Una giornata a Buonvicino, tra I Borghi più Belli d’Italia

Oggi vi portiamo a Buonvicino, uno tra I Borghi più Belli d’Italia della provincia di Cosenza, luogo di “buon vicinato” come suggeriscono il nome e un’antica leggenda locale, ma soprattutto di buon cibo.

Il borgo ci attende abbarbicato su un colle che guarda al torrente Corvino, nel territorio del Parco Nazionale del Pollino, ai piedi del Monte Orsomarso, pronto a raccontarci la sua storia e mostrare le meraviglie delle sue 19 contrade sparse per la vallata sottostante.

Primo tra i borghi del Pollino ad applicare la formula turistica del cosiddetto “albergo diffuso” col nome di “Borgo dei Greci” (dalla località Sasso dei Greci), Buonvicino ci apre le sue antiche porte.

Nato a metà del Trecento dall’unione di tre casali, Salvato, Tripidone e Triggiano, grazie all’intercessione dei monaci basiliani per ristabilire i rapporti di “buon vicinato”, l’attuale borgo antico di Buonvicino è un dedalo di vicoli e palazzi nobiliari.

La storia del vecchio abitato si intreccia, infatti, a quella delle grandi famiglie feudatarie della zona, delle quali ancora oggi rimangono in piedi sontuosi palazzi da ammirare. Tra i più importanti del centro storico vi è certamente Palazzo De Paola, dei baroni di Malvito, a loro volta legati ai Cavalcanti, il cui Palazzo Ducale di fine Seicento si può apprezzare in Contrada Lago.

Altri tre importanti palazzi, appartenuti alla famiglia Cauteruccio, costituiscono la rete ricettiva dell’albergo diffuso noto come “Borgo dei Greci”, che include anche il restaurato dell’edificio che oggi è sede del MAGB - Museo Arti e Gusto Buonvicino.

Quest’ultimo rappresenta a tutti gli effetti la memoria storica del paese, essendo costituito da 5 sezioni dedicate al racconto dei principali aspetti della comunità e del territorio: Archeologia, Arte Sacra, Arte Popolare, Arte Contemporanea e Beni Ambientali.

Una sala, quella del “gusto”, è dedicata a Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino e gastronomo alla corte dei Borboni vissuto tra XVIII e XIX secolo, autore di un Trattato di cucina teorico-pratica con oltre 1000 ricette.

Tra gli edifici religiosi spicca la Chiesa Madre dedicata al santo locale, San Ciriaco Abate, che resse il Monastero di Santa Maria dei Padri ed è oggi raffigurato in un mezzobusto bronzeo al centro del paese.

Tra i luoghi legati alla figura del santo c’è la Grotta di San Ciriaco con annessa chiesetta, nella Valle del Corvino, ovvero la cavità anacoretica in cui l’eremita visse tra il X e l’XI secolo. A poca distanza, risalendo la vallata, si raggiunge anche il 

Il borgo di Buonvicino è il punto di partenza ideale per una serie di escursioni nel Parco Nazionale del Pollino e negli immediati dintorni, serviti da una rete sentieristica davvero ricca ed efficiente.

Uno dei siti naturalistici più affascinanti da visitare durante un trekking a Buonvicino è senza dubbio il Sasso dei Greci, antico insediamento di una comunità di origine greca a valle del Villaggio Serapodolo, luogo ricco di sorgenti d’acqua cristallina.

Una chicca? Nei pressi del Sasso trova il suo habitat ideale una colonia di circa 50 tipi diversi di orchidea selvatica.

Tra le cose da fare a Buonvicino le attività legate al cibo e alle degustazioni sono in cima alla lista. Paese che fu retto da Ippolito Cavalcanti, che oggi definiremmo un “consulente gourmet” dei Borboni, Buonvicino rende omaggio all’illustre chef con una manifestazione stagionale imperdibile: “Rapsodia d’Autunno”, una serata che i ristoranti del posto dedicano alla realizzazione delle sue ricette.

Gli altri periodi dell’anno ideali per visitare Buonvicino?

Il 4 e 5 agosto, in occasione della Festa della Madonna della Neve, quando il santuario a 800 metri di altitudine risuona di tarantelle e canti; metà settembre, quando si celebra la festa patronale di San Ciriaco con una suggestiva processione nella Valle del Corvino.