Visita a Soriano Calabro, tra storia e artigianato
Dal Convento di San Domenico ai dolci mostaccioli
Tradizione e folklore
Regione Calabria
Tra l’incanto naturalistico del Parco Naturale Regionale delle Serre Vibonesi sorge il centro abitato di Soriano Calabro, un luogo intriso di storia, spiritualità e natura, dove trascorrere una piacevole gita fuori porta.
Di origine cinquecentesca, Soriano Calabro intreccia il proprio destino a quello del complesso monumentale del Convento Domenicano, uno dei più ricchi e famosi d’Europa, e al culto di San Domenico.
Cosa vedere a Soriano Calabro
Arriviamo a Soriano Calabro, in provincia di Vibo Valentia, dove aver percorso una strada racchiusa nel verde di boschi e ulivi. L’abitato è suddiviso in due quartieri: quello storico, caratterizzato dalla presenza dei resti monumentali dell'antico Convento di San Domenico, e quello di nuova formazione, sviluppatosi dopo il 1960 a sud del centro storico.
Della parte storica si consiglia ovviamente di visitare la Basilica Santuario di San Domenico coi ruderi dell’antico Convento Domenicano, edificio simbolo del paese. Splendido esempio di architettura tardobarocca (1838) l’attuale complesso fu edificato sulle rovine dell’antico convento distrutto dal terremoto, una struttura maestosa con ambienti eleganti e raffinati tra cui 5 chiostri e la chiesa a croce latina con 6 cappelle laterali.
L’antico Convento di Soriano Calabro non era solo un luogo religioso ma anche un importante cenacolo culturale e intellettuale, frequentato abitualmente da grandi filosofi e pensatori, tra i quali Tommaso Campanella.
Ancora oggi è possibile visitare e consultare la preziosa Biblioteca Domenicana di Soriano con le sue opere sacre, testi miniati, studi di teologia e filosofia e cronache locali molto ricercate.
In un'ala dell'antico convento hanno oggi sede il Municipio di Soriano Calabro e un’area espositiva che raccoglie i reperti marmorei dell'antico edificio: il MUMAR - Museo dei Marmi.
Da non perdere anche una visita all’originalissimo MUTERR - Museo del Terremoto, che ripercorre la travagliata storia sismica e geologica del territorio, e alla pinacoteca MUANT.
Tra gli altri luoghi sacri da visitare, la Chiesa San Martino Vescovo, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa di San Filippo e la Chiesa di San Francesco di Paola.
Tradizioni e artigianato sorianese
Fondamentale per la vita economica, culturale e tradizionale di Soriano Calabro è il suo artigianato tipico.
L'artigianato sorianese vanta infatti una lunga storia locale legata alla lavorazione della ceramica, con numerosi laboratori di terrecotte rustiche e artistiche, e alla lavorazione del vimini, che attinge la materia prima ai giunchi e al legno proveniente dai boschi delle Serre Vibonesi.
Non solo! Il paese è conosciuto anche per la produzione dei famosi biscotti Mostaccioli di Soriano (“mastazzòla”), uno dei dolci tradizionali calabresi più apprezzati in Italia e all'estero.
Si tratta di biscotti a pasta dura a base di miele, cannella e mosto di vino caldo, dalle forme diverse (immagini antropomorfe e zoomorfe, spighe, ecc.) e caratteristici decori in carta stagnola colorata, da consumarsi principalmente in occasione delle feste religiose locali, come l’Affruntàta (o Cumprùnta pasquale), la cosiddetta “Calata del Quadro” (l’icona miracolosa di San Domenico) e la festa del patrono San Martino, l’11 novembre.
I Mostaccioli rievocano la vita rurale contadina e simboleggiano il rispetto per la famiglia e la natura, tra i sentimenti più semplici del popolo contadino calabrese, che non disdegna di attribuire a questi dolci “sacri” anche una serie proprietà magico-religiose e propiziatore.
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