parete. I misteri, espressi in simboli, invitano alla recita del Rosario e formano una specie di arazzo variato nei colori.

Museo Archeologico Virtuale

Situato nella frazione marina di Torretta, il MAV (Museo Archeologico Virtuale) riesce a far rivivere l’epoca storica in cui sorse il piccolo borgo. Il museo virtuale di Crucoli consente al visitatore non solo di ammirare la spettacolare bellezza dei reperti, ma di interrogarsi su quale realtà storica possa nascondersi sotto l’attuale borgo, rivivere l’epoca in cui sorse, fiorì e venne distrutto. Sono 4 gli itinerari storici attualmente presenti all’interno del Museo, dove è possibile ricostruire la storia anche di città storiche come quelle di Strongoli, Crotone e Capo Colonna. La realizzazione del museo virtuale di Crucoli va intesa come un viaggio multimediale che attraverso metafore, visuali e semantiche, guida il navigatore verso una maggiore coscienza storica del territorio crucolese e della sua storia.

Il Castello di Crucoli

La presenza dei Normanni in Calabria è impressa nelle numerose tracce, soprattutto di natura architettonica, che costituiscono ad oggi uno dei patrimoni monumentali più vasti e più radicati lungo tutta la regione. Nel crotonese la dominazione normanna è testimoniata dal noto castello di Santa Severina. Il Castello di Crucoli permette al visitatore di godere di un incantevole panorama per metà di mare e per l’altra metà di monti. La parte marina si estende fra immense spiagge da una parte ed acque cristalline dall’altra; mentre la parte montuosa è il fiore all’occhiello degli amanti delle passeggiate e delle merende all’aperto. Attualmente del castello, riconosciuto come bene di interesse storico e artistico, restano le mura esterne e le torri. Alcuni documenti storici testimoniano l’esistenza di sei torrioni che si distribuivano lungo le mura di cinta e di una rocca posta al centro del castello che, già in  stato di rovina, probabilmente era ciò che restava del dongione, la torre più alta, così progettata sia come punto di osservazione che di ultimo rifugio in caso di presa del resto della rocca da parte dei nemici.

Torretta

Torretta è la frazione marina, bagnata dal mar Ionio, del comune di Crucoli. Il nome deriva dalla torre di guardia del Palazzo Clausi, una delle abitazioni più antiche della zona. La via più antica è via Marina, oggi anche “via della cortesia”, che si presenta come una delle vie più caratteristiche del paese. 

Gastronomia

Piatto tipico per eccellenza di Crucoli Torretta è la sardella, composta da neonati di sarde impastate con peperoncino rosso piccante e finocchio selvatico, per poi essere conservata in vasi di terracotta. Piccante e sfiziosa, la Sardella di Crucoli è il frutto della tradizione millenaria di un popolo che ha fatto di una ricetta dell'antichità uno dei punti di forza della gastronomia locale. La Sardella di Crucoli vanta origini molto antiche. Si dice, infatti, che discenda nientemeno che dal Garum romano, un condimento dell'antica Roma a base di pesce marinato e aromi che veniva fatto maturare a lungo all'interno di contenitori di coccio. Una sfiziosa leccornia che rende possibili gli usi più svariati in cucina ed un'elevata serbevolezza che permette di conservarla addirittura per anni senza che si deteriori, a testimonianza lei lunghi trascorsi marinareschi della cittadina.

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