Cosa vedere e cosa fare in Calabria a Gennaio

Paesaggi, cultura e gusto per vivere la Calabria a gennaio

Lago Passante, Taverna

Arte e Cultura

Lago Passante, Taverna - Vincenzo Stranieri

Cosa c’è di meglio che cominciare l’anno nuovo con una vacanza? Ovviamente in Calabria, dove l’atmosfera di festa prosegue ben oltre il lungo weekend dell’Epifania

Nei borghi caratteristici tra i più belli d’Italia, davanti al mare o sulla neve, circondati da una natura selvaggia e incontaminata e coccolati dalle tradizioni enogastronomiche che riscaldano l’inverno. 

Scopriamo insieme cosa vedere e cosa fare in Calabria a gennaio.

Visitare i borghi più belli d’Italia

Profumo di comignoli che fumano, ritmi lenti, tradizioni e riti che propiziano l’anno nuovo: è il momento giusto per andare a visitare i borghi calabresi, ben 14 sono inseriti tra i più belli d’Italia e tutti meritano di essere conosciuti, qui te ne suggeriamo alcuni. 

Partiamo da Civita (CS), incastonata tra le montagne del Parco Nazionale del Pollino. Già da lontano si svela in tutta la sua bellezza, ti basterà poi perderti tra i vicoli del borgo per coglierne l’autentica anima arbëreshë, perché gli abitanti sono fortemente legati alle loro radici albanesi. Dal Ponte del Diavolo sul torrente Raganello, alle caratteristiche Case Kodra, edifici che sembrano avere volti umani, ai profumi e ai sapori di una cucina tipica che custodisce ricette antichissime, Civita ti conquisterà. 

Gennaio è il momento giusto per scoprire o tornare a Tropea (VV) e vedere questo meraviglioso borgo affacciato sul Tirreno, solitamente affollato di turisti, nella sua autentica bellezza, tra scorci che si aprono sul mare, palazzi nobiliari, chiese e l’inconfondibile profumo della cipolla rossa, vero simbolo del luogo. Stai pensando a una meta che coniughi arte, storia e natura? Santa Severina (KR), è l’antica Siberene magnogreca, con il suo imponente e meraviglioso Castello ricco di decorazioni barocche e affacciato su un panorama mozzafiato. Si trova a metà strada tra il mar Ionio e i monti della Sila Crotonese, il castello è visitabile tutto l’anno e al suo interno ospita il Museo Archeologico con i reperti emersi durante gli scavi effettuati entro le mura del borgo. Nel centro storico scoprirai il Battistero Bizantino, unico nel suo genere in Calabria, con affreschi risalenti al X-XII secolo. 

Spostandoci a sud, Bova (RC) sarà una scoperta incredibile. In questo paese immerso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, ti capiterà di sentire gli abitanti esprimersi in una lingua sconosciuta. Sì, perché Bova mantiene intatta la sua identità ellenica e ne conserva riti e tradizioni. Potrai scoprirne di più nel Museo della Lingua Greco-Calabra intitolato a Gerhald Rolfhs. Il centro storico, dominato dai resti del Castello Normanno, ha tante chiese da visitare e suggestivi angoli da immortalare.

Castello di Santa Severina
© Castello Carafa, Santa Severina - Regione Calabria

Sciare nei Parchi Nazionali

L’inverno imbianca i paesaggi eppure, in Calabria, regala giornate di sole in cui le temperature miti invogliano a stare all’aria aperta. Se ami la neve, gennaio è il mese giusto per goderti le montagne calabresi. Gli impianti sciistici della Sila (Camigliatello Silano, Lorica, Villaggio Palumbo a Cotronei) e di Gambarie d'Aspromonte (RC) offrono piste di vari livelli, adatte ai principianti e ai più esperti. Se sei tra quelli che sognano una ciaspolata sulla neve soffice, i Parchi Nazionali calabresi ti aspettano con i loro sentieri affacciati su paesaggi incredibili e boschi popolati da animali selvatici e alberi secolari. Alcune associazioni organizzano anche suggestive ciaspolate notturne. Non ami sciare o battere le piste sullo snowboard? Puoi optare per una escursione sulla neve (ce ne sono per tutte le età e adatte a tutta la famiglia) oppure, in Sila, scegliere di fare una rilassante passeggiata intorno al Lago Arvo o al Lago Cecita.

Camigliatello Silano
© Camigliatello Silano - Regione Calabria

Gustare i prodotti tipici

Rimanda ogni proposito di dieta. I piatti tipici, i dolci della tradizione e gli ottimi vini prodotti con le uve di vitigni autoctoni, sono una tentazione a cui è consigliato cedere. A gennaio nei paesi calabresi ci sono in programma feste patronali e sagre. Il Natale è già passato, ma l’eco delle feste si sente ancora nelle cucine, dove continuano a friggere le tipiche ciambelle di pasta lievitata, che cambiano il nome - cullurielli, cuddrurìaddru, crustuli o crispelle – in base ai territori. Ti potrà capitare poi, di essere invitato a una “quadara” e rifiutare sarebbe un sacrilegio. È in questo mese, infatti, che si rinnova un rito antico legato al mondo contadino, quello dell’uccisione del maiale. Nei giorni successivi cuoce per ore sul fuoco il pentolone di rame (la quadara, appunto) in cui si cucinano i resti meno nobili, ma saporitissimi, dell’animale: le “cotiche”, il “lardo” e i “frisuli”.  Trattorie e ristoranti propongono menù specifici per assaggiare queste specialità.

Verbicaro
© Gina Raimondi

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Ultimo aggiornamento: 9 dic 2025 08:21