Corigliano Calabro* si erge maestosa su una piccola collinetta circondata da verdi uliveti e agrumeti dai colori variegati, protetta a sud dall'imponente massiccio silano e ad Est dalle turchesi acque del Mar Ionio.
Questo sito nobile di arte e storia cela numerose bellezze cariche di fascino, tra le quali primeggia il Castello Ducale, recentemente riportato agli antichi splendori.
La zona è favorita dal clima mediterraneo, che offre una temperatura mite per tutto l'anno, con punte di caldo nel periodo estivo.
In passato la città è stata al centro di avvenimenti storici di grande importanza, tanto è che proprio qui nacque Carlo III, re di Napoli in carica verso la fine del XII secolo. Questo sito nobile di arte e storia, cela numerose bellezze cariche di fascino e mistero, tra le quali primeggia il Castello Ducale, fortificazione edificata nel 1073, recentemente restaurato e riportato agli antichi splendori, che rappresenta una delle tappe obbligatorie per tutti i turisti. Attraversare il centro storico, con i suoi vicoli, le dimore rurali, gli antichi luoghi di culto religioso, suscita un fascino e delle emozioni intense alle quali è impossibile sottrarsi, senza dimenticare gli itinerari archeologici, con il collegamento storico ed ideale all'antica Sibari.
*Dal 2018 Corigliano Calabro fa parte del Comune unicoCorigliano-Rossano, nato dalla fusione dei rispettivi territori dell'Alto Ionio in provincia di Cosenza.
L’economia della città di Corigliano Calabro e delle sue numerose frazioni è orientata verso il settore primario, dell’agricoltura e della pesca data la vicinanza del mare e del porto. Le particolari condizioni climatiche consentono la produzione massiva di arance e clementine, così come quella di olio d’oliva e vino. Proprio per questa sua capacità, Corigliano Calabro è stata inserita tra le città italiane dei sapori. Negli ultimi anni si sta sviluppando sempre più il comparto turistico, data la vicinanza del parco della Sila e del magnifico Mar Ionio, la città è interessata dalle presenze turistiche quasi in tutti i periodi dell’anno, con un picco durante la stagione estiva. A Corigliano Calabro numerose sono le feste e le sagre dedicate ai sapori locali durante tutto l’anno. A cominciare dalla Sagra del pesce azzurro che viene organizzata durante i primi del mese di agosto a Schiavonea, nella magnifica cornice del mar Ionio. Nel corso della sagra si possono gustare tutte le specialità del posto a base di pesce, dalle fritture ai piatti più elaborati. Il 22 ottobre 2017, tramite referendum popolare, ha avuto inizio il processo di fusione con il vicino comune di Rossano, che è culminato il 31 marzo 2018 nell'istituzione del nuovo comune di Corigliano-Rossano.
Il Castello Ducale
Da ormai quasi sette secoli il Castello Ducale di Corigliano domina l’ingresso meridionale della piana di Sibari, di quella che fu la più celebre e fertile pianura della Magna Grecia. Le prime notizie relative alla presenza, in Corigliano, di un avamposto fortificato risalgono all'XI secolo. Furono infatti i Normanni che, nelle loro campagne di conquista della Calabria e della Sicilia, nello spostarsi lungo la valle del fiume Crati, pensarono di costruire un primitivo caposaldo, a difesa del borgo arroccato e a controllo della sottostante piana. Malgrado i radicali lavori di ristrutturazione (compiuti a partire dal 1490) abbiano cancellato quasi del tutto le tracce di questo primitivo edificio fortificato, si può ritenere che la base dell'attuale Mastio risalga a questa epoca storica. Nel sovrapporsi stratificato delle pietre del Castello si può leggere il succedersi degli occupanti, i mutamenti di gusto, il lento evolvere da una funzione prettamente militare ad una residenziale. Il progetto di recupero si è posto come primo obiettivo quello di far parlare le pietre, far loro raccontare la propria storia. La presenza ancora viva dell’eco dei suoi ultimi proprietari hanno suggerito un ritmo discreto nel riuso, tale da non rompere quell’aura di vissuto. Un museo dunque, ma anche un luogo in cui i cittadini della Sibaritide possano riconoscersi e vivere in modo confortevole il rapporto con la propria memoria e la propria cultura. La Biblioteca della Magna Grecia, il Museo dell’Immagine, i Musei, il recupero funzionale di alcuni ambienti, come il Salone degli Specchi e le Cucine, un punto vendita di prodotti locali e ristoro-book shoop, spazi per mostre ed esposizioni, spazi all’aperto per spettacoli, sale per conferenze, la possibilità di officiare matrimoni sia religiosi che laici, sono i risultati concreti del fine restauro e ripensamento degli spazi. L'orizzonte, l’alto ed il basso hanno invece suggerito alcune soluzioni particolari, come il binocolo puntato sulla Piana di Sibari ed in grado, grazie ad un computer, di far viaggiare nello spazio e nel tempo, o il telescopio sulla cima del maschio che, pilotato da un software, fornirà il cielo di oggi e quello del 510 a.C., data di distruzione dell’antica Sibari.
Marina di Schiavonea
Prospiciente all'agglomerato urbano è ubicata la Marina di Corigliano (Schiavonea), luogo turistico-balneare, dove, accarezzati dal caldo sole estivo, coccolati dalle sue acque intense, dai limpidi fondali e intrattenuti dalla sua gente ricca di accoglienza e tradizioni, si possono trascorrere meravigliose vacanze senza rinunciare a nessuna moderna comodità. Abbracciata e coccolata dai Monti del Pollino e della Sila e profumata dall'odore delle zagare dove nascono le famose clementine, Schiavonea si rispecchia nelle acque del mar ionio. La sua posizione geografica e il suo clima temperato permettono di fare vacanzaper tutto all'anno. In estate, infatti, il caldo torrido viene stemperato dalla frescura dei monti che la circondano e, ovviamente, dalle acque del suo mare, mentre l’inverno è il momento ideale per assaporare i prodotti tipici locali sia marinari che montani. Schiavonea è dotata di un bellissimo e lunghissimo lungomare, dove vi ci si ritrovano giovani e meno giovani, famiglie con bambini, e si possono trovano vari tipi di attrazione e tanti locali notturni, lidi e ritrovi dei giovani che animano la vita notturna della Piana di Sibari. Dopo Gioia Tauro, Schiavonea è il porto più grande della Calabria. Grazie a questa colossale opera ingegneristica, la pesca ha assunto connotati di vera e propria industria con una produzione, molto fiorente. Il porto ha anche un area attrezzata per l'attracco delle navi mercantili e da crociera. Infatti per le navi da crociera è punto di partenza per la Grecia e altri paesi dell’oriente. Schiavonea offre anche un bellissimo centro storico, tipico dei borghi marinari, con viuzze strette e parallele che sfociano appunto tutte verso il mare o le piazzette della marina. La chiesa Santa Maria ad Nives fu eretta sulla vecchia chiesa di San Leonardo, esistente sul territorio fin dal seicento. Oggi questa chiesa è stata affiancata da un' altra di nuova progettazione, edificata negli anni 2000, questa molto più grande della prima che adesso, oltre ad essere dedicata a San Leonardo, è sede anche della Madonna Nera della Schiavonea. Schiavonea è punto di partenza per luoghi storicamente famosi della storia Greco-Romana, con Località Bizantine e Normanne; da qui infatti si può arrivare a vistare l'antica Sibari con i suoi scavi e il museo annesso; Corigliano Calabro con l'imponente Castello Ducale di origine Normanna; Rossano, la città Bizantina con sede del Museo che ospita il Codice Purpureo e anche città della Liquirizia Amarelli.
Gastronomia
Corigliano Calabro è il paese dei sapori e come tale non deluderà le aspettative di chi ama la cucina mediterranea. La cucina coriglianese è semplice nei contenuti, ma forte è intensa nei sapori e spesso ricca di inventiva. Gli ingredienti di base più comuni sono gli ortaggi e i legumi, accompagnati con la pasta o altri farinacei. Naturalmente uno dei grandi protagonisti della cucina locale è il pesce, di ottima qualità e pescato in grande quantità dai pescatori del luogo. Un esempio di primo piatto che si può trovare sulla tavola tipica coriglianese sono le tagliatelle con i ceci, da assaporare non prima di aver provato uno dei tanti salumi tipici come la soppressata, la salsiccia di montagna e il capocollo. Durante il carnevale sulla tavola di ogni buon coriglianese è difficile che manchi 'a pasta chjna (lasagne al forno), contornata da salumi vari e bagnato da ottimo vino rosso locale. Nel cuore dell'estate si possono così gustare le famose “lumincian? chjine” (melanzane ripiene) e a pitta chjna e ri gurpinella (focaccia ripiena dolce e gonfiotti ripieni di marmellata, uva passa e noccioline). La sera della vigilia di Santa Lucia si usa portare in tavola i trìrice cose, cioè 13 tipi di frutta fra cui la tradizione vuole che non manchi assolutamente " 'a murtìlle, i melle e ri pizzingàngule" (il mirtillo, le nespole selvatiche e i corbezzoli).