Calabria borbonica: gita alle Reali Ferriere di Mongiana e Ferdinandea

Il Polo Siderurgico e l’Armeria dei Borboni tra archeologia industriale e natura

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Arte e Cultura

Regione Calabria

Chi l’ha detto che in Calabria non c’è mai stata un’industria feconda?

Sapevi che nel cuore del Parco Naturale Regionale delle Serre, in provincia di Vibo Valentia, esistono i resti di quello che tra Sette e Ottocento fu il più grande polo siderurgico d’Europa?

Si tratta delle Reali Ferriere e Fabbrica d’Armi di Mongiana, il grandioso polo industriale voluto da re Ferdinando I di Borbone e portato al massimo splendore da Ferdinando II.

Questo luogo meraviglioso, immerso nel verde dei boschi di conifere, tra fonti sorgive e fiumare, è oggi un imperdibile ecomuseo.

L’Ecomuseo delle Ferriere Borboniche

L’Ecomuseo delle Ferriere Borboniche è frutto di un lungimirante e ben fatto progetto di archeologia industriale e valorizzazione naturalistica attraverso appositi percorsi di trekking.

Raggiungibile in macchina o lungo la sentieristica del parco e dell’ecomuseo, il sito delle Ferriere Borboniche calabresi, così come quello poco distante della cosiddetta “Ferdinandea” (la residenza estiva di caccia di re Ferdinando), rappresenta una testimonianza imprescindibile per comprendere la vera storia dell’ascesa e della caduta del Regno delle Due Sicilie sul territorio calabrese e le ripercussioni che quest’ultima ebbe dall’Unità d’Italia in poi per tutto il Meridione.

Fondato nel 1770, il Polo Siderurgico di Mongiana vanta una serie di primati di modernità sin dalla sua nascita, documenti alla mano: nel 1860 contava ben 1500 operai specializzati in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno siderurgico dell’epoca ed era certamente il principale centro dell’economia calabrese; i lavoratori svolgevano turni di 8 ore regolari, senza sfruttamento minorile né femminile, caso più unico che raro in quel periodo storico.

Unico anche il primo decreto di tutela e salvaguardia del bosco a firma borbonica, rivolto allo sfruttamento consapevole della risorsa boschiva. 

Un vero e proprio “villaggio siderurgico” in senso moderno, la cui efficienza produttiva è stata confermata dai recenti scavi archeologici che hanno messo in luce la presenza di 3 altiforni, 3 fabbriche d’armi, 29 ferriere e 2 fonderie.

Mongiana
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Qui si lavorava la limonite, il minerale ferroso ricavato dalle miniere circostanti da cui si ricavò il ferro necessario a costruire il primo tratto di ferrovia in Italia, la Napoli-Portici, altro primato borbonico.

Accanto al polo siderurgico delle Reali Ferriere e Officine nel Comune di Mongiana, la grande tenuta estiva della “Ferdinandea”, nel vicino Comune di Stilo, in provincia di Reggio Calabria, testimonia l’apprezzamento del re per questi luoghi ameni e incontaminati, eletti residenza estiva e tenuta di caccia.

Saccheggiato e dismesso a seguito dell’annessione piemontese del Sud Italia, subito dopo l’Unità (1861) il polo borbonico passò in mano all’ex garibaldino Achille Fazzari, che dopo un periodo in cui ne fece luogo di ritrovo per artisti e intellettuali (tra i frequentatori più assidui la scrittrice Matilde Serao), avviando anche un’attività di regimentazione e imbottigliamento delle acque sorgive, nel 1881 ne provocò il definitivo tracollo, con conseguenze disastrose per l’economia locale.

Reperti storici, archeologici, manufatti, documenti e testimonianze fotografiche e dirette di questo prezioso spaccato storico calabrese sono oggi fruibili presso il Museo delle Reali Ferriere di Mongiana, in un percorso espositivo ricco e affascinante.

Museo delle Reali Ferriere di Mongiana
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Cosa vedere a Mongiana

La visita al centro storico di Mongiana prosegue con la scoperta degli edifici storici e dell’abitato attuale.

Un luogo da non perdere è l’incantevole Parco di “Villa Vittoria”, parte della Riserva Naturale Biogenetica di "Marchesale" (ex Corpo Forestale dello Stato).

Si tratta di una riserva che è habitat prezioso di flora e fauna locale, a partire dalle abetine naturali che costituiscono una delle principali attrazioni della riserva. Un corridoio verde abitato da volpi, ricci, donnole e altri piccoli roditori; nidificato da poiane e ghiandaie, dal picchio verde, dal gufo e differenti specie di falchi.

All’interno della Riserva Naturale Cropani-Micone, nelle immediate vicinanze, si trova invece il Laghetto Sambuco (Laghetto di Mongiana), che offre una passeggiata rilassante immerse nel verde e la disponibilità di una vasta area pic-nic attrezzata con tavoli e griglie.

Laghetto di Mongiana
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Ultimo aggiornamento: 15 feb 2024 11:55