Tour dell'artigianato calabrese, fra arti e mestieri antichi

Scopri il "made in Calabria" visitando le botteghe di artigianato calabrese

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Tradizione e folklore

Regione Calabria

L'artigianato in Calabria è un universo di antichi e nuovi saperi, da scoprire in un coinvolgente tour delle botteghe di artigianato calabrese, tra manifatture e veri e propri "studi d'artista".

Un mondo che, a partire da gesti e mestieri storici, tramandati da una generazione all'atra, ha saputo mantenere viva e rinnovare nel tempo l'identità di un popolo pieno di creatività.

Dalla lavorazione delle materie prime agli oggetti d'arte che se ne ricavano, dalle piccole storie familiari alla costituzione di una rete di Musei d'Impresa in Calabria, la dimensione dell'artigianato calabrese è una miniera di curiosità e manufatti da scoprire.      

Facciamo insieme un giro per le botteghe di artigianato della Calabria e conosciamo da vicino i protagonisti di questo mondo affascinante.

L'artigianato calabrese del legno, dalle pipe alla liuteria 

Sei un fumatore di pipa? La Calabria è una delle regioni storicamente più importanti in cui si partica questa pregiata forma di artigianato. 

Una lavorazione raffinata, che richiede pazienza e amore: a partire dalla scelta della radice di Erica Arborea, materia prima da cui si ricava la radica, passando per la sua lunga stagionatura, la realizzazione vera e propria del manufatto, la lucidatura e la decorazione che lo rendono inconfondibile.

L'artigianato tipico calabrese delle pipe vanta alcuni nomi storici... 

Si parte da Vincenzo Grenci e dalla famiglia di maestri pipai che, a Brognaturo, piccolo paese montano della provincia di Vibo Valentia, nel Parco Regionale delle Serre, produce da generazioni alcune tra le pipe più pregiate al mondo. Non a caso Bearzot, Lama e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini (solo per fare qualche nome) fumavano esclusivamente pipe Grenci, "made in Calabria".

Altro storico marchio legato all'artigianato calabrese delle pipe è quello della famiglia Posella, che vanta una lunga storia di segantini alle spalle, rivolta alla produzione di radica per pipe in Calabria.

Vitaliano Posella realizza pipe da alcuni decenni a San Vito sullo Ionio (CZ), usando radica di derivazione familiare. Le sue pipe sono stagionate almeno 10 anni, per una qualità elevata e un'inconfondibile resa meccanica e aromatica in fumata. Apprezzate dalla Cina all'America, le pipe Posella sono realizzate a mano libera, con un'altissima attenzione al dettaglio.

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Posella Pipes

Un altro luogo votato alle pipe è Villa San Giovanni, che guarda allo Stretto in provincia di Reggio Calabria. Qui, nella cosiddetta "Piccola Manchester", oltre alle numerose filande esisteva il laboratorio di pipe della ditta Fratelli Vassas, oltre alla fabbrica di pipe locali presso l'attuale Via Fontana Vecchia.

L'arte del legno calabrese passa anche per per la provincia reggina della Bovesìa (Comune di Bova e altri Comuni grecanici del Parco Nazionale d'Aspromonte).

Qui è attiva una particolare forma di artigianato tipico calabrese legato all'intaglio praticato dai pastori aspromontani (tos sambatàro). Veri pezzi d'arte: collari per ovini con simboli arcani (ta cuddhària) timbri e stampi per dolci tipici e formaggi (plumìa e musulupàre, dal nome del formaggio Musulùpu), recipienti da cucina, strumenti per la tessitura (fusi e conocchie) e strumenti musicali (flauti, lire, zampogne e tamburelli). 

Falegnameria - legno
Regione Calabria

Questi ultimi, ci consentono di aprire un capitolo su un'altra pregiata forma di artigianato in Calabria, quella della liuteria. La costruzione manuale di strumenti tradizionali a corda (oltre che a fiato) è una delle eccellenze dell'artigianato calabrese del legno.

Gli strumenti caratteristici della liuteria calabrese sono la chitarra battente e la lira. Tra le liuterie da visitare assolutamente: il laboratorio di Antonio Scaglione ad Acri (CS), erede della storica famiglia De Bonis di Bisignano ("Borgo dei Liutai" dal XVII secolo); il laboratorio del maestro Emilio Natalizio a Rende (CS); la liuteria di Vincenzo Piazzetta a Lamezia Terme (CZ), maestro della lira; il laboratorio di Sergio Pugliesi a Scilla (RC) e il giovane Paolo Papandrea a San Giovanni di Gerace (RC).

L'artigianato calabrese del tessile 

Il mondo dei filati e della famosa seta calabrese sono espressione di uno spaccato importante dell'artigianato in Calabria legato al mondo femminile.

Il viaggio nel tessile calabrese parte da lontano, ovvero dalla visita ai principali parchi e musei archeologici nazionali che da nord a sud della regione attestano, attraverso l'esposizione telai e pesi da telaio, rocchi, aghi, ecc. la fiorente attività di tessitura dalla Magna Grecia ai giorni nostri, oltre all'uso delle fibre tessili locali e all'arte tintoria. 

Tra le fibre tuttora più ricercate, la seta calabrese la fa da padrona. L'artigianato tipico calabrese della seta si sviluppa a partire dall'epoca bizantina, quando i monaci orientali introdussero per la prima volta in Calabria i bachi da seta e coltivazione dei gelsi di cui si nutrono.

Lanificio Leo
Regione Calabria

L'artigianato calabrese della seta passa per la città di Catanzaro, "Città della seta, del velluto e dei tessuti damascati", e per il centro storico di Reggio Calabria, dove la seta incontra le antiche comunità ebraiche e le giudecche di Calabria, quartieri interamente votati a questa lavorazione.

Oggi, l'artigianato calabrese della seta è praticato e/o valorizzato da realtà quali la Cooperativa “Nido di Seta”, a San Floro (CZ), il Museo Dinamico della Seta di Mendicino (CS) e il Museo della Seta di Reggio Calabria.

Un'eccellenza contemporanea dell'artigianato in Calabria dedicato al tessile si trova nel Reventino, a Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. Qui la materia prima è la lana, lavorata e confezionata a regola d'arte presso lo storico Lanificio Leo, azienda familiare aperta alla visita del Museo Aziendale. Un vero e proprio percorso immersivo alla scoperta della lavorazione della lana e dei pregiati indumenti che ne derivano.

Lanificio Leo
Emilio Leo

Infine, citiamo la pregiatissima arte del ricamo e dei vancàli (stole tradizionali) del borgo di Tiriolo (CZ) e la Bottega Storica dei Tessuti d'Arte Celestino, la famiglia di Longobucco (CS) che promuove l'antico tessile longobucchese (arazzi, tappeti, corredi, ecc.) in forme contemporanee e alla moda.  

L'artigianato in Calabria della ceramica artistica

Il mondo affascinante dell'artigianato in Calabria passa per i colori delle sue ceramiche artistiche. Una tradizione fra le più antiche, che si è tramandata per generazioni.

Due le principali località legate all'artigianato calabrese della ceramica: Squillace (CZ) e Seminara (RC).

La prima, lungo la Costa degli Aranci, è una piccola capitale della ceramica calabrese. Ancora oggi, nel borgo medievale in collina ai piedi del Castello Normanno, le botteghe dei ceramisti offrono forme tradizionali legate a significati arcaici (la pigna, il melograno, ecc.) e ai colori tipici di quest'area.   

Squillace ceramica
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A poca distanza, nella vicina località Bandiera Blu di Soverato, la bottega dell'artigiana Francesca Ciliberti, rielabora i temi antichi dei maestri ceramisti calabresi in forme contemporanee, di grande valore e design. 

Spostandosi lungo la Costa Viola, in provincia di Reggio, il tour dell'artigianato calabrese della ceramica prosegue a Seminara, "Città della Ceramica" tra le più rinomate, dove basta una passeggiata per incontrare i maestri e apprezzare da vicino le loro coloratissime creazioni.

Dalle maschere apotropaiche ai simboli agropastorali, dal mondo marino a quello vegetale, le ceramiche artistiche di Seminara ispirarono persino Pablo Picasso.

Ceramiche di Seminara
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Artigianato tipico calabrese del vimini e della paglia

Tra le forme più tradizionali dell'artigianato calabrese compare quello del vimini e della paglia. Materie prime di origine povera, fortemente legate al mondo agropastorale in forme di recipienti e piccoli arredi. 

Cesti e cestini, graticci e fiscèlle, cappelli (pagliette), sporte, panieri, suppellettili, sedie e arredi in vimini sono il risultato del lavoro di mani esperte. Vecchi e nuovi maestri impagliatori e canestrai che intrecciano fibre vegetali (salice, castagno, palma, giunco e canne di bambù) in forma di vere e proprie opere d'arte.

L'artigianato in Calabria vanta una fiorente produzione di manufatti in paglia e vimini, con punte d'eccellenza che vanno da nord a sud.

Campana, l’antica Kalasarna, vanta l'artigianato calabrese dei cesti venduti in occasione della Fiera della Ronza (6 e 7 giugno) e ottenuti dalla lavorazione femminile delle spighe di grano; sono poi famosi i canestrai di Reggio e dintorni, in particolare quelli di San Giorgio Morgeto, e gli intrecciatori di vimini e rattan di Soriano Calabro (VV), veri e propri artisti che tramandano da secoli la loro passione.

Vimini
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Artigianato calabrese dell'oreficeria e del ferro battuto

Concludiamo questo lungo viaggio nell'artigianato della Calabria con uno sguardo alla lavorazione dei metalli, in particolare oreficeria e ferro battuto.

L'arte orafa calabrese passa per i grandi nomi che hanno "vestito d'oro" star del cinema e della moda, realizzando anche creazioni d'arte sacra e pezzi unici assegnati in kermesse importanti. Stiamo parlando dei maestri crotonesi Gerardo Sacco e Michele Affidato, due eccellenze dell'oreficeria calabrese e mondiale.

Il successo dell'arte orafa a Crotone richiama i fasti delle antiche civiltà della Magna Grecia e di Roma, che ancora oggi ispirano forme, motivi e citazioni di un artigianato del gioiello che si è evoluto in chiave globale.  

Costumi arbereshe
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Il ferro battuto, non meno prezioso poiché lavorato in forme artistiche che attingono alla tradizione calabrese, rappresenta il vanto di maestri fabbri operanti su tutto il territorio regionale.

Anche in questo caso, si tratta di una forma di artigianato della Calabria molto antica (XIII-XIV secolo), che trova le sue principali maestranze a Serra San Bruno (VV), dove esprime una scuola di "màstri furgiàri" rinomata in tutto il sud Italia e tramandata ancora oggi da alcune famiglie del posto. 

Altrettanto eccellenti le officine di Stilo (RC), patria del filosofo Tommaso Campanella, tra I Borghi più Belli d'Italia. Qui spicca il maestro Giuseppe Blefari, erede di un'antica famiglia di fabbri che ancora oggi porta alto il nome del borgo e dei suoi avi nelle più importanti mostre e fiere nazionali. 

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Ultimo aggiornamento: 30 apr 2024 09:08