Visita al borgo di Bova, tra i Borghi più Belli d'Italia
Nel borgo di Bova, la piccola capitale grecanica di Calabria
© Regione Calabria
Arte e Cultura
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Hai mai visitato la piccola capitale della cultura grecanica in Calabria? Si tratta di Bova, in provincia di Reggio Calabria, tra I Borghi più Belli d'Italia.
Il centro storico di Bova (talvolta detto erroneamente Bova "Superiore") è aggrappato a una suggestiva rupe naturale, ai piedi del Parco Nazionale d'Aspromonte, cui fornisce un accesso immediato.
Da Bova si possono raggiungere i piccoli centri grecofoni di Roghudi Vecchio, delizioso "paese fantasma", e Roccaforte del Greco.
Chòra tu Vùa, in greco di Calabria (o più semplicemente Vùa), è il cuore pulsante della comunità grecanica, che conta circa 13000 abitanti dislocati nei 15 Comuni che ricadono della cosiddetta Bovesìa, il territorio che gravita attorno al borgo di Bova.
Incastonato nella sua rupe aspromontana, il borgo di Bova sembra sospeso nel tempo, tra antiche divinità greco-orientali e leggende che lo vorrebbero fondato da una misteriosa regina armena.
L'eco classica riverbera nella lingua dei suoi abitanti, parte della comunità grecanica di Calabria, nei prodotti tipici, come la gustosa lestopitta (focaccia senza lievito), passeggiando per le vie del borgo, tra palazzi nobiliari e scorci panoramici.
Scopriamo insieme cosa vedere a Bova, a partire dall'iconica locomotiva a vapore che ci accoglie all'ingresso, omaggio ai Ferrovieri d'Italia, cui è dedicata l'omonima piazza.
Come molti paesi in Calabria, anche Bova fu assediata dai saraceni nel IX secolo, dotandosi di una serie di fortificazioni che ancora oggi si possono ammirare. L'accesso al borgo di Bova avveniva attraverso due porte turrite (Torre Normanna), salendo per i vicoli si raggiungeva l'acropoli, sulla quale tuttora affacciano gli edifici principali: la Cattedrale, il Palazzo Vescovile e gli altri palazzi nobiliari, fino ad arrivare ai ruderi del Castello Normanno, che svettano in cima a uno sperone roccioso.
Altri gioielli da ammirare nel borgo di Bova sono la Chiesa di San Leo, con la Cappella delle Reliquie; le chiese del Carmine e dell'Immacolata e i dettagli scolpiti sulle facciate dei numerosi palazzi gentilizi, opera di scalpellini locali (Palazzo Mesiani-Mazzacuva, Palazzo Nesci Sant’Agata e Palazzo Tuscano, per citare quelli più monumentali).
Una delle chicche da non perdere è il Sentiero della Civiltà Contadina, museo a cielo aperto che si snoda tra i vicoli. Qui si incontrano strumenti di lavoro originali e testimonianze interessanti della civiltà agropastorale che ha resistito malgrado invasioni, terremoti, emigrazione e modernità.
Chi vuole addentrarsi nel folklore dei "greci di Calabria", dalla lingua ai rituali, deve assolutamente visitare il Museo della Lingua Greco-Calabra "Gherard Rohlfs", intitolato al filologo tedesco che per primo si interessò al recupero di questo originale idioma locale (un misto di greco arcaico, latinismi e dialetto calabrese).
I periodi migliori per visitare Bova (Calabria)? In primavera e in estate, ovvero in occasione di due eventi molto sentiti.
Il primo, sospeso tra sacro e profano, si svolge nel borgo di Bova la Domenica delle Palme, quando ha luogo l’originalissima processione delle Persephoni di Bova (Chòra tu Vùa, o Pupazze). Le Persephoni rimandano alla mitologia greca, in particolare alla leggenda di Persefone discesa agli inferi, mito di rinascita accostato alla Pasqua cristiana.
Il secondo evento da non perdere è il “Festival Paleariza”, in agosto. Un “must” del folklore grecanico legato alla musica e agli strumenti tradizionali d’Oriente, come la lira e l'organetto, evocativi della vita agropastorale e dei suoi simboli.
Da non confondere con Bova ("Superiore"), il Comune a sé stante di Bova Marina (RC), lungo la costa ionica, è la località balneare più vicina da raggiungere se si desidera fare un tuffo in questa splendida riviera.
Bova Marina (anche nota impropriamente come Marina di Bova) offre una spiaggia Bandiera Verde, a misura di bimbo, punteggiata di scorci panoramici, come il sentiero fra gli scogli che conduce alla cappella con la Statua della Madonna del Mare.
Agli appassionati di archeologia ed ebraismo in Calabria consigliamo di visitare i resti della Sinagoga di Bova Marina, tra le più antiche del Mediterraneo.
Scoperta negli anni ’80, la sinagoga è datata tra il IV e il V secolo e presenta un mosaico pavimentale di grande bellezza raffigurante una menorah (il tradizionale candelabro ebraico a 7 bracci) affiancata da altri simboli. La visita alla sinagoga, all’interno del Parco Archeologico ArcheoDeri, include anche il MArRc, il museo che espone ulteriori reperti e opere d’arte.
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