Sulle tracce di San Francesco di Paola
Il Cammino di San Francesco in Calabria
© Regione Calabria
Luoghi della fede
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Luoghi della fede
Tra i weekend in Calabria che abbinano piacevolmente natura e spiritualità l’itinerario sulle tracce di San Francesco di Paola, il santo patrono della regione, è uno dei percorsi più affascinanti.
La città natale del santo, Paola, in provincia di Cosenza, è tra le destinazioni più importanti del turismo religioso in Calabria, che trova nel Santuario di San Francesco la meta conclusiva del pellegrinaggio religioso ma anche di un trekking naturalistico che attraversa splendide località, tra boschi e piccoli borghi immersi nella quiete.
Il Cammino di San Francesco di Paola è un percorso naturalistico-religioso, in provincia di Cosenza, dedicato alla figura del santo calabrese.
Esattamente come il celebre Cammino di Santiago, il “Santiago calabrese” è organizzato per tappe e rilascia ai partecipanti credenziali e testimonium a conclusione del percorso.
Tre le possibili varianti: la Via del Giovane (49 Km in 3 tappe); la Via dell’Eremita (62.7 Km in 3 tappe) e la Via dei Monasteri (135 Km in 6 tappe).
1. La Via del Giovane
Il primo percorso collega due importanti località relative alla storia di San Francesco: San Marco Argentano e Paola.
La prima località è legata all’infanzia di Francesco, che nacque con una grave malformazione all’occhio e per voto dei genitori indossò per un anno il saio francescano, fino a scioglierlo a San Marco Argentano, presso il Convento Francescano della Riforma.
San Marco Argentano si trova lungo la Valle del Crati, in zona collinare. Tra i luoghi da vedere lungo il cammino: la Torre Normanna, la Cattedrale di San Nicola con la Cripta e l'Abbazia della Matina, con la sua aula capitolare datata tra XI e XIII secolo. Di grande interesse anche il Museo Diocesano e il Monastero delle Clarisse.
2. La Via dell’Eremita
Tra gli itinerari praticabili sulle tracce di San Francesco di Paola, la Via dell’Eremita, come suggerisce il nome, ripercorre le fasi della vocazione eremitica di Francesco.
L’itinerario rievoca una tappa fondamentale del Cammino Francescano in Calabria, quando il santo si recò da Paola a Paterno Calabro nelle vesti di fondatore dell’Ordine nella regione.
Giunto nel 1444 in questa piccola comunità delle Serre Cosentine, San Francesco si dedicò personalmente alla costruzione della chiesa, oggi Santuario di San Francesco di Paola. Qui il santo soggiornò a lungo e da qui partì il 2 febbraio 1483 alla volta della Francia, su richiesta di papa Sisto IV, per guarire re Luigi XI. Fanno parte dell'intero complesso la chiesa, il convento, l'oratorio, il chiostro e la Grotta della Penitenza.
3. La Via dei Monasteri
La terza opzione del Cammino di San Francesco in Calabria è la Via dei Monasteri, il percorso più completo e articolato, che unisce in un unico itinerario le località di Paterno Calabro, Spezzano della Sila, Corigliano-Rossano e Paola.
La fondazione dei monasteri di Spezzano e Corigliano ci porta nel pieno della maturità spirituale di frate Francesco, quando l’attenzione per il proprio territorio di origine lo spinge creare comunità stanziali e solide di fratelli, uniti dalla medesima sobrietà del fondatore.
Attraversando le colline e le valli delle Serre Cosentine, con tappa nella città di Cosenza, l’itinerario si inoltra nei boschi Parco Nazionale della Sila e discende dolcemente fino alle distese di ulivi, vigneti e agrumi del Golfo di Corigliano, raggiungendo il Mar Ionio.
A Corigliano non possono mancare le visite al Castello e al Santuario Francescano, ricco di preziose opere d’arte e affreschi di fine ‘400. A Rossano, presso il Museo Diocesano del Codex, si può ammirare il prezioso Codex Purpureus Rossanensis, l’antico vangelo Patrimonio UNESCO.
In Calabria, tutte le strade del Cammino di San Francesco portano a Paola.
Qui sorgono la casa natale del santo e il maestoso Santuario di San Francesco di Paola, incastonato nella montagna, sulla riva del torrente Isca, in posizione panoramica.
L’ampio piazzale ospita la facciata della Basilica moderna e la chiesa originaria, che conserva al suo interno una serie di reliquie e la suggestiva prima cappella. Il chiostro del convento è decorato con un ciclo di affreschi che narrano la vita del santo.
All’esterno, nei boschi che circondano il monastero, un piacevole percorso immerso nel verde conduce al minuscolo rifugio del santo nei suoi anni giovanili, al Ponte del Diavolo e, infine, alla cosiddetta “Zona dei Miracoli”, con riferimento ai miracoli della Fornace e della Fonte della Cucchiarella, alle cui acque sono attribuite le stesse proprietà curative di Lourdes.
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