Cosa vedere a Verbicaro, città del vino e dei battenti

A spasso per Verbicaro, tra buon vino e antiche tradizioni

Verbicaro panorama

Enogastronomia

Verbicaro - Giuseppe Ciottariello

Noto come il "Paese del Vino e dell'Ospitalità", Verbicaro, in provincia di Cosenza, è produttore di una delle eccellenze dell'agroalimentare calabrese, il vino Verbicaro DOC, ed è famoso per la processione dei Battenti di Verbicaro.

Oltre alla Settimana Santa e al periodo della vendemmia, l'altro momento perfetto per visitare il paese è il mese di luglio, in occasione dell'Infiorata di Verbicaro.

Cosa vedere a Verbicaro? Scopriamolo insieme, tra natura, folklore ed enogastronomia!

Cosa vedere a Verbicaro

Sintesi perfetta della prossimità mare-montagna, Verbicaro è parte del Parco Nazionale del Pollino e del Parco Marino Regionale "Riviera dei Cedri", ideale da visitare in ogni stagione dell'anno. Paese di origini medievali, secondo la leggenda Verbicaro accolse un gruppo di monaci basiliani che si stabilirono alle pendici dello sperone roccioso su cui sorge l'abitato, fondando il Monastero dei Tre Fanciulli ("Boni Enfantes"), dal quale sarebbe nato il toponimo locale "Bonifanti". Secondo un'altra ipotesi, l'antico toponimo potrebbe invece riferirsi ai "buoni fanti", ossia ai valorosi abitanti di Verbicaro, che seppero difendersi dagli attacchi saraceni. Sta di fatto che il sito di Bonifanti testimonia l'origine più antica dell'abitato.

Se ti stai chiedendo cosa vedere a Verbicaro, puoi partire proprio dalla visita a questa località, che nella Chiesa di Santa Maria ad Nives (XI secolo) conserva ancora alcuni affreschi bizantini. La gita a Verbicaro passa per la piazza principale del paese, con tappa alla Chiesa Madre dell'Assunta, di origine cinquecentesca e ricca di opere d'arte: al suo interno è possibile ammirare due organi lignei e una collezione di oggetti a paramenti sacri. Altre chiese da visitare sono quelle di San Giuseppe, del Carmine, di S. Maria La Nova e di Loreto, oltre al Santuario di San Francesco di Paola. Tra i monumenti storici spiccano la Torre dell'Orologio, la Fontana Vecchia e i portali in granito, frutto di maestranze locali.

Cosa vedere a Verbicaro e dintorni in natura? Non c'è che l'imbarazzo della scelta! Imperdibili per gli escursionisti sono i numerosi Sentieri CAI che, a partire dal centro del paese, attraversano alcuni degli scorci più belli del Pollino: dalla valle del fiume Abatemarco, sostando presso il Rifugio Canal’ u Suard, agli spettacolari Geositi Cretacei, testimonianza geologica di oltre 65 milioni di anni, in località Malipurtusi, Sgretola e Schiena dello Zigrino.

Chiesa Madre dell
© Chiesa Madre dell'Assunta, Verbicaro - Regione Calabria

Il vino di Verbicaro DOC

Tra le "Città del Vino" in Calabria, Verbicaro offre ai suoi visitatori un ottimo calice di Verbicaro DOC, il vino di qualità che aderisce al circuito vitivinicolo "Terre di Cosenza DOC". Per scoprire tutti i segreti di questo vitigno autoctono e del lavoro di vinificazione che c'è dietro, basta visitare l’Ecomuseo del Vino e della Vita Contadina. Ricavato nell’ex carcere del paese, il museo è un luogo dedicato alla memoria collettiva della comunità, che raccoglie, conserva e valorizza l’eredità della vita rurale: le sale tematiche, corredate di pannelli informativi, illustrano aspetti legati alla storia del vino e dell’ambiente, ma anche ai rituali religiosi, al ruolo della donna nella società e alle tradizioni locali. Il vino di Verbicaro è un prodotto da gustare tutto l'anno, in abbinamento a carni, formaggi e salumi calabresi, ma è l'autunno la stagione perfetta per partecipare alle iniziative locali che animano il paese (sagre, degustazioni guidate, ecc.).

Verbicaro
© Regione Calabria

Riti e tradizioni di Verbicaro

Cosa vedere a Verbicaro in primavera e in estate? Le stagioni della "rinascita" sono dedicate ai principali riti religiosi: i famosi "Battenti di Verbicaro" (o Vattiènti) e l'Infiorata di Verbicaro, in occasione della Festa della Madonna Delle Grazie. La processione dei Battenti di Verbicaro si svolge nella Settima Santa (la notte tra giovedì e venerdì) e rappresenta uno dei più antichi e controversi rituali della Pasqua calabrese. Si tratta di un particolare corteo di flagellanti che risale al 1751 e vede sfilare uomini vestiti di rosso, a piedi nudi e gambe scoperte, che si percuotono con il cardìllo (un pezzo di sughero sul quale sono infisse 9 acuminate punte di vetro) fino a sanguinare, simulando così la Via Crucis e la Passione di Cristo. 

Altra tradizione da non perdere, nel mese di luglio, è l'Infiorata di Verbicaro. Legata alla festa Madonna delle Grazie (patrona del paese), come altre infiorate calabresi consiste in una straordinaria composizione floreale che abbellisce le vie e il sagrato della chiesa. Ogni anno, i primi di luglio, l'Infiorata di Verbicaro viene associata alla particolare Fiaccolata dei Zigni: tronchi e grossi rami di Pino del Pollino portati a spalla in onore della Madonna. A metà del percorso, la fiaccolata "pagana" si incontra con la processione cristiana, dando luogo a un momento di grande devozione popolare.

Verbicaro Pasqua
© Giuseppe Ciottariello

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Ultimo aggiornamento: 6 ott 2025 15:25