Un assaggio del Pomodoro di Belmonte, il re dell'estate

Il re dell'estate calabrese ha un solo nome: Pomodoro di Belmonte!

Questo rinomato pomodoro, originario di Belmonte Calabro in provincia di Cosenza, è alla base delle principali ricette estive calabresi e dell'insalata tipica, simbolo stesso dell'estate al sud.

Scopriamo insieme le caratteristiche inconfondibili del Pomodoro di Belmonte e le cose da vedere durante una gita a Belmonte Calabro. 

Il Pomodoro di Belmonte, alias Llycopersicon lycopersicum, è una straordinaria varietà di pomodoro coltivata nell'omonimo paese lungo la costa tirrenica cosentina.

Da cosa si distingue il Pomodoro di Belmonte? 

I frutti sono grandi, mediamente sui 400/500 grammi di peso, e vanno raccolti quando ancora non sono completamente maturi. Il Pomodoro di Belmonte vanta il marchio De.Co. (Denominazione Comunale d'Origine), poiché rigorosamente legato al territorio d'origine, Belmonte Calabro, dove ancora oggi i contadini selezionano manualmente i semi per le nuove piantine. 

Tra i più importanti pomodori italiani, il Pomodoro di Belmonte rappresenta una cultivar di grande qualità, adatta al commercio, poiché la raccolta precoce rispetto alla maturazione fa sì che il frutto si conservi intatto per la vendita.

Qualche ricetta a base di Pomodoro di Belmonte?

Si parte da un grande classico dell'estate calabrese: l'insalata di Pomodoro di Belmonte con Cipolla Rossa di Tropea IGP, Olio Extravergine d'Oliva Calabria DOP, Peperoncino Calabrese e basilico. 

Si prosegue con qualche ricetta tradizionale di Belmonte Calabro, come le fettuccine ai gamberetti e Pomodoro di Belmonte o l'irresistibile Bistecca di Pomodoro di Belmonte: un pomodoro gigante affettato, grigliato e condito con gli odori tipici di Calabria.  

Belmonte Calabro offre ai visitatori un bel centro storico, di struttura tipicamente medievale, con le abitazioni addossate le une alle altre che costeggiano vicoli stretti, residenze signorili, piazzette, cortili e ripide scalinate. 

Il paese sorge nell'entroterra tirrenico, in posizione panoramica, e vanta una fondazione angioina che risale alla seconda metà del Duecento. Il feudo di Belmonte Calabro fu governato dalle principali famiglie nobiliari della zona, ciascuna delle quali ha lasciato segni architettonici del proprio passaggio: Palazzo Pignatelli, Palazzo del Rivellino, Palazzo Ravaschieri della Torre.

Cosa vedere a Belmonte Calabro? Dell'epoca medievale e delle sue fortificazioni sopravvivono l'antica Porta Laterale che si apre a nord, verso il Vallone della Porta, la Via della Porta di Mare e i resti della Cinta Muraria.

Simboli del paese sono il Castello di Belmonte Calabro, edificato nel 1271 e oggi sede della Biblioteca Comunale e del Museo della Civiltà Contadina, e la splendida Collegiata di Santa Maria Assunta (XVI secolo), con le numerose chiese attorno e il seicentesco ex Convento dei Cappuccini.

Sulla collina di Belmonte Calabro svetta l'unico monumento d'Italia dedicato alla memoria di un gerarca fascista: si tratta del Monumento a Michele Bianchi (1932), sepoltura che consiste in un'alta colonna rivestita di travertino, ispirata alla Colonna Traiana, e sormontata da una croce di ferro a quattro bracci utilizzata, un tempo, come faro.

Il monumento, come le numerose torri di avvistamento saracene che scandiscono la costa, sono punti panoramici sulla Marina di Belmonte Calabro, un litorale meraviglioso e molto amato dai villeggianti.

Lo Scoglio di Isca Grande, che domina la spiaggia di Belmonte Calabro, è parte integrante del Parco Marino Regionale "Scogli di Isca" (che include anche parte del territorio marino della vicina Amantea).