Una passeggiata a Belcastro, il Borgo delle Favole
A spasso per le vie della street art da fiaba

Vivere slow
Regione Calabria
Se sogni di immergerti in una fiaba a occhi aperti seguici in questa gita a Belcastro (Calabria), il centro storico medievale della provincia di Catanzaro diventato un libro di favole a cielo aperto. Come nasce l'idea di Belcastro "Borgo delle Favole"? Scopriamolo in una passeggiata per i vicoli colorati.
Famoso per i resti del Castello dei Conti D'Aquino, Belcastro ha prestato i suoi incantevoli scorci a un'iniziativa di street art dedicata ai più piccoli, ma non solo...
Belcastro "Borgo delle Favole" ci accoglie come un libro aperto, tutto da sfogliare!
Belcastro, il "Paese delle Favole"
Basta poco in Calabria per ritrovarsi circondati dai protagonisti delle fiabe più famose: una gita nel centro catanzarese di Belcastro, "Borgo delle Favole", è sufficiente a vivere un sogno a occhi aperti. Camminare per i vicoli di questo borgo medievale è come sfogliare le pagine di un libro illustrato, che cattura grandi e piccini. Ecco perché Belcastro è la meta ideale per tutta la famiglia!
L'iniziativa di trasformare Belcastro in "Borgo delle Favole" nasce dai pennelli di Matteo Lupia, lo street artist che in poco tempo ha reso il borgo uno scenario di fantasia, tra colori vivaci e scene rocambolesche che richiamano alcune delle fiabe più celebri. Un'idea che, come altre operazioni di street art nei paesi della Calabria, ha consentito a Belcastro di rinascere a nuova vita, diventando una meta turistica "a prova di bimbo".
Cosa aspettarsi a Belcastro? Letteralmente di tutto! Qui è possibile imbattersi in Alice che insegue il Bianconiglio su pavimenti a scacchiera; oppure, dietro l'angolo, essere catapultati nel Paese dei Balocchi, dove Pinocchio e Lucignolo sono attratti come noi dai colori di un mondo incantato. Paura di perdere la strada? Basta seguire le indicazioni dei cartelli che indicano “sopra", "sotto", "sinistra” e “destra”, riservando una sorpresa a ogni angolo: spazi "interattivi" che consentono di divertirsi e giocare tra i colori dell'arcobaleno, come in cima alla scalinata dipinta.

Da non perdere a Belcastro
Non solo favole a Belcastro! Mare a poca distanza, sul Golfo di Squillace, montagna alle spalle e monumenti medievali rendono la visita indimenticabile anche a chi ama la storia e le tradizioni. Dominato dai resti del Castello dei Conti d'Aquino, Belcastro racconta la sua fiaba più antica sulle tracce della nobile famiglia da cui discende San Tommaso.
Il castello, in stile normanno, si staglia sullo sperone di roccia che sovrasta l'abitato. Dall’alto, la statua di San Tommaso d'Aquino veglia sul borgo e i suoi abitanti, a ricordare come il santo filosofo, tra i "Dottori della Chiesa" cattolica, fu il settimo figlio di Landolfo, signore di Loreto e Belcastro. Benché nato ufficialmente a Roccasecca, contea laziale di Aquino, San Tommaso è conteso dagli storici calabresi (tra i quali Barrio e Marafioti), che ne rivendicano i natali proprio qui, a Belcastro, nella cappella dedicata all'interno del castello.
La cosiddetta "Torre Mastra" (XI-XII secolo), si erge a difesa degli altri edifici storici: il Duomo, Palazzo Poerio (o Cirillo), il Palazzo Vescovile e le numerose chiese del Sei e Settecento, come quelle della SS. Annunziata, della Pietà e la Cappella di S. Rocco. Belcastro, tra mare e montagna, è a metà strada tra la Sila Piccola (Parco Nazionale della Sila) e la costa ionica che guarda al Golfo di Squillace, una posizione unica per godere di entrambi i paesaggi in tutte le stagioni dell'anno.

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