Visita della Grangia di Sant'Anna a Montauro

L'antico granaio cistercense della Costa degli Aranci

Grangia di Sant'Anna, Montauro

Arte e Cultura

Grangia di Sant'Anna, Montauro - Regione Calabria

Ami i siti medievali immersi nella natura? Allora devi visitare assolutamente la Grangia di Sant'Anna a Montauro, in provincia di Catanzaro, sulla collina che guarda la Costa degli Aranci.

Siamo a due passi dalla località balneare di Soverato, immersi in un territorio che reca ancora traccia del passaggio dei monaci cistercensi, tra leggende e misteri da svelare.

Partiamo dal principio: sai cos'è un gràngia? Se non lo sai, scopriamolo insieme! 

Storia della Grangia di Montauro

La parola “gràngia” o “grància” deriva dal latino e significa "granaio". Nello specifico, la Grangia di Sant'Anna (o Grangia di Montauro) rappresenta uno dei più grandi complessi di stoccaggio e smistamento delle granaglie in epoca medievale, lungo la costa ionica catanzarese nota come Costa degli Aranci. Nel Cinquecento costituiva un riferimento per il sistema agricolo del territorio, pur facendo capo all'Ordine Cistercense della Certosa di Serra di San Bruno. Quest'ultima, che oggi ricade nel Parco Regionale delle Serre in provincia di Vibo Valentia, era stata fondata nell'anno Mille da San Bruno di Colonia (fondatore dell'Ordine Certosino), ed era passata all'amministrazione cistercense per un breve periodo. Nel passaggio di proprietà, i feudi costieri vengono messi a sistema per la produzione di grano, dando vita all'articolato complesso delle "grànge".

Oggi, la Grangia di Montauro svetta imponente tra le colline dorate attorno al centro storico, immersa nel silenzio e nella natura. Dopo un lungo periodo di abbandono, la sua storia più antica è stata riportata alla luce da un scavo archeologico condotto dalla Soprintendenza, sotto la direzione dell'archeologa Chiara Raimondo, che ha restituito la Grangia di Sant'Anna alla sua dignità monumentale, pur essendo ridotta a rudere dal terremoto del 1783.

La struttura originaria comprendeva l'insieme dei magazzini usati per la conservazione del grano e una vera e propria fattoria, con tutti gli annessi e i sistemi necessari alla raccolta e alla lavorazione dei prodotti agricoli: mulini, frantoi, palmenti, depositi di viveri e attrezzi. Agli edifici di servizio si aggiungevano la Chiesa di Sant’ Anna e un palazzotto residenziale. La storia più recente della Grangia di Sant'Anna passa per la vendita, nel 1808, al barone Emmanuele De Nobili, e nel 1852 alla Diocesi di Squillace.

Grangia di Sant
© Grangia di Sant'Anna, Montauro - Regione Calabria

La Grangia di Sant'Anna e dintorni

Oggi, la Grangia di Montauro si identifica col suo perimetro fortificato, a pianta rettangolare, e i resti di un edificio di notevoli dimensioni, con quattro torri agli angoli a base quadrata e un portale d’ingresso sul lato ovest. Tutti i lati della struttura sono caratterizzati da feritoie e grandi finestre. Tra le chicche che è possibile ammirare passeggiando per il sito archeologico, spicca l'antica acquasantiera della Chiesa di Sant’Anna, che reca inciso il "Nodo di Salomone" (un simbolo che alcuni appassionati hanno accostato al passaggio dei Cavalieri Templari).

Parte della storia della Grangia di Sant'Anna è conservata nel centro storico del paese, tra le vie e gli edifici di Montauro, a partire dalla Chiesa di San Pantaleone. Al suo interno, oltre alle reliquie del santo patrono, è presente un affresco che raffigura l’imponente complesso della Grangia di Sant'Anna nella sua interezza, datato XVIII secolo. Altro luogo fondamentale per comprendere le dinamiche del sistema produttivo è il Museo della Grangia, allestito nei locali adiacenti Palazzo Zizzi: qui sono esposti i resti e i manufatti principali emersi dallo scavo: alcune piastrelle di ceramica originale, di tipica manifattura squillacese; uno dei due scheletri rinvenuti negli ambienti sotterranei della cripta; maioliche di fattura napoletana; candelabri e medaglie in bronzo raffiguranti diversi santi, tra i quali San Bruno.

La passeggiata nel centro storico di Montauro consente di ammirare anche altri monumenti e manufatti compresi tra il Cinque e il Settecento, come il portale in granito di Palazzo Bindi e la facciata di Palazzo Madonna, oggi sede della Biblioteca Comunale.  

Montauro
© Montauro - Regione Calabria

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Ultimo aggiornamento: 30 set 2025 15:13