Cassano all'Ionio
Cassano all'Ionio, il passato glorioso della civiltà magnogreca
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Adagiata a 250 metri di altitudine sulle pendici meridionali del Massiccio del Pollino a ridosso della Piana di Sibari, Cassano allo Ionio è una delle località turistiche più rinomate della Calabria, grazie alle numerose attrattive presenti nel suo territorio.
Cassano allo Ionio è conosciuta anche e sopratutto per la frazione di Sibari, dove in epoca arcaica sorgeva l'opulenta colonia achea di Sybaris, distrutta dai crotoniati nel 510 a.C. e riedificata dagli ateniesi col nome di Thourioi.
Il Parco Archeologico di Sibari, nel territorio di Cassano, è il sito di una delle più ricche e importanti città della Magna Grecia.
Cassano è il primo insediamento umano della Sibaritide e fra i primi dell'Italia Meridionale. A Cassano una natura generosa ed imprevedibile ha disegnato paesaggi e scenari di abbagliante bellezza all'interno dei quali appare, come incastonata, la preziosa testimonianza di un popolo antico. I sette colli, il centro storico ed il complesso termale rappresentano un percorso che arriva fino alla splendida Baia della Luna, in cui si fondono, in un perfetto equilibrio armonico e cromatico, i nuovi siti turistici con gli antichi reperti archeologici, testimonianza di una gloriosa civiltà.
All’antica vocazione agricola ed artigianale, Cassano ha aggiunto una particolare attenzione al turismo, grazie ad un litorale di tutto riguardo in estensione e ideale sotto l’aspetto climatico e fisico della costa. Cassano offre insediamenti turistici di qualità ragguardevole e servizi puntuali per soggiorni distensivi e da non dimenticare, sia per gli aspetti paesaggistici che per i benefici propri di un mare incontaminato, le cui acque sono cristalline e limpide. Tra i centri turistici balneari più rinomati figurano Marina di Sibari e il Centro Nautico Balneare Laghi di Sibari. Quest’ultimo viene comunemente definito La piccola Venezia: un’oasi verde, circondata dall’azzurro del mare Ionio e sovrastata da un lembo di cielo che crea giochi di luce e dona salute. I Laghi di Sibari vantano un Centro Nautico di livello internazionale, il più rilevante nel bacino del Mediterraneo. Cassano offre molte altre risorse turistiche, come il Parco Archeologico di Sibari, che conserva preziosi reperti dell’antica Sibari, centro importantissimo della Magna Grecia, fondata dagli Achei. Numerose campagne di scavo ed un’attenta analisi delle fonti letterarie hanno permesso di portare alla luce i resti dell’antica Sibari, a cui, nel tempo, sono state sovrapposte le città di Thurio e Copia. Nelle immediate vicinanze del Parco archeologico è visitabile il Museo Nazionale della Sibaritide, nuovissima e moderna struttura che raccoglie i reperti storici rinvenuti negli Scavi dell’area archeologica.
Cassano aggiunge all’offerta turistica la bellezza del Centro Storico, incastonato tra i costoni rocciosi della Pietra del Castello, denominata così per la presenza dei ruderi di un castello ducale, e della Pietra di S. Marco, che riveste un’importanza particolare per la presenza di grotte sotterranee. Il Centro storico è ricco di vicoletti, fontane e logge. Il cuore cittadino può essere rappresentato da Piazza S. Eusebio, ove è ubicata la magnifica Cattedrale con annesso Museo Diocesano ricco di documenti di enorme rilevanza storica. A completare l'offerta turistica è l'imponente Stabilimento delle Terme Sibarite, note per le preziose acque termali medicamentose. Vera rarità biologica sono i fanghi di natura organica conosciuti sin dall'antichità per la sorprendente attività terapeutica. Si tratta di fanghi ottenuti da particolari processi fitobiologici di maturazione delle vegetazioni di alghe di differenti gruppi microbici che realizzano una comunità biologica ricca di H2S definita “sulfuretum”. I fanghi delle Terme Sibarite sono utili per l'osteoartrosi e reumatismi extra articolari.
La Grotta della Vucc'Ucciardo è una delle più significative testimonianze del paesaggio naturale ed archeologico del territorio di Cassano. Si tratta di una cavità naturale, che si sviluppa all'interno della Grande Pietra del Castello. La Grotta è stata restituita alla fruizione pubblica, grazie alla rigenerazione degli spazi ai piedi della Pietra del Castello che ha permesso non solo di scoprirne particolari di grande bellezza ma anche di adibirla ad auditorium dove si tengono tutto l'anno manifestazioni culturali e turistiche. Le Grotte di Sant’Angelo risalgono a 250 milioni di anni e si trovano nelle viscere del Monte San Marco, a pochi passi dal Centro Storico. Si tratta di un imponente complesso formato da 16 cavità carsiche che si estende nelle viscere della terra per qualche chilometro che offre uno spettacolo mozzafiato di colori e forme. Oltre ai monumenti naturali, creati goccia dopo goccia in milioni di anni, di stalattiti e stalagmiti, vaschette e colate, le Grotte di Sant'Angelo, hanno anche una grande rilevanza dal punto di vista storico e scientifico. Per un lungo periodo sono state la dimora sicura dell'uomo preistorico che ha lasciato, come segno tangibile della sua permanenza in quelle cavità, la più antica forma di scrittura documentata dagli esperti, come unica e particolare, della Preistoria italiana.
“Uno spettacolo mozzafiato di colori e forme. Le Grotte di Sant'Angelo di Cassano All’Ionio, ora fruibili in tutta la loro bellezza ai turisti, sono monumenti naturali creati in milioni di anni che custodiscono importanti testimonianze dell'uomo preistorico. Un viaggio nelle viscere della terra assolutamente da fare”
dichiarò Dorina Bianchi, a suo tempo Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e del Turismo.
Il Parco si estende per 168 ettari ed è il sito di una delle più ricche e importanti città della Magna Grecia, i cui reperti sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. La zona fu il centro della civiltà degli Enotri, che ebbe la massima fioritura nell'Età del Ferro, prima dell'arrivo in Calabria dei coloni greci d'Acaia nel 730-720 a.C. I Greci fondarono Sybaris, fiorente centro commerciale in cui transitavano le merci provenienti dall'Asia Minore. I primi resti vennero individuati nel 1932 e tuttora sono in corso diversi cantieri di scavo. L'area del Parco Archeologico è divisa in settori, ognuno dei quali è identificato col nome del cantiere di scavo: "Parco del Cavallo", "Prolungamento Strada", "Casabianca" e "Stombi". Nel "Parco del Cavallo" restano i resti più significativi dell'età romana: un quartiere organizzato in due grandi plateia e un teatro; nella zona "Casa Bianca", invece, si trova una sezione edificata nel IV secolo a.C., con una torre circolare. Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, inaugurato nel giugno del 1996, si trova al centro della Piana di Sibari, a nord-est del Parco Archeologico. Il Museo è un esempio eccellente di architettura museale contemporanea e si estende su una superficie di 4.000 metri quadrati distribuiti su tre livelli, che comprendono cinque unità espositive, un nucleo centrale che ha il compito di organizzare gli ambienti espositivi del museo e un corpo servizi per le funzioni di ricerca, studio, restauro, conservazione. Il Museo rappresenta il principale polo culturale e storico del litorale ionico della provincia di Cosenza e tra gli altri cinque musei nazionali della Calabria, è quello che espone i reperti più importanti provenienti dal territorio circostante, compresi i rinvenimenti precoloniali dei siti di Francavilla Marittima e Castiglione di Paludi. Il reperto più illustre del Museo è sicuramente il Toro Cozzante, statuetta di bronzo ritrovata in un edificio dell'antica colonia romana Copia e risalente al V° secolo avanti Cristo. Il reperto è considerato dagli studiosi la scoperta più importante per quanto riguarda la bronzistica magnogreca dopo i Bronzi di Riace.
Il Museo Diocesano di Cassano All’Ionio è situato nei locali Palazzo vescovile che si affaccia su Piazza Sant’Eusebio. La prima sala del Museo ospita alcuni dipinti su tavola e statue provenienti dalla cattedrale di Cassano e forse realizzate in Puglia, a Trani. La seconda sala è un unicum nel panorama dei musei d'arte sacra della provincia di Cosenza poiché espone grandi dipinti, per la maggior parte di artisti meridionali che riconducono al circolo artistico di Luca Giordano e all'antica storia della diocesi di Cassano. A sancire la grande eccezionalità di questo piccolo ma prezioso Museo, sono opere come “L'adorazione dei pastori”, “La Madonna con Bambino tra San Francesco di Paola e San Francesco d'Assisi” del Vitale, “La presentazione di Maria al Tempio”, “L'Assunta”, “L'Immacolata” e altri dipinti di grande rilevanza artistica e storica. Nel Museo si possono ammirare anche teche con argenterie e pregiate “carte glorie" del 1839 in poi, rinvenute nella cattedrale e risalenti al rito precedente al Concilio Vaticano II. La terza sezione espone testi liturgici, specie canti gregoriani del Sette e Ottocento, rinvenuti nelle chiese della Diocesi; inoltre una Eneide virgiliana e una Storia del Regno di Napoli. Non mancano alcuni paramenti sacri vescovili e dei diaconi; un busto reliquario dedicato a San Biagio in lamina d'argento e piatti in rame di manifattura tedesca, utilizzati per la Questua, l'offertorio.
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