La Via dell'Eremita

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© Regione Calabria

Religiosi

30 mar 2022 11:30

Informazioni di viaggio

Categoria

Religiosi

Target

Amici/Solo coppia

Il Cammino di San Francesco di Paola è un percorso di mobilità lenta, lungo 111,7 km divisi 6 tappe, che ricalca i passi del santo calabrese, attraversando i luoghi che fecero da cornice alla sua vita: i monasteri da lui costruiti, la natura e i borghi circostanti. 
La posizione centrale del Santuario di Paola lungo il Cammino, consente di percorrere l’itinerario anche solo per metà, partendo da uno dei due estremi (San Marco Argentano o Paterno Calabro) e arrivando comunque al Santuario di Paola. 

Al ritorno da un viaggio ad Assisi, Francesco maturò la ferma intenzione di diventare eremita e di avere come unica dimora una grotta. Il suo progetto di vita era quello di compiere un cammino d’ascesi spirituale, fatto di preghiera, digiuno e penitenza. Con il trascorrere del tempo, l’area dove ora sorge il Santuario di Paola cominciò a diventare meta di numerosi pellegrini, desiderosi di ottenere, per sua intercessione, la guarigione fisica e spirituale. Il rigore ascetico di Francesco attirò anche alcuni giovani che volevano vivere come lui e così cominciò a prendere vita l’Ordine dei Minimi
La fama di santità di Francesco e dei suoi eremiti si andava diffondendo a macchia d’olio, tanto che molti centri urbani fecero richiesta di un convento retto da religiosi Minimi nella loro città.

La Via dell’Eremita nasce con l’intenzione di calcare i passi di Francesco che, pur mantenendo inalterato il suo proposito di vita eremitica, si recò da Paola a Paterno nelle vesti di Fondatore. Aveva circa 56 anni quando Francesco giunse nella piccola comunità delle Serre Cosentine. Era nel pieno della maturità spirituale e con grande determinazione si dedicò personalmente alla costruzione della Chiesa.

Il Cammino è stato concepito volutamente in maniera bidirezionale perché Francesco lo percorse più volte, facendo la spola tra i due conventi.

Tappa 1 - Paterno Calabro

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Difficoltà: Escursionistico (media difficoltà) 
Dislivelli: 770 m in salita, 845 m in discesa 
Lunghezza: 22,000 km 
Tempo in cammino: 8,00 h

Il percorso inizia dal Santuario di San Francesco da Paola a Paterno Calabro, uno dei pochi eretti da San Francesco in persona (1472), unico caso insieme a quello di Paola prima del riconoscimento dell’Ordine dei Minimi. 
Il percorso è caratterizzato da strade bianche e dai pittoreschi borghi delle Serre Cosentine: Dipignano, Carolei, Mendicino e Cerisano (589 m), punto di arrivo della tappa.

Dipignano, che si trova su un declivio alla destra del torrente Iassa, nell'alta Valle del Crati, sulla dorsale collinare della catena appenninica Paolana, deve molta della sua notorietà all’artigianato e alla presenza dei maestri del rame che raggiunsero livelli di eccellenza. 
L'intero territorio è caratterizzato da una morfologia variegata e irregolare, con un'alternanza ininterrotta di dirupi accidentati e avvallamenti, strapiombi rocciosi e canaloni profondi, dolci declivi e panoramici terrazzamenti che rendono discontinuo e interessante il paesaggio. Durante il corso delle stagioni queste caratteristiche offrono all'occhio del visitatore uno spettacolo di rara bellezza e suggestione.

Mendicino si trova ai piedi dello splendido e suggestivo Monte Cocuzzo, citato da Omero nell’avventuroso viaggio di Ulisse, che è la cima più alta dell’Appennino Paolano, dalla quale si gode di una vista che lascia senza fiato e che offre uno dei paesaggi più caratteristici della Calabria. 
Borgo suggestivo, con vicoli a gradoni, piazzuole, antichi palazzi, con le sue storie antiche e le tradizioni che oggi rivivono grazie all’impegno delle amministrazioni locali, prima fra tutte la bachisericoltura, che fa di Mendicino il borgo della Seta.

Cerisano sorge ai piedi del Monte Cocuzzo ed è un caratteristico borgo delle Serre Cosentine dotato di un suggestivo centro storico. Sito naturalistico che annovera un incontaminato e ricco patrimonio ambientale, consente di avventurarsi in escursioni di montagna tra altipiani ricchi di grandi boschi di faggio e castagno.

Tappa 2 - Cerisano

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Difficoltà: Escursionistico (media difficoltà) 
Dislivelli: 900 m in salita, 935 m in discesa 
Lunghezza: 18,900 km 
Tempo in cammino: 7,00 h

Dalle strette vie del borgo di Cerisano si sale subito per una stradina montana che regala splendidi scorci panoramici sulle montagne della Catena Costiera, Cosenza e la Valle del Crati. Si arriva nella zona del piccolo Altopiano di Acquabianca e di Masseria Silo, con estese praterie segnate da rocce calcaree, sparuti poderi e coltivi. 
La successiva lunga discesa attraversa boschi di faggio, abeti e castagni e conduce al ponte delle Fiumicelle, costruito in epoca romana sul torrente Emoli.

Si arriva nel borgo di San Fili (566 m), dove una statua di San Francesco accoglie i pellegrini a braccia aperte.

Tappa 3 - San Fili

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Difficoltà: Escursionistico (media difficoltà) 
Dislivelli: 1015 m in salita, 1395 m in discesa 
Lunghezza: 21,800 km 
Tempo in cammino: 8,00 h

Da San Fili si risale ripidamente sino alle estese faggete di Bosco Luta. Qui si oltrepassa la Catena Costiera e si inizia a scendere sul suo versante occidentale. 
Incantevoli vedute aperte sulla costa tirrenica accompagnano fino al Santuario di Paola (170 m), termine della tappa e del percorso.

Tappa 4 - Paola

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Il Testimonium è il documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio al Santuario di San Francesco di Paola. È il corrispettivo della Compostela, che si ottiene al compimento del Cammino di Santiago. Nella tradizione storica questa pergamena era importantissima perché il pellegrino, tornato a casa, poteva dimostrare che il pellegrinaggio era compiuto e il voto sciolto. 
Una volta arrivati al Santuario di Paola (dopo aver compiuto la "via del Giovane" o la "via dell'Eremita") o al Santuario di Paterno (dopo aver compiuto l'Intero Cammino), presentando la propria credenziale con i timbri dei vari punti tappa, viene consegnato il Testimonium timbrato dall’Ordine dei Minimi di San Francesco.