Cortale

Il fascino storico del betilo di Cortale
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Borghi e Centri Storici

20 lug 2020 13:29

Cortale è situato nell’istmo di Catanzaro, la parte più stretta della Calabria, su una collina che domina vaste pianure e suggestive vallate, con una bellissima vista aperta sui due mari tra il Golfo di S. Eufemia e quello di Squillace.

Il centro storico, nonostante i terremoti del 1783 e del 1905, ancora oggi è valida testimonianza del passato. L’antica atmosfera del borgo si rinnova passeggiando tra i vicoletti sovrastati da tunnel in pietra tufacea o risalendo le gradinate che caratterizzano il paesaggio.

Il betilo, pietra a cui si attribuiva una funzione sacra in quanto dimora di una divinità, riporta la più antica iscrizione della Magna Grecia.

La storia di Cortale è lunga quasi mille anni, ed ebbe inizio quando alcuni monaci basiliani si stanziarono nel “declivio del Carrà”, dove fondarono il Monastero dei SS. Anargiri Cosma e Damiano, che costituì il nucleo dell’origine del paese. La parte più antica di Cortale fu distrutta dal terremoto del 1783. Dopo tale catastrofe fu costruita nuovo borgo dove si trasferì la gran parte della popolazione.

Tra i beni monumentali di grande interesse ritroviamo la Chiesa di Santa Maria Cattolica Maggiore costruita nel XVIII secolo.  Al centro della piazza antistante alla chiesa si trova il monumento all’Unità d’Italia di Andrea Cefaly, costituito da un alto basamento merlato in pietra calcarea che sorregge una statua in terracotta che rappresenta una donna coronata da una fortezza con quattro torri merlate recante in mano una corona fiorita. Particolare è la Fontana di Donnafiori, che prende il nome dall’omonimo quartiere in cui è ubicata, la cui acqua sgorga da sei cannelle ed è caratterizzata da un lavatoio posto sul retro costituito da quattro vasche. Di grande interesse storico è il Lavatoio delle Olive, che rappresenta una testimonianza di archeologia industriale. Si trattava di una sofisticata macchina idraulica olearia che consentiva di estrarre olio destinato ad uso industriale dalle sanse esauste provenienti dai trappeti (frantoi) del circondario. Per entrare in contatto con la natura più incontaminata, respirare aria pura ed allontanarsi dai ritmi frenetici della città, si consiglia una passeggiata nel "Bosco Sospeso”, ovvero un Parco immerso nei boschi delle Serre Calabresi situato nel territorio di Cortale. Tra le personalità del luogo si ricorda il pittore Andrea Cefaly, che nacque a Cortale nel 1827. Appartenente ad una famiglia della media nobiltà calabrese, si formò nell’ambiente culturale napoletano. A Cortale fondò la Scuola di pittura che prese il nome di “Scuola cortalese”. Le sue opere riflettono temi morali e patriottici, letterari e religiosi, senza dimenticare le atmosfere della sua terra e i sentimenti della sua vita familiare. La sua arte si colloca tra le esperienze del verismo napoletano e quella dei macchiaioli toscani.

Prodotti ed esperienze De.C.O.

Il Comune di Cortale ha istituito il Registro De.C.O., “Denominazione Comunale di Origine”, per sostenere e valorizzare il patrimonio delle tradizioni e delle esperienze locali. I prodotti iscritti nel registro De.C.O. sono: la seta, realizzata in modo artigianale è uno dei simboli del comune di Cortale (Cortale alla fine dell’800 apparteneva al cosiddetto triangolo della seta); i fagioli, di cui vengono coltivate ben cinque varietà; la graffiola, dolce tipico cortalese di origini molto antiche che in passato veniva identificato come il dolce dei matrimoni e che oggi viene prodotto giornalmente nei panifici presenti nel Comune.

Il betilo di Cortale

Nell’area dell’ex abbazia di Cortale è stato scoperto un reperto lapideo di antichissime origini. Il betilo, pietra a cui si attribuiva una funzione sacra in quanto dimora di una divinità o perché identificata con la divinità stessa, riporta la più antica iscrizione della Magna Grecia ed è ora custodita a Palazzo Valdesi, nella sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Il betilo scoperto a Cortale è probabile risalga ad epoche molto remote. Anzi, è probabile che rappresenti l’iscrizione più antica della Magna Grecia e della Sicilia finora rinvenuta. L’iscrizione, tuttora in fase di decifrazione, sembrerebbe essere una dedica a Ercole Boario e la forma del betilo ben si adatta a questo culto collegandosi così anche al famoso mito dell’impresa condotta da Ercole che portò i buoi di Gerione dalla Spagna sino alla Grecia passando proprio dalle coste della Calabria e della Sicilia. Il manufatto, contenente alcune lettere incise, si presenta con alcuni segni impressi sulla roccia coperti da una patina rossiccia, e proprio la forma delle lettere e il loro uso ne attesta l’appartenenza a epoca achea, in quanto né in Magna Grecia, né in Sicilia si avevano iscrizioni lapidee così antiche.

Gastronomia

Cortale è rinomata, oltre che per la tipica cucina calabrese, anche per la produzione del suo speciale fagiolo, iscritto nel registro De.C.O. Gli amanti della buona cucina possono assaporare questa specialità nei numerosi agriturismi situati appena fuori le porte del borgo.

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