Gita a Oriolo, tra I Borghi più Belli d’Italia
Nel borgo signorile del Pollino, tra storia, musei e buon cibo
Arte e Cultura
Regione Calabria
Adagiato ai piedi del suo castello, Oriolo, tra I Borghi più Belli d’Italia in provincia di Cosenza, sembra sospeso in un tempo lontano, tra le falde del Pollino e le colline che dolcemente scendono vero il mare.
Una gita a Oriolo è una piacevole esperienza “slow” da condividere con tutta la famiglia. Un momento per staccare dalla quotidianità e immergersi in un mondo antico, nel quale sopravvivono figure di una comunità perduta.
Dalla Statale Ionica 106 imbocchiamo la strada che risale il corso del Ferro, e ci godiamo il paesaggio mediterraneo, tra campi di grano, uliveti e noceti, che ci porta al centro storico.
Cosa vedere a Oriolo
Giunti tra le vie del borgo seicentesco, ne scopriamo le bellezze nascoste: i palazzi nobiliari che si affacciano sulla strada principale, antico collegamento tar la residenza del signorotto locale e le mura di cinta quattrocentesche, oggi ridotte allo stato di rudere.
Simbolo incontrastato del borgo, il Castello di Oriolo fu eretto dalla famiglia Sanseverino e conserva intatta la struttura originaria, caratterizzata da due torri di guardia e il mastio attorno a cui si sviluppa l’intero corpo di fabbrica.
Restaurato di recente, il castello è visitabile e sede di eventi e mostre presso i diversi ambienti che lo compongono: la Sala dei Banchetti, quella delle Udienze, il Salone delle Bandiere, gli ambienti militari e di servizio e la preziosa Camera da Letto di Margherita Pignone del Carretto, con la cupola affrescata con un Trionfo di Apollo.
Di fronte al castello sorge l’altro riferimento architettonico del borgo medievale, la splendida Chiesa Madre di San Giorgio. L’origine normanna dell’edificio è attestata dalla presenza dei due leoni monumentali posti a guardia dell’ingresso centrale e datati 1264. All’interno, tra le varie opere d’arte pregevoli, spiccano una statua quattrocentesca della Madonna con Bambino e il monumentale altare barocco.
La chiesa custodisce due importanti reliquie, rispettivamente appartenute a San Giorgio e a San Francesco da Paola, una collezione di argenti, statuine del Seicento spagnolo, un settecentesco Ecce Homo e le cripte della primitiva chiesa.
Altri edifici sacri da non perdere sono la Chiesa di San Rocco e la Cappella della Madonna delle Virtù.
Il territorio di Oriolo è uno scrigno di sorprese nascoste, che talvolta emergono per caso, come accaduto in occasione di alcuni lavori di manutenzione che hanno riportato alla luce, a 5 m di profondità sotto l’abitato, i resti di un Convento Francescano del 1439.
Tanti i musei da non perdere, alcuni dei quali parte del MUDAM - Museo Diffuso delle Arti e dei Mestieri, un polo culturale che abbraccia il territorio nella sua totalità e si articola in sedi diverse: il Museo della Civiltà Contadina presso il settecentesco Palazzo Giannettasio, Museo Civico – “Casa della Cultura”, la Pinacoteca Comunale, la Galleria Porta San Giacomo, la Casa delle Arti e delle Idee.
Infine, il Polo Bibliotecario di Palazzo Tarsia-Toscano, centro di studi e fonti preziose su Oriolo e l’intera Calabria, articolato nelle sezioni che includono: Fondo Centro di Documentazione, Fondo “Luigi Di Gianni”, Fondo Audio “Leonardo Alario”, Centro Studi Calabro-Lucano e la Biblioteca vera e propria.
Sia il polo museale che quello bibliotecario sono dotati di supporti multimediali, spazi didattici (anche aperti sul territorio, quali masserie e botteghe artigiane) e postazioni di realtà aumentata.
Cosa fare a Oriolo
Gli amanti delle stagioni teatrali possono seguire gli eventi del Teatro Valle e, in estate, dello spazio all’aperto Teatro “La Portella”.
I periodi migliori per visitare Oriolo? A ridosso delle feste religiose dedicate ai due santi locali, San Giorgio e San Francesco di Paola.
I buongustai ameranno assaggiare i 3 prodotti a marchi De.Co. (Denominazione di Origine Comunale) che una filiera virtuosa di produttori dell’agropastorale locale sta tutelando e valorizzando come prodotti identitari: il Capretto da Latte, i Taralli al Finocchietto e l’Olio Extravergine d’Oliva.
Tra le ricette tipiche della cucina, due primi: i firzuli con mollica di pane e i rasctèlli con ricotta e peperoni.
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