Squillace

Squillace, tra panorami e scorci mozzafiato

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Mare

La provincia di Catanzaro ha la particolarità di affacciarsi su due mari, lo Ionio e il Tirreno, collegati dall’istmo di Catanzaro, una valle stretta e lunga circa 30 chilometri che costituisce la parte centrale di questo territorio. Una delle zone turistiche più conosciute di questa parte della Calabria è proprio il centro del Golfo di Squillace, tra Catanzaro e Soverato, dove l’estate richiama ogni anno migliaia di visitatori per il turismo balneare. Anche in inverno i panorami che offre questo tratto di costa ammaliano chi si lascia incantare dai tratti rocciosi che si alternano agli ampi tratti di spiaggia sabbiosa, quando le giornate permettono di godere i raggi del sole più tenue avvolti da atmosfere rilassate.

Squillace è un comune della provincia di Catanzaro a forte vocazione turistica, posizionato a pochi chilometri dalla costa su una collina a ridosso di un burrone.

In epoca greca la località è stata un fiorente centro della Magna Grecia con il nome di Skylletion, diventata poi Scolacium, importante centro romano dotato di teatro, anfiteatri, edifici amministrativi e religiosi. 
La Squillace Storica (detta anche Squillace Superiore o Squillace Antica) sorge su tre colli chiusi da due torrenti, l'Alessi e il Ghetterello.
La cittadina è posta in una posizione strategica per il controllo dell'omonimo golfo, sul quale sorgono i quartieri di Squillace Marina e Fiasco Baldaia. Squillace Storica è divisa in altri quartieri più piccoli, tra i quali spiccano il centro storico (la zona più importante della città dal punto di vista culturale ed amministrativo), e la Squillace Nuova, quartiere di recente costruzione.  
Nel centro storico sono presenti molteplici monumenti e chiese, tra i quali il Duomo, il Castello Normanno, il palazzo del Municipio e il centro del Folklore. Un ampio lavoro di restauro ha reso al castello quell'imponenza persa da tempo, rendendo Piazza Castello un luogo importante per i turisti che possono finalmente godere della meravigliosa veduta.

Tra i vicoli e i meravigliosi portali artistici in pietra lavorata, da non perdere una visita alla chiesetta gotica di Santa Maria della Pietà, oggi sconsacrata, di architettura tardo-gotica e costruita interamente in pietra squadrata e lavorata, su pianta quadrata, con archi e portali ogivali. Il suo interno a volte è spettacolare, ricca di simboli che, a quanto pare, appartengono alla tradizione templare. Da citare assolutamente il Monastero di Santa Chiara, un complesso monasteriale che ebbe un ruolo fondamentale per la crescita urbana della città e diocesi di Squillace. Fondato del 1331, si ammirano ancora oggi i ruderi, tra cui la facciata principale, la torre campanaria e i muri perimetrali del primo livello. Quello che rimane dell’imponente chiesa di Santa Maria della Roccella, intorno al quale oggi ruota il Parco Archeologico di Scolacium divenuto il vero e proprio polmone verde di questo tratto di costa ionica racchiusa nel golfo, conserva le tracce dell’affascinante storia di Squillace. La basilica era infatti tra le maggiori costruite dai normanni in Calabria con l’obbiettivo di latinizzare il culto di Cristo nell’Italia meridionale. Da visitare anche la necropoli di epoca tardoantica, che rappresenta la testimonianza archeologica più datata dell’occupazione del colle di Squillace. Ritornata alla luce con gli scavi archeologici nel 2008, presenta di 22 tombe di adulti orientate con il capo ad ovest e gli arti inferiori a est. Nelle tombe sono stati ritrovati ricchi corredi che comprendeno orecchini in oro, pettini in avorio, brocchette in ceramica. L’itinerario di una passeggiata tra le viuzze tortuose del borgo comprende la visita a diversi altri interessanti edifici tra cui il cinquecentesco Palazzo Baldaya, nella parte bassa del corso, a cui si accede da una gradinata che immette in uno spazio aperto ed all’imponente portale di accesso in conci lapidei lavorati a bugnato; Palazzo Pepe, oggi sede del Municipio, che rappresenta uno dei massimi esempi di architettura gentilizia squillacese, con il prospetto impreziosito da un monumentale portale in pietra e il piano superiore scandito da grandi finestre balconate; Palazzo Maida Chillà, un complesso gentilizio che si affaccia sulla piazza del Municipio e sviluppato intorno ad una corte chiusa cui si accede da un androne delimitato da un magnifico portale di pietra.

Fiorente e di antica tradizione è l'artigianato della ceramica e della terracotta, un'arte probabilmente molto antica che si sviluppò già in epoca magno-greca, tanto che Squillace rientra tra i ventisette comuni italiani che si possono fregiare del marchio DOC. Molte opere squillacesi sono conservate nei musei di Londra, Parigi, New York, Capodimonte, Palermo. Feste e tradizioni sono ritornate in auge nella città antica grazie alle associazioni presenti sul territorio e all'impegno e alla partecipazione dei cittadini. Tra le manifestazioni più sentite da segnalare il Palio del Principato, la Cavalcata dei Magi, Castello in festa, Il presepe vivente. Negli ultimi trenta anni si è visto sviluppare lungo le spiagge della città antica un centro balneare in rapida espansione, che vede nella stagione estiva aumentare di quasi il doppio i suoi residenti. La crescita del turismo è stata motore e spinta per l'apertura di agriturismi e villaggi turistici.

La Cattedrale

Squillace è stato un importantissimo centro ecclesiastico, una tra le prime diocesi in Calabria di rito greco. Secondo antichi documenti, prima del terremoto del 1793 a Squillace si potevano contare ben 28 chiese, tre conventi maschili e quattro femminili. Tra gli edifici religiosi spicca la cattedrale di Santa Maria Assunta, principale luogo di culto di Squillace e concattedrale dell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Primo edificio di culto latino costruito nel borgo di Squillace, venne eretto nel 1096 per volere del conte normanno Ruggiero I d'Altavilla subito dopo la conquista della città. L’attuale chiesa Cattedrale fu edificata invece dopo il terremoto del 1783 e dal 2015 si fregia del titolo di Basilica minore, conferito dal Papa alle chiese dotate di particolare importanza storica. L’originale struttura, di stile romanico-normanno, fu costruita con impiego di pietra da taglio e mattoni ed ottima malta di calce, analogamente alle abbazie di Sant’Eufemia, e soprattutto alle cattedrali di Gerace e Mileto. 
La facciata odierna in pietra da taglio di ispirazione romanica si presenta con un corpo centrale leggermente avanzato rispetto a quelli laterali. La cattedrale è formata da tre navate divise da pilastri, ed al suo interno si segnalano un fonte battesimale del XVI secolo, il monumento sepolcrale al vescovo Capece Galeota, vissuto tra il XV ed il XVI secolo, e una tela settecentesca di Domenico Basile. Una delle cappelle interne all'edificio sacro è dedicata a Sant’Agazio Martire, decapitato a Costantinipoli e patrono di Squillace. La Cattedrale conserva anche le reliquie del martire Sant'Agazio, centurione romano della Cappadocia, decapitato sotto Diocleziano in Costantinopoli nel 311 d.C. e patrono della città di Squillace e della Diocesi. Il suo culto è giunto a Squillace assieme alle reliquie che, secondo la leggenda, furono trasportate dalle onde del mare.

Il Castello Normanno

Il castello di Squillace domina il panorama dal punto più alto del borgo medievale, a guardia del paese e dei dintorni. Fu edificato dai Normanni nella seconda metà dell’XI secolo, al termine della campagna di conquista della Calabria a danno dei Bizantini che avevano occupato l’Italia Meridionale per oltre 5 secoli. Il periodo normanno è sicuramente il più importante per Squillace, che vive un momento di grande fervore politico-amministrativo, economico e religioso. Le sue mura caratterizzano la sagoma della cittadina, ben visibile fin dai tornanti che dal lido portano alla parte alta, e dall’interno si può godere di una vista spettacolare sul villaggio e sull'intero golfo. Nonostante il terremoto che colpì la Calabria e Squillace nel 1783, il castello mostra ancora, ben visibile, la sua struttura, la muratura in pietra e il portale bugnato con lo stemma dei Borgia. Grande interesse suscitano le stanze del piccolo Museo del castello: nella cosiddetta “Sala dei Guerrieri”, oltre vari altri reperti storici, sono conservati gli scheletri di due combattenti del XIII/XIV secolo, ritrovati durante una campagna di scavo de l’Ecole francaise.

Squillace Marina

A meno di 10 chilometri dal centro di Squillace, sulla costa sorge l’agglomerato di Squillace Marina, affacciato sul golfo che porta lo stesso nome. Il litorale presenta alcuni chilometri di sabbia bianca e mare cristallino, con la possibilità di godere del comfort dei numerosi stabilimenti balneari, o, in alternativa, della tranquillità della spiaggia libera. Pochi chilometri in a sud, da scoprire la piccola baia e le meravigliose scogliere del promontorio di Santa Maria del Mare. Inoltre, su questo tratto di costa si formano delle onde abbastanza grandi e interessanti per gli appassionati di windsurf, che possono salire sulla tavola e cavalcare le onde in quasi tutti i periodi dell’anno.


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Ultimo aggiornamento: 22 gen 2024 10:41