Alla scoperta del borgo fantasma di Papaglionti

Il paese dell'aglio e della Grotta Trisulina

Papaglionti, Zungri

Vivere slow

Papaglionti, Zungri - Stefania Platì

Il piccolo "borgo fantasma" di Papaglionti (o Papaglionti Vecchia) si trova in provincia di Vibo Valentia e rappresenta la frazione abbandonata del Comune di Zungri, località già nota per il suggestivo sito rupestre delle Grotte degli Sbariàti (o Grotte di Zungri).

Papaglionti è uno dei tanti centri calabresi svuotati dal corso della storia, dove i visitatori più attenti e romantici possono vivere un'esperienza "slow", avvolti da un silenzio magico.

Scopriamo insieme Papaglionti Vecchia e le sue storie segrete...

Papaglionti Vecchia e la Grotta Trisulina

Partiamo dal nome: Papaglionti deriverebbe da Papas Leonitius (Pantaleone), il monaco di origine greco-bizantina che fu tra i primi abitanti del sito, attorno al quale nacque l’aggregato urbano di epoca Tardoantica. Le prime fonti scritte su Papaglionti risalgono al 1280; mentre sappiamo per certo che la data dell'abbandono definitivo di Papaglionti Vecchia è il 1952, a seguito di una terribile alluvione. Da questo momento nasce Papaglionti Nuovo, poco distante e a un'altitudine maggiore, e le vecchie case del borgo originario rimangono avvolte dal silenzio e dai rovi, a eterna testimonianza di un tempo sospeso.

Oggi il "borgo fantasma" di Papaglionti è tra le località più affascinanti per chi visita Zungri: le case che ancora resistono, tutte realizzate con materiali poveri e pietrame, rivelano piccoli dettagli quotidiani della comunità che le abitava; la Chiesa di San Pantaleone, crollata su se stessa, custodisce sprazzi di decorazioni e arredi sacri; il palazzotto nobiliare che le sorge accanto, Palazzo Di Francia, pare sia appartenuto proprio al sacerdote fondatore, Pantaleone. Tra gli edifici inghiottiti dai rovi si distingue l'ombra di qualche bottega.

Tra le chicche da non perdere a Papaglionti c'è la misteriosa Grotta Trisulina. Per visitarla occorre raggiungere la sommità di Papaglionti Vecchia e vincere il timore di varcare il suo antro buio. All'interno, una scalinata conduce a un ambiente sorprendente: arcate, mosaici sul pavimento e una serie di altri elementi archeologici e monumentali lasciano intendere che ci troviamo nella parte sotterranea di un'antica villa romana. Proprio così! Una grande villa di epoca augustea, scavata nel tufo e munita di un ninfeo sotterraneo. Tra capitelli corinzi in marmo, palmette e resti di colonne granitiche, la Grotta Trisulina fu riutilizzata in epoca cristiana come Tempio di Santa Rosalia.

Grotta Trisulina, Zungri
© Grotta Trisulina, Zungri - Stefania Platì

L'Aglio di Papaglionti

Le colline che circondano il borgo di Papaglionti sono famose per la produzione di un prelibato prodotto tipico locale: l'Aglio di Papaglionti, noto anche come Aglio Rosa Calabrese. Si tratta di una varietà di aglio particolarmente apprezzata per le sue caratteristiche: l'Aglio di Papaglionti si distingue subito per il profumo intenso e il sapore gustoso; racchiuso a spicchi in membrane di colore rosa, viene piantato in autunno e si raccoglie a primavera, dopo una meravigliosa fioritura che tinge di viola i campi attorno a Papaglionti Vecchia.

Il clima temperato e asciutto di questa zona consente di produrre un aglio al meglio delle sue proprietà organolettiche. Dopo la raccolta, viene lasciato essiccare, quindi appeso nelle caratteristiche trecce e conservato in un luogo fresco e ventilato. In cucina, l'Aglio di Papaglionti sprigiona tutta la sua essenza sia a crudo che in cottura; oppure, a insaporare i tipici sottoli e conserve calabresi che non rinunciano mai all'aggiunta di aglio e peperoncino piccante

Aglio di Papaglionti
© Aglio di Papaglionti - Asfalantea

https://calabriastraordinaria.it/news/alla-scoperta-del-borgo-fantasma-di-papaglionti


Ultimo aggiornamento: 30 set 2025 07:53