I Megaliti di Nardodipace, la Stonehenge calabrese
Opera della natura o dell'uomo? I Megaliti di Nardodipace sono la Stonehenge di Calabria
© Regione Calabria
Arte e Cultura
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Immerso nel polmone verde del Parco Regionale delle Serre, in provincia di Vibo Valentia, c'è un geo-sito tra i più suggestivi della Calabria. Si tratta dei Megaliti di Nardodipace, dal nome del territorio comunale che li ospita.
Noti da sempre agli abitanti di Nardodipace e dintorni, questi megaliti (enormi blocchi di pietra semilavorata) hanno suscitato in tempi recenti l'attenzione di studiosi nazionali e internazionali.
Opera della natura o dell'uomo preistorico?
Al centro del fitto bosco delle Serre Vibonesi, avvolti dalla natura e dal mistero, i Megaliti di Nardodipace svettano silenziosi come una vera e propria "Stonehenge" in miniatura.
A osservarli da vicino i Megaliti di Nardodipace appaiono come "triliti", costruzioni megalitiche in blocchi che presentano superfici piane e alcuni elementi che fanno pensare a un'attività di assemblaggio da parte dell'uomo.
La cura nella disposizione dei blocchi, con incastri contigui utilizzati quali veri e propri architravi e pilastri, e una serie di incisioni, inducono a credere che un'antica mano "organizzata" fosse già in grado di sfruttare le risorse di questi boschi e realizzare strutture di grandi dimensioni, a scopi ancora poco chiari.
I Megaliti di Nardodipace potrebbero rientrare nella categoria dei geo-siti semilavorati, simili a quelli rinvenuti in altre zone della Calabria, come ad esempio i cosiddetti "Giganti di Campana" (CS), e del Mediterraneo in generale.
Che siano di origine pelasgica (popoli pre-ellenici), come suggeriscono alcuni studiosi, oppure opera di interventi più recenti, sta di fatto che i Megaliti di Nardodipace costituiscono un prezioso esempio della simbiosi uomo-natura che da sempre caratterizza i calabresi e il loro rapporto col territorio, in particolare quello dell'entroterra boschivo montano.
Una gita fuori porta ai Megaliti di Nardodipace è l'occasione perfetta per un lungo trekking nel Parco Regionale delle Serre, abbinando la visita ad altri luoghi imperdibili del circondario.
Ad esempio, l'abitato di Nardodipace Vecchio, non lontano dal geo-sito, presenta tutto il fascino dei centri storici calabresi colpiti da progressivo abbandono. Posto a mezzacosta, sul crinale che guarda il litorale ionico di Caulonia (RC), il vecchio nucleo urbano racconta una storia passata ma ancora capace di commuovere per la semplicità delle abitazioni e dell'umanità che le ha abitate.
Poco distante da Nardodipace, la piccola "Capitale delle Serre" che dà il nome al parco stesso: Serra San Bruno (VV).
Fondata nell’anno Mille attorno al nucleo originario della splendida Certosa dei Santi Stefano e Bruno, Serra San Bruno è l'epicentro dei boschi.
Cittadina di grande tradizione artigianale calabrese (lavorazione del granito, del ferro, del legno e dei tessuti), oltre che spirituale, ricca di chiese barocche, Serra è il posto giusto per un assaggio di cucina locale a base del pregiato Porcino delle Serre.
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