Alla scoperta dei luoghi templari in Calabria

Sulle orme dei Cavalieri Templari: miti, leggende e verità

San Marco Argentano rievocazione storica

Storico culturali

Regione Calabria

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Storico culturali

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Un viaggio tra antiche leggende e storie vere, questo l'itinerario sulle tracce dei Templari in Calabria. Secondo la tradizione cavalleresca cristiana, l’Ordine degli "Ospitalieri", conosciuto col nome di Cavalieri Templari, si sarebbe formato all'epoca della Prima Crociata a Gerusalemme (1099), presso la Chiesa di San Giovanni Battista (perciò detti Gerosolimitani), con lo scopo di garantire protezione armata ai pellegrini in Palestina. La storia dell'Ordine intreccia da sempre quella del potere politico ed ecclesiastico, dando vita a superstizione e leggende: tra tutte, quelle legate al Santo Graal, alla Sacra Sindone e alla Pietra Filosofale.

Ci sono tracce che testimoniano la presenza dei Templari in Calabria? Ufficialmente, gli esperti sono cauti, tuttavia, osservando il territorio con attenzione e valutando i pochi ma autentici documenti d'archivio e reperti a disposizione, anche loro concordano sulla possibilità che alcuni luoghi, ruderi e oggetti siano da collegare ai Templari in Calabria. Scopriamoli tutti, in un viaggio esoterico tra le abbazie e i castelli calabresi!

Castello Longobardo-Normanno, Malvito

Boemondo d'Altavilla e la Tomba di Pauciuri

Castello Longobardo-Normanno, Malvito - Regione Calabria

Il nostro tour sulle tracce dei Templari in Calabria parte da un paese della provincia di Cosenza che nel Medioevo fu importante avamposto longobardo e normanno: Malvito, adagiato nella Valle dell'Esaro. Cosa centra questo borgo coi Cavalieri dell'Orine? Pare che sotto Roberto d'Altavilla (detto il Guiscardo) e soprattutto sotto suo figlio, Boemondo, principe di Antiochia e condottiero della Prima Crociata, il sito di Malvetum e il suo imponente Castello Longobardo-Normanno siano stati centro di addestramento dei cavalieri calabresi in partenza per l'Oriente. Almeno questo si è supposto in seguito a uno straordinario ritrovamento archeologico in località Pauciuri, dove è emersa una tomba monumentale, all'interno di una più vasta necropoli, contenente una Croce Templare riconducibile a Boemondo, anche noto come il "Principe-Monaco".

Torre Normanna, San Marco Argentano

I Templari e la Croce-Reliquiario

Torre Normanna, San Marco Argentano - Regione Calabria

Da Malvito a San Marco Argentano il passo è breve e ci conduce al cospetto di un altro prezioso reperto che testimonia la presenza dei Templari in Calabria: si tratta di una Croce-Reliquiario in argento dorato, custodita presso il Museo Diocesano della Chiesa di San Giovanni degli Amalfitani. Il legame di questi ultimi con l'Ordine dei Gerosolimitani è evidente, così come altri elementi che è possibile apprezzare visitando il centro storico e le sue bellezze, a partire dalla Torre Normanna. Anche detta Torre di Drogone, dal nome del fratellastro di Roberto il Guiscardo che la elesse avamposto politico-militare. In questa stessa torre l'imperatore Federico II di Svevia fece rinchiudere per sette anni il proprio figlio ribelle, Enrico VII detto lo “Sciancàto”. Pare che l'edifico sia collegato all’Abbazia di S. Maria della Matina (luogo da cui proviene la Croce-Reliquiario dei Templari) tramite un cunicolo segreto. Un altro monumento emblematico è la Fontana di Sikelgaita, la principessa madre di Boemondo, che appare ritratta sul frontone.

Roseto Capo Spulico

Tra i misteri del Castello Federiciano

Regione Calabria

Il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico è un altro importante tassello che lega i luoghi federiciani ai Templari in Calabria. Siamo sempre in provincia di Cosenza, ma stavolta sulla parte ionica, lungo la Costa degli Achei. Il castello alimenta leggende e storie affascinanti, benché non tutte provate dal punto di vista storico-documentale. Sorge sui ruderi di un antico edificio sacro, eretto nel XVI secolo dai normanni a difesa della costa e passato, nel 1229, sotto la proprietà dell'imperatore Federico di Svevia, che sembra averlo requisito proprio all'Ordine dei Cavalieri Templari. Una ritorsione per il loro tradimento durante la sesta Crociata? Leggenda vuole che il castello di Roseto sia stato addirittura il nascondiglio del Santo Graal. Che sia vero o meno, il luogo conserva intatta la sua magia, a partire dalla pianta trapezoidale (riferimento al Tempio di Gerusalemme?) e i vicini toponimi che richiamerebbero il fiume Giordano (Montegiordano, paese confinante) e i Cavalieri di Re Artù (località Piano d'Orlando).

Tempio di Apollo Aleo

Dal culto di Demetra ai Templari

Regione Calabria

Il crescente interesse per la presenza dei Templari in Calabria ha dato vita a un importante convegno dedicato all'argomento a Cirò Marina, località della Costa dei Saraceni in provincia Crotone. Qui ha sede l'Accademia dei Templari, la prima associazione culturale in Italia che si occupa di approfondire e valorizzare il tema con appositi eventi sul territorio. Qual è il legame tra Cirò Marina e i Templari in Calabria? Le ipotesi sono diverse e riportano tutte indietro nel tempo: non dimentichiamo che, anticamente, Cirò Marina era l'antica città magnogreca di Krimisa, i cui resti sono visibili presso l'Area Archeologica del Tempio di Apollo Aleo, sul promontorio di Punta Alice, e il Museo Civico Archeologico. Se oggi questa zona è famosa in tutto il mondo per il pregiato vino Cirò DOP, al tempo lo era per i culti misterici legati a Demetra, dea della rinascita. Un buon motivo di fascinazione, soprattutto se si pensa a uno dei simboli tipici della dea: la Croce dei Misteri Eleusini.      

Castello di Santa Severina

Un antico kastron d'Oriente

Castello Carafa, Santa Severina - Regione Calabria

Il tour sulle tracce dei Templari in Calabria prosegue in provincia di Crotone, verso l'antico "kastron" bizantino di Santa Severina, tra "I Borghi più Belli d'Italia". Proprio qui, sul sito dove sorge il Castello Medievale che domina il borgo, la storia dell'Ordine intreccia quella del territorio. Nelle stanze e nei sotterranei del castello, noto anche come "Nave di Pietra" ed edificato sui resti dell’antica Siberene, il Museo Archeologico espone armi, armature, abiti d’epoca e una suggestiva "Stanza delle Torture" con macchine di supplizio originali. Ma il vero luogo su cui aleggiano le leggende dei Templari in Calabria è il famoso Battistero di Santa Severina, gioiello dell'architettura bizantina. Secondo alcuni documenti dell'epoca, il battistero appartenne per un periodo alla "Militiae Templi" (Cavalieri del Tempio), almeno fino a quando papa Clemente V non soppresse l'Ordine con l'accusa di eresia. 

Belcastro

I Templari e gli antichi Casali Catanzaresi

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La tappa successiva dell'itinerario sulle tracce dei Templari in Calabria ci porta nel borgo di Belcastro, in provincia di Catanzaro. Se oggi questo delizioso borgo Presilano è noto come "Paese delle Favole", per via dei suoi murales, un tempo, quando ancora si chiamava Genicocastro, la sua fama era legata alla presenza del Castello dei Conti D'Aquino (famiglia di origine di S. Tommaso) e a quella, ben documentata, dei Cavalieri Ospitalieri. A loro appartenevano le fertili colline comprese tra i torrenti Umbro e Nasari, almeno fino alla seconda metà del XIII secolo, quando gli antichi Casali erano dedicati a San Giovanni e San Martino. Nel Trecento, il loro raggruppamento diede origine a un'estesa grangia (un ampio podere agricolo) ai piedi di Belcastro, il cui toponimo indica oggi la località di Allegranza

Kalabria Coast to Coast

Rocca Angitola, avamposto dei Templari

Lago Angitola, Francavilla Angitola - Kalabria Coast to Coast

Molto più che leggenda è la presenza dei Templari in Calabria nella località di Rocca Angitola, tra i Comuni Maierato e Monterosso Calabro, sulle sponde dell'Oasi WWF "Lago Angitola", in provincia di Vibo Valentia. Benché non siano sopravvissute tracce tangibili della presenza dell'Ordine da queste parti, una passeggiata tra i ruderi medievali dell'antica Rocca Angitola (o Rocca Niceforo) è sufficiente ad alimentare le convinzioni sul loro passaggio, tantopiù che il sito si trovava in posizione strategica lungo la Via Popilia e coincideva con la città focese di Crissa, che nel Medioevo era cinta da mura, alte torri e ospitava più di mille persone. Oggi, fra i ruderi, si possono rintracciare i resti del Castello e della Chiesa di San Nicola, gli stessi che alcuni studiosi locali identificano come stazione di sosta dei Templari in Calabria.

Mileto

Una donazione ai Templari di Sicilia

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A poca distanza da Rocca Angitola, avvalorando le ipotesi che la legano ai cavalieri, la città vescovile di Mileto compare citata in un importante documento scritto, relativo alla presenza dei Templari in Calabria: si tratta di un atto di donazione datato maggio 1210, che certifica la concessione della Tenuta di Santa Barbara di Mileto a Guglielmo d'Altavilla di Sicilia, che tra le altre cariche rivestiva anche quella di Maestro dei Templari siciliani, testimoniando l'esistenza di possedimenti e attività dell'Ordine in quest'area del vibonese. Del resto, la centralità di Mileto come "Capitale Normanna" e città che diede i natali al primo re normanno di Sicilia, Ruggero II, la dice lunga sui rapporti di potere tra la politica e la Chiesa tra le due regioni durante il Medioevo.

Seminara

Il Luogotenente delle "Milizie del Tempio"

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L'itinerario dei Templari in Calabria si conclude in provincia di Reggio Calabria, nella cittadina di Seminara. Nota per le sue meravigliose ceramiche artistiche, che la rendono "Città della Ceramica", Seminara è citata in un altro documento autentico relativo all'Ordine, datato marzo 1273. Tale notaio Nicola da Seminara redige un atto molto particolare, dove si afferma che: 

“Il Luogotenente Adymaro, Precettore delle Case delle Milizie del Tempio di Gerusalemme e della Grande Casa nel Regno delle Sicilie rimette ad alcuni uomini i danni da essi arrecati alla Grande Casa purché in futuro si astengano dall’arrecarle ulteriori offese". 

A quali "danni arrecati" si riferisca l'atto non è dato saperlo. Quel che è certo è che a Seminara esiste un legame documentato con la Casa Templare di Gerusalemme e che, nella Chiesa di San Michele Arcangelo, è scolpito un monogramma sacro ai Templari che ricorre anche in altri luoghi del mondo: la lettera M sormontata da una A (o V rovesciata) e la R in coda.



Ultimo aggiornamento: 11 nov 2025 08:47