Stalettì

Stalettì, naturale anfiteatro sul mare
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Mare

9 lug 2020 13:20

Stalettì è un comune della provincia di Catanzaro che si trova in un territorio privilegiato, in cui la montagna si fonde col mare in un insieme da sogno. Le attrattive naturalistiche del territorio di Stalettì non si limitano al mare splendido.

La posizione elevata sul maestoso promontorio denominato "Coscia di Stalettì", che si protende nelle acque di Copanello e la collocazione in un punto di dominio sul Golfo di Squillace, regalano la possibilità di viste panoramiche mozzafiato.

Incastrate nelle rocce delle scogliere, si trovano alcuni resti archeologicy di grande fascino e attrattiva.

Il rilievo è caratterizzato da aree boschive e di macchia mediterranea, come da suggestivi pendii dall'aspetto brullo e selvaggio. È possibile seguire antichi sentieri che dal paese conducono al mare.

Fra le tante opere architettonico-religiose del Comune si può annoverare la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria del Suffragio che oggi è quasi un rudere. La costruzione sembra far parte di un sistema militare, presidio difensivo di una delle strade di accesso all'abitato che scende fino a mare. Nell'impianto originale era una piccola Chiesa distrutta dal terremoto del 1783 e ricostruita ed ampliata dalla Cassa Sacra. L'Abbazia di S. Gregorio venne fondata tra l'età cassiodorea e l'alto medioevo, qui si accentrava il mondo monastico. Danneggiata anch'essa dal terremoto del 1783, nel 1891 dopo lavori di riadattamento e restauro, diventa Convento dei Francescani Minori. All'interno del borgo sorge la Chiesa dell'Immacolata, una struttura in pietra lavorata da maestranze locali. La facciata presenta un mirabile equilibrio geometrico con il portale in granito grigio, secondo la tradizione del periodo storico a cui va ascritta anche la particolare conformazione del timpano che lo sovrasta. L'interno è a navata unica e presenta una bella volta a botte con alcuni affreschi e un altare in marmi policromi al cui centro è posta la statua della Madonna Immacolata. Accanto alla Chiesa dell'Immacolata si può vedere la Chiesa del Rosario, edificio di semplice conformazione geometrica, con una facciata a capanna dall'ampio frontone e con quattro lesene doriche e ioniche scolpite in pietra locale. Il portale è anch'esso scolpito in pietra granitica lavorata finemente dalle maestranze locali. Altre mete da non perdere sono: la famosa Spiaggetta, alla quale si accede principalmente via mare; la Torre del Palombaro molto frequentata da sub o da chi decide di fare un giro in barca o in pedalò e desidera fare un bagno tra le acque pulite.

Caminìa di Stalettì

Caminìa è una rinomata località balneare situata nel territorio di Stalettì, sul litorale Ionico della Calabria, nel tratto di costa definito Costa degli Aranci. La spiaggia di Caminìa è composta da una soffice distesa di sabbia dorata, posta all'interno di una scogliera granitica che si allunga in acqua alle due estremità della spiaggia, creando uno scenario suggestivo e unico per bellezza. Nelle rocce delle scogliere sono conservate anche alcune testimonianze archeologiche, come i resti dell'antica chiesetta di Panaja e la grotta davanti al mare in cui secondo la tradizione sarebbero arrivate le reliquie di San Gregorio. A delimitare la spiaggia di Caminìa c'è la cosiddetta scogliera di Torrazzo, una imponente scogliera di granito che si innalza dal mare verso il cielo, creando uno scenario suggestivo e spettacolare. Nella baia di Caminìa si possono osservare numerosi reperti archeologici, la torre di guardia e le fornaci per la calce, risalenti a epoche remote e che testimoniano la valenza storica del luogo, scelto sin da epoche remote come luogo di approdo felice e sicuro.
Caminìa è una meta frequentata e amata dai giovani, grazie alla presenza di numerosi locali che animano la vita notturna della stagione estiva. La vicinanza a Soverato e ad altre bellissime località balneari della provincia di Catanzaro, come Copanello, Squillace e Montepaone Lido, consentono di offrire molto in termini di divertimento, ma anche la possibilità di esplorare un territorio ricco di cultura e di arte, a partire da Squillace fino a Crotone, o a sud da Stilo fino a Reggio Calabria. A due passi da Caminìa c'è il bellissimo Parco Archeologico Scoliacium della Roccelletta di Borgia, una passeggiata attraverso i secoli passati.

Le Vasche di Cassiodoro

Tra Caminia e Copanello si possono visitare le famose Vasche di Cassiodoro, dove gli antichi romani allevavano le murene e i cui fondali sono caratterizzati da sabbia bianchissima. Queste vasche naturali venivano utilizzate per l'allevamento ittico e appartenevano al Vivarium di Cassiodoro, monastero fondato al 555 d.C. Il Vivarium non era solo luogo di preghiera, ma era soprattutto un'importante officina di ricerca e di studio, nota nel Medioevo in tutta Europa e crocevia di viaggiatori e studiosi. La presenza di archi rocciosi, tane e insenature dove trovano rifugio spigole, saraghi e persino cernie, rappresentano un vero e proprio paradiso per le immersioni, soprattutto notturne.

Gastronomia

Il territorio di Stalettì si trova all'interno della Strada dei Sapori Cassiodorei, itinerario gastronomico tutelato che preserva i prodotti locali promuovendone la diffusione. Uliveti, frutteti, erbe selvatiche: tutto ciò che serve ad insaporire la tipica cucina del posto passa su questo percorso, da questa strada si effonde il profumo di origano e il sapore dei capperi che accompagnano il vero fiore all'occhiello della zona, ovvero l'olio biologico. Senza dimenticare gli asparagi e il finocchio selvatico, le cui foglie primaverili si usano per condire i primi. I capperi della strada vengono selezionati dal fiore quando sono ancora ben chiusi e sodi. Successivamente vengono conservati sotto sale in modo da consentire all'aroma di sprigionarsi quando il frutto è maturo, diventando parte di mille ricette tradizionali. Gli asparagi selvatici arrivano sulle tavole grazie alla loro raccolta tra le siepi vicino agli orti e ai frutteti. Il finocchio, ugualmente selvatico e i cui fiori e semi servono a profumare diverse pietanze, cresce dappertutto ai lati dei sentieri di campagna. L'origano si raccoglie ancora oggi con l'intera pianta quando è ancora in fiore, coi suoi mazzetti che si appendono all'ombra per essiccare prima dell'utilizzo in cucina.

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