San Fili, il paese delle magare e della Fantastica
Nella magica atmosfera di San Fili, tra streghe e leggende
© San Fili - Regione Calabria
Tradizione e folklore
© San Fili - Regione Calabria
Tradizione e folklore
Noto per essere il “Paese delle Magare” e della Fantastica, il borgo medievale di San Fili, in provincia di Cosenza, rappresenta un luogo magico e di grade suggestione.
Il fascino sinistro del centro storico di San Fili, arroccato su tre colli e impreziosito da numerose chiese, si presta a una visita all’insegna delle leggende gotiche e degli scorci instagrammabili.
Pronti a incontrare le Magare di San Fili e la Fantastica?
Lungo la strada che porta a Paola sorge un borgo medievale custode di antiche tradizioni e leggende calabresi. Un tempo denominato Terra Sancti Felicis, in onore di San Felice, l’attuale abitato di San Fili si snoda attorno alla Chiesa Matrice della Santissima Annunziata, un edificio imponente ed elegante, con una pianta a croce latina con tre navate e una facciata barocca.
All’interno spiccano un coro ligneo scolpito e diverse opere settecentesche, come un crocefisso del Frangipane. Simbolo stesso dell’edificio è il suo campanile laterale col grande orologio ottocentesco a firma fratelli Blasi.
L’intero centro storico pullula di bellissime chiese, la cui apparizione tra i vicoli è un’immagine carica di suggestione: dalla Chiesa dell’Immacolata a quella del Ritiro, con le opere del Gagini, passando per la Chiesa di Santa Lucia, in cui predicò anche l’abate Gioacchino da Fiore.
Alla luce di tanta bellezza viene da chiedersi in cosa consista il fascino lugubre di questo borgo. Ebbene, San Fili è conosciuto in Calabria come il “Paese delle Magare”.
Chi sono le magàre? Donne passate alla storia come streghe e fattucchiere che, nella realtà dei fatti, altri non erano che antiche guaritrici esperte di erbe e rimedi naturali, capaci di togliere il malocchio (sfàscino) e, secondo la leggenda, preparare filtri d’amore.
Alle Magare di San Fili è dedicato anche un evento estivo, noto appunto come la “Notte delle Magare”, durante il quale la tradizione rivive attraverso mascheramenti femminili, spettacoli musicali e degustazioni.
Tra le creature misteriose legate al borgo di San Fili, una su tutte incute davvero soggezione. Si tratta della Fantastica di San Fili, una sorta di “nume tutelare” del paese a metà fra una Befana, una strega e una magica protettrice.
Evocata nell’antichità per spaventare i bambini e costringerli a non allontanarsi troppo, la Fantastica di San Fili viene rappresentata sottoforma di donna volante che appare agli incroci delle strade che conducono fuori dal centro abitato. La stessa figura è conosciuta anche nel paese di Conflenti (CZ), sul Monte Reventino, tanto da parlare al plurale di “Fantastiche”.
La Fantastica di San Fili ha una caratteristica precisa: veste in abito nuziale e man mano che ci si avvicina assume sembianze sempre più spaventose e spettrali, dunque diffidare dalle spose che vangano sole per le vie di San Fili!
Uno dei punti “a rischio avvistamento” in paese è Piazza Francesco Cesario, conosciuta come “Crucetta” per via degli incroci che genera, in particolare la balconata che dalla piazza affaccia sul dirupo detto proprio “Zumpu d’a Fantastica”.
Leggenda vuole che la Fantastica fosse una donna in cerca del figlio perduto e che, presa dalla disperazione, indossò il proprio abito da sposa e cominciò a importunare tutti i bambini lungo la via.
Mito e realtà si incontrano spesso nelle tradizioni calabresi, raccontando il vissuto di luoghi incantevoli come San Fili, attorno ai quali ancora oggi aleggia una scintilla di magia.
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