Weekend nella Sibaritide tra storia, arte e sapori
Itinerario tra Cassano all’Ionio e Corigliano-Rossano
© Regione Calabria
Arte e Cultura
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La proposta di un weekend nella Sibaritide, sul Medio Ionio cosentino, consente di trascorrere una due giorni all’insegna dell’arte, della storia e dei sapori unici che caratterizzano le località della Piana di Sibari.
Siamo al centro di un’antica e rigogliosa pianura ionica, dove si producono alcune tra le eccellenze dell’agroalimentare calabrese (Riso di Sibari, Clementine di Calabria IGP e Liquirizia di Calabria DOP), immersi nello scenario archeologico della Magna Grecia e nelle bellezze naturalistiche e termali comprese tra il mare e le colline.
Scopriamo insieme tutte le chicche di una terra baciata dal sole!
Inauguriamo il nostro weekend nella Sibaritide con la visita al Comune di Cassano all’Ionio. Un’esperienza che abbina natura, archeologia e buon cibo.
Ci troviamo sul suolo percorso dagli antichi greci prima e dai romani poi, che qui fondarono rispettivamente la colonia magnogreca di Sybaris e la romana città di Copiae. Per scoprirne le suggestioni è sufficiente una passeggiata tra i resti del Parco Archeologico di Sibari, da abbinare alla visita all’adiacente Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, che espone i reperti rinvenuti in fase di scavo.
Nell’attuale Marina di Cassano, ci immergiamo nella bellezza di un ecosistema unico, frutto di un progetto ingegneristico di avanguardia avviato negli anni ’70: si tratta dell’oasi Laghi di Sibari, una serie di bacini artificiali che abbinano un’ampia spiaggia sabbiosa al verde della macchia mediterranea, lungo il fiume Crati. I “laghi” sono collegati tra loro da un grande canale parallelo alla linea di costa, attrezzato con un porto turistico.
A poca distanza, il benessere per tutta la famiglia delle Terme Sibarite, tra le stazioni termali calabresi che offrono trattamenti di cosmesi e curativi per ogni esigenza, e delle Grotte di Sant’Angelo.
Spostandosi nel centro storico di Cassano all’Ionio è possibile ammirare la Cattedrale della Natività della Vergine, di origine bizantina con una facciata in stile Barocco. Nella piazza prospiciente, la bella Fontana dei Leoni, opera settecentesca di Bartolomeo Grasso. Il Santuario della Madonna della Catena è il complesso monumentale del X secolo che conserva la veneratissima immagine della Vergine. Tra palazzi nobiliari e vicoli, visitiamo il Museo d’Arte Sacra e la Biblioteca Diocesana. Infine, raggiungiamo la rupe panoramica dove sorgono i resti del Castello.
La passeggiata ti ha messo appetito? Concediti un pranzo o una cena in uno dei ristoranti del posto a base del pregiato Riso di Sibari, tra le varietà migliori d’Italia.
Seconda tappa del weekend nella Sibaritide è il Comune di Corigliano-Rossano.
Di recente fusione con Rossano, il centro storico di Corigliano Calabro appare in posizione panoramica sulla sommità del Colle Serratore, attorno al suo Castello Ducale. L’edifico, tra i più bei castelli calabresi, fu costruito per volontà di Roberto il Guiscardo nel 1073 ed è oggi il simbolo architettonico della cittadina. Con annessa la Chiesa di San Pietro e le sue torri (il mastio circolare e la torretta ottagonale con funzione di belvedere), il Castello Ducale di Corigliano è impreziosito da una scala elicoidale circondata da affreschi che conduce proprio al panorama.
Da non perdere nel centro storico la Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore, ricca di opere d’arte, la Chiesa Collegiata di San Pietro, il Convento di San Francesco di Paola e la Pinacoteca Civica.
Tra il lungomare e la spiaggia, la bella Marina di Schiavonea è circondata dagli agrumeti autoctoni che producono un’altra eccellenza calabrese: le Clementine di Calabria IGP.
Raggiungiamo il centro storico di Rossano e completiamo il weekend in bellezza: ad attenderci, alcune chicche tra le più preziose della Calabria.
Rossano è nota a livello nazionale per il Codex Purpureus Rossanensis, l’antico vangelo Patrimonio UNESCO esposto presso il Museo Diocesano, e per la splendida Abbazia di Santa Maria del Patire (o più semplicemente Pathirion), importante esempio di architettura Romanico-Bizantina in Calabria, fondata nell’XI secolo da Bartolomeo di Simeri.
Non solo arte e cultura! Ci troviamo nella patria elettiva della Liquirizia di Calabria DOP, anche nota come “Oro Nero di Calabria”.
Ottenuta dalla varietà Cordara della specie Glychirrhiza Glabra, la liquirizia calabrese è caratterizzata un aroma intenso ed è disponibile in versione essiccata, in estratto e in vari formati (dalle stecche alle spezzate, passando per le scaglie e le radici grezze). A Rossano ha sede la più nota fabbrica di liquirizia, la Fabbrica Amarelli, cui fa capo l’omonimo Museo della Liquirizia, tra i luoghi da visitare assolutamente durante un weekend nella Sibaritide.
Il museo, nato nel 2001, documenta la storia dell’azienda e la produzione industriale di liquirizia attraverso materiali d'archivio (incisioni, documenti e foto d'epoca), attrezzi, forme di porcellana e stampi in bronzo.
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