Itinerario nel territorio delle Serre Calabresi

Sul sentiero delle Serre Calabresi (VV): natura, spiritualità e antichi mestieri

Laghetto del Sambuco, Mongiana

Naturalistici

Laghetto del Sambuco, Mongiana - Vincenzo Stranieri

Informazioni di viaggio

Categoria

Naturalistici

Target

Per tutti

Pronto a vivere un'escursione immersa nel verde e nelle tracce di antiche comunità montane? Vieni a scoprire l'itinerario tra i boschi delle Serre Calabresi, in provincia di Vibo Valentia.

Un percorso che attraversa per intero il Parco Regionale delle Serre, territorio ricco di varietà faunistica e vegetale, abitato da comunità che tengono vive le tradizioni locali, la cucina tipica la devozione agli ordini monastici di San Bruno e San Domenico.

Scopriamo insieme i paesi delle Serre Calabresi da visitare e i 12 sentieri ufficiali, da percorrere a seconda dei tuoi interessi naturalistici e culturali, scegliendo tra:

Camminando, ci si imbatte nella fauna tipica delle Serre Calabresi (il lupo, da poco tornato a colonizzare il territorio, il cervo italico, l'istrice, iI gatto selvatico, la martora, il cinghiale e il tasso), in un sottobosco che odora di buono in tutte le stagioni dell'anno, offrendo funghi locali, castagne, fragole e more.   

Serra San Bruno

Certosa ed Eremo di San Bruno

Regione Calabria

Il nostro itinerario naturalistico non può che partire dalla piccola "capitale" delle Serre Calabresi: Serra San Bruno.

La fondazione del paese avviene attorno all'anno Mille, grazie alla figura di San Bruno di Colonia, che qui, per volere del conte Ruggero il Normanno, fondò la prima certosa italiana.

La Certosa dei Santi Stefano e Bruno è il cuore spirituale e culturale delle Serre Calabresi, a oggi una delle poche certose abitate in Europa. Data la rigida clausura monastica, il convento non è visitabile ma in compenso si può visitare il suggestivo museo annesso, ricavato in un'ala stessa dell'edificio, all'interno del quale sono rappresentati tutti gli aspetti della vita monastica attraverso ricostruzioni di ambienti, oggetti sacri e di valore, utensili quotidiani, documenti originali e audiovisivi.

Il centro storico è ricco di chiese barocche e opere d’arte realizzate in granito, legno intagliato e ferro battuto, frutto delle stesse maestranze locali.  

Nei boschi attorno all'abitato, è possibile fare visita alle famiglie che ancora oggi producono il carbone che da queste montagna rifornisce tutta Europa: i carbonai serresi, famosi produttori da generazioni, accolgono i visitatore nella fuliggine dei caratteristici scaràzzi, grandi carbonaie a forma di igloo che bruciano incessantemente, notte e giorno.  

Prima di proseguire il nostro itinerario tra i boschi delle Serre Calabresi, facciamo un pranzo a base del pregiato Porcino delle Serre, accompagnato da dolci e amari tipici.

Megaliti di Nardodipace

I megaliti della "Stonehenge" calabrese

Megaliti di Nardodipace - Regione Calabria

L'itinerario alla scoperta delle Serre Calabresi prosegue in direzione del bosco di Nardodipace, piccolo Comune colpito da spopolamento che custodisce un tesoro nascosto.

Non lontano dall'abitato esiste un geo-sito tra i più suggestivi della regione, anche noto come la "Stonehenge" calabrese: si tratta dei Megaliti di Nardodipace, enormi blocchi di pietra semilavorata che da anni suscitano l'attenzione di studiosi nazionali e internazionali.

L'escursione ai Megaliti di Nardodipace è l'occasione giusta per conoscere il paese e i suoi dintorni, come ad esempio Nardodipace Vecchio.

Posto a mezzacosta, sul crinale che guarda il litorale ionico reggino, il vecchio nucleo urbano racconta una storia passata ma ancora capace di commuovere per la semplicità delle abitazioni e dell'umanità che le ha abitate, intrisa del fascino che accompagna il progressivo abbandono dei vecchi centri storici calabresi.

Museo delle Reali Ferriere di Mongiana

La Calabria borbonica: l'Ecomuseo delle Ferriere

Museo delle Reali Ferriere di Mongiana - Regione Calabria

Sai che nel cuore delle Serre Calabresi esistono i resti di quello che tra Sette e Ottocento fu il più grande polo siderurgico d’Europa?

Si tratta delle Reali Ferriere e Fabbrica d’Armi di Mongiana, il polo industriale voluto nell'attuale Comune di Mongiana da re Ferdinando I di Borbone e portato al massimo splendore da Ferdinando II. Oggi il sito di archeologia industriale è un imperdibile ecomuseo: reperti storici, archeologici, manufatti, documenti e testimonianze fotografiche di un prezioso spaccato storico calabrese.

Collegata all'impianto siderurgico è anche la tenuta della cosiddetta "Ferdinandea", ovvero la residenza estiva del re con funzione di "casino di caccia". Visitabile con un trekking dedicato (che ricade nel Comune di Stilo, RC), la "Ferdinandea" vide ospiti illustri, come la scrittrice Matilde Serao, e un riuso ottocentesco per l'imbottigliamento delle acque sorgive.

Prima di lasciare Mongiana si consiglia di fare tappa nello splendido giardino botanico di "Villa Vittoria", parte della Riserva Naturale Biogenetica di "Marchesale" (oggi gestita dal nucleo "Biodiversità dei Carabinieri") e al Laghetto Sambuco. 

Gerocarne vasai

Dal "Vivaio Ariola" al paese dei "pignatàri"

Tommaso Papillo

L'itinerario alla scoperta delle Serre Calabresi, tra quelli che un tempo erano ritenuti i boschi più della provincia di Vibo Valentia, prosegue in direzione nord-est e raggiunge il Comune di Gerocarne.

Proprio qui, nel cuore Parco Regionale delle Serre sorge l'imperdibile "Vivaio Ariola" (dal nome della piccola frazione comunale che lo ospita), da visitare in tutte le stagioni dell'anno. Si tratta di uno dei 9 vivai forestali regionali che svolgono un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità locale (aceri, agrifogli, tigli, castagni, cipressi e persino un esemplare di ginkgo biloba, vero fossile vivente).

A breve distanza dal vivaio, il piccolo centro abitato di Gerocarne racconta una storia di uomini antichi, a partire da quella violenta e leggendaria di Giuseppe Musolino, il più famoso brigante d’Italia, che dopo essersi nascosto tra questi boschi, oggi protagonista del suggestivo Sentiero del Brigante, un percorso che conduce all'imponente Pietra delle Armi.

Gerocarne è famoso per l'antichissima lavorazione delle terrecotte ("pignàte"), vendute in tutta Italia e caratterizzate da inconfondibili elementi apotropaici che attingono alla scaramanzia e ai simboli della tradizione popolare.

Soriano Calabro

Nei luoghi di San Domenico e del terremoto

Polo Museale Soriano Calabro - Regione Calabria

La scoperta delle Serre Calabresi, a breve distanza da Gerocarne, ci conduce a Soriano Calabro, famoso per un'importante presenza dell'Ordine domenicano e per l'artigianato locale, principalmente incentrato sulla lavorazione di paglia e vimini.

Di origine cinquecentesca, il paese si sviluppa attorno al complesso monumentale del Convento di San Domenico, uno dei più ricchi e famosi d’Europa, che è possibile visitare insieme alla preziosa Biblioteca Domenicana di Soriano.

In un'ala dell'antico convento ha sede il MUMAR - Museo dei Marmi, imperdibile luogo da visitare assieme al MUTERR - Museo del Terremoto, che ripercorre la travagliata storia sismica e geologica di questo territorio. 

Non si può lasciare il paese senza aver assaggiato i famosi Mostaccioli di Soriano (“mastazzòla”), uno dei dolci tradizionali calabresi più apprezzati in Italia e all'estero: si tratta di biscotti a pasta dura a base di miele, cannella e mosto di vino caldo, dalle forme diverse (immagini antropomorfe e zoomorfe, spighe, ecc.) e caratteristici decori in carta stagnola colorata. I Mostaccioli rievocano la vita rurale contadina e sono contrassegnati da simboli propiziatori.

Fondamentale per la vita economica e culturale di Soriano Calabro è il suo artigianato tipico, che vanta la lavorazione del vimini, del legno e della paglia intrecciata.

Oasi WWF Lago Angitola

Rocca Angitola, il lago e l'Oasi WWF

Oasi WWF Lago Angitola - Kalabria Coast to Coast

Sesta e ultima tappa dell'itinerario tra le Serre Calabresi è la splendida Oasi WWF "Lago Angitola", tra le riserve naturalistiche più affascinanti del Parco Regionale delle Serre

Erano gli anni '60 quando il corso del fiume Angitola (da cui l'attuale laghetto prende il nome) fu deviato per consentire la creazione di un invaso artificiale, divenuto subito Oasi WWF per via del suo particolare ecosistema: uno spazio incontaminato, dove concedersi passeggiate immersive e vere e proprie osservazioni naturalistiche, in particolare dedicate agli uccelli migratori (birdwatching) che nidificano stagionalmente.

Il Lago Angitola ricade nei territori comunali di Maierato e Monterosso Calabro, quest'ultimo, legato alla lavorazione del lino e dei tessuti, offre la visita all'antica Filanda Massara, oggi sede del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana e del Museo delle Serre Vibonesi

Da non perdere, oltre alle numerose chiese e ai palazzi nobiliari del centro, i ruderi della vecchia Chiesa dell'Addolorata (in contrada Condolìma), testimoni della distruzione del terribile terremoto del 1783.   



Ultimo aggiornamento: 3 ott 2025 15:44