Cerisano
Cerisano, sulle orme di San Francesco
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Cerisano sorge ai piedi del Monte Cocuzzo ed è un caratteristico borgo delle Serre Cosentine dotato di un suggestivo centro storico. Sito naturalistico che annovera un incontaminato e ricco patrimonio ambientale, consente di avventurarsi in escursioni di montagna tra altipiani ricchi di grandi boschi di faggio e castagno.
Il centro storico di Cerisano si sviluppa ai piedi del Palazzo Sersale e della piazza antistante, che domina tutto il borgo, formato da un dedalo di stradine e viuzze facilmente percorribili.
Cerisano è riconosciuto come tappa del “Cammino di San Francesco da Paola”, un percorso che ricalca i passi del santo calabrese.
Il Palazzo Sersale conserva ancora il primitivo giardino e chiostro, costruito alla fine del '500 dalla famiglia De Gaeta, che fu anche proprietà dei Telesio, prima di passare ai Sersale. Cerisano è riconosciuto come tappa del “Cammino di San Francesco di Paola”, un percorso di mobilità lenta che ricalca i passi del santo calabrese, attraversando i luoghi che fecero da cornice alla sua vita. Nel borgo si organizzano ogni anno splendide manifestazioni che attraggono un gran numero di visitatori.
La Festa d’Autunno, una due giorni che vede Palazzo Sersale immerso nelle magiche atmosfere autunnali, con percorsi enograstronomici, stands, degustazioni di prodotti tipici, caldarroste. Il Cerisano Wine Festival, manifestazione dedicata ai giovani viticoltori della provincia cosentina. Il Festival delle Serre, suddiviso in sezioni (Jazz, Classica, Teatro e Cinema), anima le Piazze del borgo con eventi, spettacoli, convegni, dibattiti e mostre che richiamando migliaia di visitatori.
Simbolo di Cerisano, Palazzo Sersale venne costruito alla fine del XVI secolo dalla famiglia De Gaeta, fu poi dei Telesio e dei Sersale. La facciata, lineare e simmetrica, conserva solo quattro delle originarie bucature in conci di pietra squadrati. All’edificio, nel XIX secolo, è stato aggiunto un altro piano che ne ha modificato l’aspetto originario. All’interno, comunque, rimangono inalterati il chiostro il chiostro (con un caratteristico pozzo e uno straordinario proscenio) e l’adiacente giardino che, durante la bella stagione, si trasforma in teatro all’aperto per ospitare le rappresentazioni musicali del “Festival delle Serre”. In una delle stanze, inoltre, è ancora visibile un antico canale di scolo delle acque del cinquecentesco Ninfeo.
Notevoli e ricche di interessanti opere sono le diverse chiese che si trovano nel centro. La chiesa di San Domenico, inizialmente dedicata alla Madonna del Soccorso, conserva una Madonna del Rosario del Salfi e un San Tommaso d'Aquino di Giuseppe Santanna, e molte opere del pittore Rocco Ferrari da Montalto. La parrocchiale, dedicata a San Lorenzo Martire, ha origini medievali: all'esterno è possibile scorgere le linee degli interventi settecenteschi ed ottocenteschi e all'interno quattro affreschi di fine '800 di Giambattista Santoro, una Deposizione dipinta da Raffaele Rinaldi da San Fili, e la Visitazione firmata da Giambattista Santoro e datata 1882. Vi è inoltre custodita una tela di Paolo Vetri del 1927, raffigurante il Beato Ugolino da Cerisano. La Cappella della Congregazione del Rosario si trova nella navata sinistra e probabilmente era il nucleo principale dell'antica chiesa attorno al quale fu poi costruito il resto dell'edificio. È arricchita da forti scanni in legno che riprendono le linee di un impianto seicentesco andato distrutto in un incendio nel XIX secolo. Le fiamme furono causate dai ceri accesi durante la Settimana Santa. Tra le altre opere conservate nella chiesa c’è un crocifisso ligneo di fine Seicento e in sagrestia la "Crocifissione" di Salvatore Santelli. La Chiesa del Carmine nacque molto probabilmente in contrapposizione a quella del Rosario: la storia locale è piena di manifestazioni di ostilità dell'una e dell'altra parte. Eretta nei primi anni del Seicento, presenta due cupole di vetro particolarmente suggestive, che sono però state ottocentesche. Il portone e il tondo rappresentante la Madonna col Bambino sono opera di Salvatore Fiume. All'interno, interessanti dipinti del Salfi, di Angelo Mazzia, di Giambattista Santoro. La Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Oasi Sant'Antonio) e l'annesso convento di frati Riformati di San Francesco d'Assisi vennero fondati nel 1609 e conserva, tra le altre opere, un dipinto di Cristoforo Santanna. La facciata della chiesa, ristrutturata nel 1949, un tempo aveva un porticato dal quale si accedeva al chiostro. Tra le opere presenti: da segnalare una statua lignea dell’Immacolata (XVIII secolo), un crocifisso ligneo del XVII secolo e una serie di oli su tela di cui due attribuiti a Cristoforo Santanna. La chiesetta degli Schiucchi sSi trova nella parte bassa del paese e, secondo la tradizione, ha origini bizantine, così come bizantina era la tavola della Madonna di Costantinopoli che vi era custodita e che andò perduta. Al suo posto, tra il Cinquecento e il Seicento, venne fatta dipingere una tela con lo stesso soggetto. La chiesa, con annesso campanile, ha una semplice facciata nella quale si aprono una piccola porta d'ingresso e due finestrelle. La Chiesa di San Lorenzo Martire (Matrice) è stata più volte rimaneggiata e per questo motivo si presenta con uno stile architettonico misto. La facciata, molto lavorata, ha un ampio portale incorniciato da lesene corinzie e sormontato dalle statue di San Lorenzo Martire, San Pietro e San Paolo. Accanto all’edificio si erge un imponente campanile: la cuspide originale crollò durante il sisma del 1905 e fu ricostruita soltanto negli anni Venti. Durante uno degli interventi di restauro è venuto alla luce un antico affresco raffigurante San Rocco col cane. La volta è impreziosita da quattro affreschi dell’artista Giambattista Santoro, al quale è anche attribuito l’olio su tela “Visita di Sant’Elisabetta” che si trova vicino all’ingresso.
Il Festival delle Serre è una manifestazione culturale diffusa nel centro storico di Cerisano che propone contemporanità fatta di cinema, teatro, jazz, musica classica, mostre e dibattiti. Un cartellone di eventi culturali che vede nel centro storico di Cerisano il proprio naturale palcoscenico. Nel corso degli anni artisti di spicco, quali Katia Ricciarelli, il tenore Paisiello, Dario Brunori, Michael Bublè, Mario Biondi, Danilo Rea, Enrico Rava, Walter Ricci, hanno popolato le strade del borgo. Un ampio ventaglio di spettacoli, convegni, presentazioni, mostre, esposizioni, percorsi culturali, dibattiti e degustazioni coinvolgono i visitatori in una delle cornici storiche e naturalistiche più affascinanti della Regione. Durante i giorni del Festival, le piazze e i vicoli godono di un’atmosfera suggestiva, grazie anche ai percorsi enogastronomici resi possibili dalla collaborazione con numerose aziende calabresi.
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