Itinerario dei Siti UNESCO in Calabria
Scopri la Calabria UNESCO: monumenti, aree naturalistiche e riti popolari
© Duomo, Cosenza - Regione Calabria
Religiosi
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Per tutti
Sapevi che esistono 10 Siti UNESCO Calabria e altri 5 proposti dalla Regione quali Patrimoni dell'Umanità?
Vieni a scoprirli tutti in un itinerario unico, che da nord a sud passa per l'affascinante incontro con la Calabria UNESCO e i suoi gioielli tutelati a livello internazionale: monumenti, opere d'arte e tradizioni di fede e folklore che rappresentano alcuni tra i patrimoni più preziosi del Mediterraneo.
Di seguito, i Siti UNESCO Calabria e un itinerario di viaggio per visitarli, una tappa dopo l'altra:
Questo è, invece, l'elenco dei siti candidati dalla Regione e in attesa di approvazione UNESCO:
Con oltre 190.000 ettari di estensione (tra il versante calabrese in provincia di Cosenza e quello lucano), il Parco Nazionale del Pollino è il più grande d'Italia e prende il nome dall'omonimo massiccio montuoso.
Dal 2015 fa parte dei Siti UNESCO Calabria con la denominazione internazionale di Pollino Global Geopark, parte della lista mondiale dei Geoparchi UNESCO.
Il Pollino Geopark conta 69 geositi sparsi tra versante calabro e lucano: circhi glaciali, depositi morenici, nevai, fossili di rudiste e particolari formazioni rocciose, come le imperdibili "timpe" e le grotte preistoriche, tra le quali spicca il gioiello assoluto della Preistoria calabrese, la Grotta del Romito (Comune di Papasidero).
Oltre alla semplice esplorazione in trekking, gli sportivi più adrenalinici possono attraversare le gole di roccia calcarea in canoa, praticando rafting nella Riserva Naturale Gole del Raganello e nella Riserva Naturale Valle del Fiume Lao.
Sei uno speleologo esperto? Non perdere l'emozione mozzafiato di farti "inghiottire" dall'Abisso del Bifurto (noto localmente come "Fossa del Lupo", nel Comune di Cerchiara di Calabria), una delle grotte verticali più profonde al mondo (40° inghiottitoio con i suoi 683 m di profondità), protagonista del premiato film "Il buco", opera del regista Michelangelo Frammartino.
I faggi più antichi d'Europa? Li trovi nelle Faggete Vetuste del Pollinello, nel territorio comunale di Castrovillari, cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Dichiarate Patrimonio dell'Umanità nel 2021 (Siti UNESCO Calabria), le Faggete del Pollinello compaiono tra le 94 faggete vetuste censite in tutto il mondo e si compongono di alberi plurisecolari. Una meraviglia da vedere e "abbracciare".
Gli amanti dell'osservazione faunistica e naturalistica possono imbattersi in una straordinaria varietà di specie: grandi rapaci, il lupo appenninico, il tipico Capriolo di Orsomarso (specie autoctona), erbe officinali e aromatiche. In primavera, i dintorni delle faggete sono impreziositi dalla spettacolare fioritura delle orchidee; in estate, del rarissimo giglio rosso.
Se raggiungi la cima del Serra Dolcedorme (2.267 metri), la più alta del parco, puoi ammirare un panorama a 360°, che abbraccia sia la costa tirrenica che quella ionica.
Tra i luoghi UNESCO Calabria figura il gioiello del centro storico di Cosenza (Cosenza Vecchia), la splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Riconosciuto nel 2011 "Patrimonio Testimone di Cultura di Pace" dall'UNESCO, il Duomo di Cosenza sorge sui resti dell'antica chiesa distrutta dal terremoto del 1184. Queste le motivazioni del prestigioso riconoscimento: “la Cattedrale di Cosenza è fin dai secoli XI – XII baricentro di attività culturali, storiche e religiose che hanno arricchito la conoscenza e il patrimonio culturale e sociale della Calabria. Allo stesso tempo la Cattedrale è stata nei secoli un faro per migranti dai diversi paesi ai quali continua ancora oggi a proporsi come luogo di incontro fraterno, dove trovano spazio per momenti ed eventi culturali e anche per la preghiera interreligiosa”.
La consacrazione avvenne il 1222, alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia, con la donazione di una preziosissima croce reliquiario (XII secolo) opera di orafi palermitani, la Stauroteca, oggi visibile presso il Museo Diocesano. All'interno due importanti cappella barocche: la prima, dedicata alla Madonna del Pilerio, con l'icona bizantina del XII secolo del tipo Galaktotrophousa ("Madonna che allatta il Bambino"), alla quale i cosentini sono devoti dal 1576 (miracolosa fine della pestilenza); la seconda, ospita la sepoltura dei membri calabresi della "Spedizione dei Fratelli Bandiera" (1844).
Altre opere degne di nota, il Mausoleo di Isabella d’Aragona (1271) e gli affreschi policromi del XIX secolo, opere di Domenico Morelli e Paolo Veltri.
Tra i più preziosi patrimoni UNESCO Calabria, l'antico evangelario noto come Codex Purpureus Rossanensis.
Era il 2015 quando l'UNESCO lo inserì tra i Patrimoni dell’Umanità nella Categoria “Memory of the World”.
Si tratta di un evangeliario greco miniato risalente al VI secolo, che raccoglie, in 188 fogli di finissima pergamena purpurea (da cui il nome con riferimento al colore rosso delle pagine), i vangeli di Matteo e Marco arricchiti da 15 splendide miniature.
A ospitarlo, il Museo Diocesano e del Codex di Rossano (Comune di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza). Il testo è fruibile da tutti grazie a un'innovativa tavoletta tattile, che consente anche ai non vedenti e agli ipovedenti di godere della bellezza del manufatto. Unico museo in Italia a offrire questo genere di esperienza sensoriale, abbinata a un QR Code attraverso il quale è possibile accedere a un video nella lingua dei segni italiana e internazionale, che rende inclusiva la visita anche ai non udenti.
Soprannominato da sempre il "Gran Bosco d'Italia", per via delle risorse boschive sfruttate nel Mediterraneo sin dai tempi della Magna Grecia, l'Altopiano Silano, oggi Parco Nazionale della Sila, è tra i Global Park UNESCO.
Custode di uno dei più significativi patrimoni di biodiversità mondiale, il Parco Nazionale della Sila trova il proprio simbolo nel Lupo della Sila, specie depredata per secoli e sopravvissuta grazie alla salvaguardia dell'Ente, tra i motivi che lo annoverano sito Calabria UNESCO.
L'Altopiano della Sila, dove si respira l'aria migliore d'Europa (certificata da un team di esperti internazionali), si estende tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.
All’interno del parco ci sono 9 Riserve Naturali Biogenetiche, tra le quali spiccano i cosiddetti Giganti della Sila, alberi colossali con oltre 500 anni di età, e la Riserva Golia-Corvo, area di diffusione e ambientamento dei cervi (circa 150 esemplari).
Tra le attività sportive e naturalistiche imperdibili: una gita tra i laghi della Sila (sia trekking che in barca), l'attività sciistica che si svolge nella stagione invernale presso i 3 comprensori sciistici del parco (Lorica, Camigliatello Silano e Palumbo Sila); le visite ai borghi storici e ai siti artistici, le degustazioni dei prodotti silani DOP/IGP (Patata Silana e Caciocavallo Silano).
La Varia di Palmi è tra le più importanti feste religiose calabresi e si celebra l’ultima domenica di agosto.
Tra i gioielli UNESCO Calabria inseriti nell'elenco dei Patrimoni Orali e Immateriali dell'Umanità nel 2013, la Varia celebra l'Assunzione in Cielo di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona della città di Palmi, lungo la Costa Viola, in provincia di Reggio Calabria.
L'affascinante processione della Varia di Palmi consiste nella sfilata di una gigantesca "macchina votiva a spalla" (di oltre 15 metri di altezza), portata dai fedeli per le vie del paese.
Suggestiva anche la storia della Varia: importata da Messina nel 1582 come ringraziamento ai palmesi per essere accorsi in aiuto durante la pestilenza che colpì la città, la Varia di Palmi replica "in piccolo" quella siciliana. Coinvolge centinaia di figuranti che portano in processione la struttura in cima alla quale è legata la cosiddetta "Animella", una bambina che rappresenta la Madonna. Legati alla struttura, gli altri bambini rappresentano gli angeli, mentre ai piedi del carro si posizionano gli apostoli e, infine, i portatori.
Il Parco Nazionale d’Aspromonte, caratterizzato da una grande biodiversità animale e vegetale, ricade per intero nella provincia di Reggio Calabria, tra il Mar lonio e il Tirreno.
Differente dal resto della dorsale appenninica italiana per geologia e morfologia, il Massiccio Aspromontano è da sempre oggetto di studio da parte di esperti internazionali, affascinati dagli imponenti scenari litici della Valle delle Grandi Pietre, uno dei più recenti Geositi Patrimoni UNESCO Calabria (Aspromonte Global Geopark).
Tra i monoliti più spettacolari: Pietra Cappa, le Rocche di San Pietro con annesso eremo, le Caldaie del Latte e la Rocca del Drago.
Dalle vette aspromontane è possibile sciare "vista mare", grazie agli impianti sciistici di Gambarie d’Aspromonte (Comune di Santo Stefano in Aspromonte).
Tra i sentieri imperdibili che attraversano il parco, il Sentiero dell’Inglese, ispirato al Grand Tour di Edward Lear e altri visitatori illustri dell’epoca, e l’itinerario che attraversa il Parco Letterario “Corrado Alvaro”, sulle tracce dello scrittore originario di San Luca.
Ricadono nel parco alcuni tra i borghi grecanici di Calabria (antiche comunità di lingua grecanica) e i cosiddetti “borghi fantasma”, come Pentedattilo.
Restiamo nel cuore del Parco Nazionale d’Aspromonte per scoprire un altro tesoro naturalistico senza eguali. Si tratta delle Faggete Vetuste della Valle Infernale, territorio comunale di San Luca.
Boschi di faggio primordiali, che hanno resistito per secoli alle trasformazioni ambientali e antropiche, conquistando nel 2021 l'importante riconoscimento tra i Siti UNESCO Calabria.
Immerse in un ecosistema di grande suggestione, le faggete raggiungono anche i 600 anni di vita, conservando inalterato il loro ciclo vitale, dalla germinazione alla morte naturale. Gli alberi morti, infatti, non vengono rimossi, ma lasciati sul posto quale fonte di nutrimento e rifugio per molti altri organismi.
Silenziose testimoni dell'evoluzione geologica dell'Aspromonte, le Faggete Vetuste della Valle Infernale rappresentano uno dei luoghi imperdibili durante un'escursione tra i boschi del massiccio.
La Città Metropolitana di Reggio Calabria, estrema provincia meridionale del continente, è inserita tra le Learning Cities UNESCO dal 2022.
La motivazione che assegna alla "Città dello Stretto" questo importante riconoscimento tra i Siti UNESCO Calabria riguarda l'opportunità, per i suoi cittadini, di praticare un apprendimento costante e proficuo attraverso la condivisione di "know-how" e "best practice".
Appartenere al prestigioso "Global Network" UNESCO è un motivo in più per visitare Reggio Calabria e scoprire le sue meraviglie: dal volto più antico, custodito nel "tempio" dei Bronzi di Riace, il Museo Archeologico Nazionale, a quello più contemporaneo, che passa per le sculture di Rabarama e Tresoldi, sul celebre Lungomare "Falcomatà".
Il Greco di Calabria, l'antica lingua che a partire dalla prima colonizzazione greca (Magna Grecia) si è fusa all'idioma locale dando vita a una vera e propria enclave linguistica, è a tutti gli effetti uno dei patrimoni UNESCO Calabria.
Menzionato nel Red Book dell'UNESCO, tra le lingue a rischio di estinzione, il Greco di Calabria è espressione della comunità grecanica che ancora oggi abita il versante ionico della provincia di Reggio Calabria, lungo la cosiddetta Costa dei Gelsomini.
L'area grecanica calabrese, detta Bovesìa, trae nome dal centro urbano di Bova, tra I Borghi più Belli d'Italia, ed è è scrigno di una minoranza etnolinguistica che preserva le proprie usanze attraverso associazioni e realtà locali volte alla tutela.
Chi desidera approfondire gli studi sul Greco di Calabria e la cultura grecanica può visitare al Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs”, a Bova.
Un altro “must” del folklore grecanico è legato alla musica e agli strumenti tradizionali d’Oriente, che nel mese d’agosto animano il tradizionale “Festival Paleariza”.