Bruzzano Vecchio, il borgo fantasma nel cuore della Locride

Gita alla leggendaria "Rocca Armenia"

Bruzzano Vecchia

Vivere slow

Bruzzano Vecchia - Regione Calabria

Parte del cosiddetto territorio Heracleum della Locride, in provincia di Reggio Calabria, Bruzzano Vecchio è l'antico paese abbandonato del Comune di Bruzzano Zeffirio.

Uno tra i "paesi fantasma" della Calabria meridionale, sospeso tra il Parco Marino Regionale "Costa dei Gelsomini" e le falde dell'Aspromonte.

Bruzzano Vecchio è punto d'incontro tra antiche memorie d'Oriente e d'Occidente.    

Storia di Bruzzano Vecchio

Il "paese fantasma" di Bruzzano Vecchio è il classico villaggio dell'entroterra calabrese che, nel tempo, si è spopolato, conservato un carico di suggestioni e ricordi che invitano a scoprirne la storia. Adagiato ai piedi del Parco Nazionale d'Aspromonte, tra la frazione marina disposta attorno a Capo Bruzzano (Marinella di Bruzzano) e l'abitato odierno di Bruzzano Zeffirio, il borgo è un monumento allo scorrere inesorabile del tempo. La sua storia più antica incrocia quella della comunità grecanica (che ancora oggi parla il Greco di Calabria) e l'arrivo dei popoli orientali nella regione: monaci basiliani e genti armene al loro seguito, tanto che l'intera vallata è detta Valle degli Armeni.

Questo mondo arcaico si riflette nel nome stesso di Bruzzano Zeffirio, che tiene assieme due elementi identificativi del territorio: il Promontorio Bruzio e il vento Zefiro, capace di addolcire il clima tutto l'anno. Il primo kastrum bizantino, che oggi corrisponde al sito di Bruzzano Vecchio, fu fondato dalle truppe di Niceforo Foca attorno al IX secolo, sulla sommità della collina chiamata "Rocca Armenia". Nel corso dei secoli, questo piccolo nucleo è cresciuto fino a diventare un paese vero e proprio, custode di antiche tradizioni, riti, lingue e usanze dal sapore "levantino".

Una prima fase di spopolamento del borgo si deve alla conquista da parte dei pirati saraceni nel 925; altri elementi che hanno concorso al definitivo abbandono riguardano i ripetuti terremoti che, nei secoli, hanno colpito queste zone.

Faggeta vetusta Valle Infernale
© Francesco D’Aleo

Cosa vedere a Bruzzano Vecchio

Per scoprire le tracce di questi racconti emozionanti, raggiungiamo la sommità della cosiddetta "Rocca Armenia": il monolite di arenaria locale che svetta a circa 25 m di altitudine dall'abitato di Bruzzano Vecchio. Una passeggiata tra i ruderi ci svela i segreti del Castello d'Armenia: edificato tra il X e l'XI secolo, è stato ridotto alle condizioni attuali dai terribili terremoti del 1783, 1905 e 1908. I corpi di fabbrica che lo compongono mostrano tre diverse tipologie funzionali: elementi di tipo difensivo-militare, una cappella nobiliare e gli ambienti domestici in cui soggiornava la famiglia Carafa. 

Ai principi è dedicato il monumento più integro che si può ammirare a Bruzzano Vecchio: l'imponente Arco di Trionfo, manufatto in pietra arenaria simbolo della nobiltà locale. Costruito nel XVII secolo, può considerarsi a tutti gli effetti una porta urbica di ingresso al borgo, con funzione celebrativa. Tutto attorno, nelle immediate vicinanze della Rocca Armenia, si contano svariate grotte eremitiche (Grotte Basiliane), rifugio dei monaci orientali che per primi abitarono questi luoghi.

Bruzzano Vecchia
© Bruzzano Vecchia - Regione Calabria

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Ultimo aggiornamento: 15 ott 2025 14:51