La Calabria dei terremoti, tra storia e leggenda
Narrazioni e manufatti che testimoniano i terremoti in Calabria

Arte e Cultura
Polo Museale Soriano Calabro - Regione Calabria
La storia dei terremoti in Calabria è parte integrante della storia regionale e delle sue comunità colpite che, nei secoli, hanno saputo rinascere e reinventarsi, creando un vero e proprio filone narrativo e artistico sul tema la "terra che trema".
Dalle macerie di Reggio Calabria, rasa al suolo dal terribile terremoto del 1908, al più recente MuTerr - Museo del Terremoto di Soriano Calabro, la Calabria racconta a chi la visita la sua lunga storia di ricostruzione e tenacia, dall'antichità ai giorni nostri.
Visitiamo insieme i principali luoghi che testimoniano i terremoti in Calabria e la volontà di rinascere.
Terremoti in Calabria, storia e leggende
Se è vero che la Calabria è privilegiata per la sua posizione panoramica, tra il Mar Ionio e il Tirreno con uno straordinario affaccio sullo Stretto di Messina, è altrettanto vero che, dal punto di vista geologico e topografico, questa stessa posizione la rende una delle regioni più sismiche d'Europa. Ne sono la prova i numerosi terremoti in Calabria, che si succedono cregolarmente dall'antichità a oggi: già all'epoca di Omero, Ulisse e compagni dovettero combattere contro i gorghi di Scilla e Cariddi, i maremoti che si generano con scosse sottomarine.
Tra i terremoti in Calabria più distruttivi, di sicuro si annoverano quelli del Seicento (come il cosiddetto "Terremoto delle Palme" del 1638, che colpì in particolare la città di Lamezia Terme e l'attuale provincia di Catanzaro con oltre 10.000 vittime) e quello catastrofico del 1783, abbattutosi con violenza sull'attuale provincia di Vibo Valentia, distruggendo luoghi monumentali come la Certosa dei Santi Stefano e Bruno, a Serra San Bruno, e il Convento di San Domenico, nella vicina Soriano Calabro (epicentro). Ai terremoti in Calabria avvenuti in queste due località sono legate leggende e storie incredibili, come quella miracolosa che vede tuttora una cuspide di granito in equilibrio sui ruderi dell'antica certosa.
Altri terremoti in Calabria distruttivi furono quelli del 1894, del 1905 lungo tutta la costa tirrenica e, soprattutto, il catastrofico "Terremoto di Reggio e Messina" del 1908: l'evento sismico più grave del continente europeo, che travolse tutte le località di mare dell'attuale "Costa Viola".

Ricostruzione e rinascita: le città "nuove"
Esattamente come accadde per la Val di Noto, in Sicilia, il terremoto del 1908 sancì la distruzione totale ma anche la rinascita della città di Reggio Calabria, il cui aspetto attuale è frutto della ricostruzione novecentesca. Una ricostruzione in linea con la moda del tempo: lo stile Liberty, che ci consegna l'eleganza di un "nuovo centro storico" dal sapore Belle Epoque. Basta una passeggiata su Corso Garibaldi o lungo la Via Marina per apprezzare lo splendore dei palazzi Liberty che caratterizzano la città: colori e forme floreali, stucchi, modanature, mosaici e vetri dipinti. Tutti elementi decorativi che si apprezzano nell'intera costiera, da Bagnara a Palmi.
Anche il vibonese, in particolare il paese di Soriano Calabro, ha reagito ai danni dei terremoti in Calabria in modo virtuoso. Qualche esempio? Alla visita dei ruderi del bellissimo Convento di San Domenico è possibile abbinare il biglietto del MuTerr - Museo del Terremoto: uno spazio originalissimo che ripercorre la travagliata storia sismica e geologica della regione (oltre al Museo dei Marmi e alla Pinacoteca). Realizzato negli spazi ipogei del convento, il museo stupisce per la sua architettura avveniristica, che riproduce nella copertura una suggestiva "onda sismica". All'interno delle sezioni di Storia, Antropologia e Architettura è possibile comprendere le dinamiche geologiche e sociali dei terremoti in Calabria tra storia, scienza e prospettive future.
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