Mammola
Mammola, l'anima a colori della città-museo
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Mammola è un centro d'arte e turistico tra i più apprezzati del versante Ionico della Calabria, tra l'Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna.
Il suo caratteristico borgo medievale e parte del territorio ricadono nel Parco nazionale dell’Aspromonte, di cui è porta d’accesso.
Il MUSABA è un parco museo all’aperto, un vero e proprio parco scientifico che ha ospitato, nel corso degli anni, artisti provenienti da tutto il mondo.
Anticamente individuata come colonia locrese, nominata da Tucidide, divenne borgo medievale rifugio dei monaci bizantini, diventando ben presto un centro fiorente di attività artigianali e contadine, come la lavorazione della seta e lo sviluppo di aranceti e uliveti. A Mammola sono costruiti i primi mulini ad acqua secondo le tecniche più avanzate. Della secolare presenza dei monaci restano ancora alcune testimonianze, come l'Abbazia di San Biagio e la Grancia di Santa Barbara dove ha sede il Museo di Arte Moderna che ogni anno richiama centinaia di artisti di ogni parte del mondo per partecipare a mostre e ad altre iniziative culturali.
Anticamente individuata come colonia locrese, nominata da Tucidide, divenne borgomedievale rifugio dei monaci bizantini, diventando ben presto un centro fiorente di attività artigianali e contadine, come la lavorazione della seta e lo sviluppo di aranceti e uliveti. A Mammola sono costruiti i primi mulini ad acqua secondo le tecniche più avanzate. Della secolare presenza dei monaci restano ancora alcune testimonianze, come l'Abbazia di San Biagio e la Grancia di Santa Barbara dove ha sede il Museo di Arte Moderna che ogni anno richiama centinaia di artisti di ogni parte del mondo per partecipare a mostre e ad altre iniziative culturali. Nel Parco Museo Santa Barbara si possono ammirare numerose sculture di artisti famosi. La “Foresteria”, una costruzione progettata e realizzata da Nik Spatari, con i suoi giganti mosaici rappresenta il punto di appoggio degli artisti e degli studenti che fanno stage. Il Parco Museo Santa Barbara è considerato uno dei Musei più importanti al mondo. Meta di turismo religioso è il Santuario di San Nicodemo, patrono della cittadina e fondatore dell’omonimo Monastero sul monte Kellerano. Il Santuario ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ed è punto di riferimento storico, religioso e spirituale, essendo dedicato ad uno tra i più venerati santi della Calabria.
Una fitta rete di sentieri attraversa l’intero territorio di Mammola, dei quali alcuni anche adatti all’uso ciclistico e a cavallo. Sono tanti gli escursionisti che giungono da ogni parte d’Italia e dall’estero durante l’anno, per percorrere la montagna mammolese, che ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e nella catena delle Serre Calabre.
La Grangia Basiliana di San Biagio
La sua fondazione risale al X sec. e si trova tra il fiume Chiaro ed il Torbido. Nel 1783 la Grangia venne danneggiata dal terremoto e fu in quella occasione che le reliquie di San Nicodemo furono traslocate nella Chiesa Matrice dove poi sono rimaste. In questo convento il monachesimo basiliano, sotto la guida di uomini di chiesa illustri come Barlaam di Seminara, divenuto poi maestro del Petrarca, Apollinare Agresta, nativo di Mammola e Abate Generale dei Basiliani, aveva raggiunto una tale importanza da essere uno dei punti di riferimento culturale, morale e religioso della Calabria. La chiesa dell’Abbazia, a navata unica, conserva ancora un bellissimo altare ad intarsi marmorei. Sopra l’altare vi è una tela raffigurante il Santo con l’abito Basiliano. Nella cappella di sinistra si può ammirare un prezioso dipinto che raffigura l’Annunciazione, mentre l’acquasantiera è attribuita alla famiglia degli scultori Gagini.
La Chiesa Matrice
Risalente al periodo bizantino-normanno, presenta una pianta a croce latina deformata e nel XVI sec. è stata poi riedificata in stile rinascimentale a tre navate. Al suo interno si trova la Cappella di San Nicodemo, patrono di Mammola, dove sono conservate le sue reliquie dentro un’urna di bronzo.
La Chiesa del Carmine
Costruita nel 1590 ad un’unica navata, sorge di fronte all’antico palazzo del Feudatario dal maestoso portale a bugne granitiche. Di modesta architettura, nell’interno si conservano un armonioso e massiccio gruppo ligneo della Madonna del Carmine, una statua di legno di Sant’Antonio di Padova di autore ignoto, una statua in carta pesta di Santa Lucia, opera giovanile di Rodolfo del Pozzo, ed una statua del Sacro Cuore.
La Chiesa dell’Annunziata
Più volte danneggiata dai terremoti, venne sempre ricostruita mantenendo le sue forme originali in stile barocco. La facciata, elegante e sobria, è caratterizzata da due campaneletti, mentre l’interno, a navata unica, conserva la statua dell’Annunciazione, quella di San Cosimo e Damiano e quella di Santa Rita. L’altare in marmo intarsiato è sovrastato da un magnifico dipinto del Valerioti e da una tela del Mazzola.
La Chiesa di San Filippo Neri
Risalente al 1621, presenta un’unica piccola navata a struttura semplice. All’interno del tempio sono conservate le statue di San Filippo Neri e di San Sebastiano, mentre le pareti interne sono decorate da tre pregevoli opere in olio su tela di cui uno attribuito alla scuola del Caravaggio.
Musaba
Il Museo Santa Barbara è stato fondato da Nik Spatari e Hiske Maas, che alla fine degli anni Sessanta scelsero Mammola come luogo di sviluppo di un progetto globale che contemplasse la produzione di arte con precisi punti di riferimento storici e ambientali, la Grangia di Santa Barbara, una grangia certosina del decimo secolo in rovina. La collocazione geografica è da considerarsi come una delle fondamentali porte e vie di accesso al territorio protetto del Parco Nazionale d’Aspromonte.
Il MUSABA è un parco museo all’aperto, un vero e proprio parco scientifico con un programma di forte interattività, un parco laboratorio produttivo che ha ospitato nel corso degli anni, artisti provenienti da tutto il mondo. Il MUSABA definisce, attiva e realizza i propri programmi promuovendo una serie di iniziative progettuali finalizzate al completamento della struttura. I progetti e tutti i lavori sono stati realizzati in economia sotto la direzione dei fondatori. Il parco di 7 ettari comprende l'antico complesso monastico con la Chiesa restaurata dell'anno 1000, che ospita la monumentale opera tridimensionale "Il Sogno di Giacobbe"; la nuova ala museale "La Rosa dei Venti"; la copertura ipercolorata della Foresteria con i suoi mosaici, mille metri quadrati in progress sulle pareti esterne del Chiostro, concepiti da Nik Spatari; le sculture monumentali imponenti, la ristrutturazione della vecchia stazione e annessi laboratori d'arte ma anche un parco d'arte con giardini e orti mediterranei.
Gastronomia
Lo Stoccafisso è da secoli il simbolo di Mammola, che sul merluzzo essiccato ha costruito una fama reale e meritata, perché si tratta di un prodotto tipico del luogo, dove viene non soltanto prodotto ma anche cucinato in diversi piatti della tradizione. Lo stoccafisso è talmente radicato nella cultura di Mammola da ricevere la De.Co., Denominazione Comunale di Origine. Inoltre, il Ministero per le politiche agricole lo ha incluso tra i prodotti tipici Agro-Alimentari Tradizionali. Lo Stocco di Mammola, di origini umili, veniva consumato soprattutto dalle classi meno abbienti. Tradizionalmente lo stocco viene consumato durante i periodi natalizi e viene anche regalato per uso e consumo personale. La città di Mammola festeggia questa pietanza con la sagra tradizionale dello stoccafisso, che si svolge ogni anno in agosto nel borgo antico. La sagra attira centinaia di turisti e curiosi, pronti ad assaporare lo stocco nel rispetto della tradizione, nei vari esercizi di ristorazione locali.
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