Aspromonte Parco Letterario, dal Grand Tour agli scrittori calabresi del '900
Trekking letterario nel Parco Nazionale d’Aspromonte
Arte e Cultura
Regione Calabria
Ami le esperienze che abbinano natura e cultura? Non perdere i sentieri letterari all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria.
Ti portiamo al centro della Calabria più misteriosa e selvaggia, quella dei pastori dalla “vita cruda”, cantati dallo scrittore calabrese Premio Strega Corrado Alvaro, e i paesaggi mozzafiato descritti a fior di penna e carboncino dai famosi viaggiatori e artisti del Grand Tour.
Un mondo antico, ma ancora fonte di ispirazione per gli scrittori di oggi e domani.
Il Sentiero dell’Inglese
Se vogliamo partire in ordine cronologico sulle tracce di scrittori e poeti che hanno narrato le rudi meraviglie della Calabria aspromontana, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, al XII secoloe alle cosiddette “canzoni di gesta”.
Sapevi, ad esempio, che la Chanson d'Aspremont, ballata che ispirò il Ciclo Carolingio, è ambientata sul Massiccio dell’Aspromonte ai tempi delle invasioni arabe?
Luoghi inaccessibili, carichi di mistero, che da sempre hanno attirato la curiosità di viaggiatori da tutto il mondo. Così fu soprattutto durante la moda del Grand Tour di Sette-Ottocento, quando scrittori del calibro di Edward Lear si addentravano nelle terre “esotiche” dell’estremo meridione d’Italia spinti dalla grande curiosità dell’epoca.
Al grande viaggiatore inglese che fu scrittore, poeta e disegnatore, è dedicato il cosiddetto “Sentiero dell’Inglese”, il trekking letterario che collega alcuni tra i Comuni aspromontani attraversati da Lear durante il suo viaggio in Calabria e narrati nel celebre reportage dal titolo Diario di un viaggio a piedi (1847).
Il Sentiero dell’Inglese si può percorrere in 7 giorni, tra borghi grecanici (in cui si parla l’antico greco di Calabria) e caratteristiche fiumare. Il territorio che attraversa è un susseguirsi di boschi fitti che si aprono su improvvise radure, panorami mozzafiato che abbracciano sia il Mar Ionio che il Mar Tirreno, minuscoli “paesi fantasma”, tra i quali spicca Pentedattilo, e quanto di più lontano ci si aspetti dagli stereotipi sull'Aspromonte.
Un itinerario che gli amanti dei cammini dovrebbero percorrere a piedi, così come fece Edward Lear all’epoca del Regno delle Due Sicilie, con la sola compagnia di una guida locale e un asinello.
Una passeggiata al profumo di bergamotto, che attraverso la Valle delle Grandi Pietre Patrimonio UNESCO ti consente di scoprire uno dei geositi più suggestivi d'Europa.
Nei luoghi di Alvaro e Strati
Facendo un salto in avanti nel tempo e nello spazio, nei centri storici di San Luca e Sant’Agata del Bianco incontriamo rispettivamente due figure di scrittori e intellettuali tra i più importanti del ‘900 italiano: si tratta di Corrado Alvaro e Saverio Strati.
L'Itinerario Letterario “Corrado Alvaro” include la visita alla casa natale di Corrado Alvaro, attuale sede dell’omonima Fondazione, si prosegue alla scoperta dei luoghi alvariani citati nelle opere dello scrittore e giornalista aspromontano vincitore del Premio Strega nel 1951 con Quasi una vita.
Passiamo in rassegna la Chiesa S. Maria della Pietà e i resti di Palazzo Stranges, citato in sia in Gente in Aspromonte che in L’uomo nel labirinto; la Loggia del Petto e la suggestiva fiumara del Buonamico fino a raggiungere i resti dell’antico abitato di Potamìa, citato in La cavalla nera. Uno dei tanti piccoli centri abbandonati (XVI secolo) dal quale, proseguendo, si raggiunge il Santuario della Madonna di Polsi, tra i santuari mariani più amati e controversi della Calabria, al quale lo scrittore dedicò la sua opera d’esordio nel 1912.
Del 1930 è invece l’incipit della sua opera più nota, la raccolta di racconti Gente in Aspromonte:
“Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d’inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque”.
Altrettanto ricco di emozioni l’itinerario che ci conduce al centro abitato di Sant’Agata del Bianco, paese originario dello scrittore Saverio Strati.
L’odierno omaggio a questo figlio illustre si traduce in un vero e proprio museo all’aperto di street art. “Città dei Murales”, Sant’Agata celebra Strati attraverso una serie di opere murali realizzate sulle facciate delle case da grandi artisti della “bomboletta”, ispirate agli scritti più celebri dell’autore.
Dal Ragazzo illuminato dalla luce della storia a Nascondino, passando per l’ormai famoso ritratto di Tibi e Tascia ispirato ai personaggi più mati della sua produzione letteraria, il percorso è intenso e sintetizza un'intera vita artistica.
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