Melito di Porto Salvo è un comune della città metropolitana di Reggio Calabria. È il comune più a sud della Calabria e dell'Italia continentale, escluse le isole. Il nome deriva dal greco potamos tou Melitos, ossia "fiume del miele". L'appellativo invece si riferisce al vicino santuario di Santa Maria di Porto Salvo, chiamato così perché dava rifugio alle imbarcazioni. Anche se l'origine del borgo non è stata ancora chiarita, risulta documentato che fino al XVII sec. la storia di Melito Porto Salvo si identifica con quella della frazione Pentedattilo. Secondo gli storici locali, la località era sicuramente abitata in epoca tardo-romana, anche se la conferma di tale assunto è data solamente dal ritrovamento nella parte più antica di una necropoli del V-VI secolo.
Si suppone inoltre che in tale periodo il posto fosse una stazione di scambio e riposo per chi viaggiava da Reggio Calabria a Locri.
Sulla spiaggia melitese di Rumbolo il 19 agosto 1860 avvenne lo sbarco dei Mille di Giuseppe Garibaldi, prima tappa della storica spedizione.
Sulla spiaggia melitese di Rumbolo il 19 agosto 1860 avvenne lo sbarco dei Mille di Giuseppe Garibaldi, che dopo aver occupato la Sicilia puntarono alla conquista delle terre del Regno borbonico. Un secondo e meno fortunato sbarco avvenne il 25 agosto 1862, quando i garibaldini giunsero in Calabria con l'intento di muovere alla conquista di Roma ancora soggetta al Papa. Il piroscafo a vapore Torino, affondato dai Borboni durante lo sbarco, giace ancora sul fondale a 12 metri di profondità. :Una stele commemorativa ed un mausoleo ricordano questo secondo sbarco.
Melito Porto Salvo è una delle località balneari segnalate con due vele nella Guida Blu di Legambiente e fa parte della Comunità Montana Versante Ionico Meridionale Capo Sud. Per giungere al borgo si attraversa Via Lembo, soprannominata Lembo d'Italia perché simbolo della parte estrema dello stivale. Percorrendola ci si addentra proprio nella cittadina che si divide in Melito Alta e Melito Bassa. Nella parte alta, le case si arroccano su collinette particolarmente ripide, mentre verso valle si incontrano botteghe artigiane e negozi. Grande fascino suscita il lungomare di Melito, che affaccia sul mare Ionio e ha come sfondo la Sicilia e l'Etna, che in serate limpide regala fantastici scenari. Da visitare il Museo Garibaldino, edificato sul lungomare di Melito nel punto esatto in cui Giuseppe Garibaldi e i Mille sbarcarono nel 1860 e nel 1862. Sempre sul Lungomare dei Mille, merita una visita il santuario dedicato alla Madonna di Porto Salvo, costruito nel 1680 sui resti di un più antico edificio che sorgeva in una località chiamata Portus Veneris. Sull'altare della chiesa, troneggia la tela della Madonna di Porto Salvo, raffigurata mentre protegge un veliero in balia delle onde. La tela torna annualmente in processione a Pentedattilo rinsaldando il legame delle due comunità. La processione, che si svolge l'ultimo sabato di Aprile, è certamente il momento religioso più sentito dagli abitanti di Melito di Porto Salvo.
Stele e Museo Garibaldino
Lo Sbarco a Melito di Porto Salvo è l'episodio che segnò l'inizio delle operazioni dell'esercito garibaldino sulla parte continentale del Regno delle Due Sicilie. Avvenne nella notte tra il 18 e il 19 agosto 1860, con l'obbiettivo di attraversare lo Stretto di Messina e risalire la penisola. A ricordo dello storico evento, una Stele commemorativa è posta presso il Museo Garibaldino. Il Museo si compone di tre sezioni: l'area esterna, quella sotterranea, con le tombe di alcuni soldati, e il Museo vero e proprio, che espone le armi e gli indumenti di Garibaldi, oltre a numerosi suoi scritti, documenti e cimeli. Altro luogo simbolo è la Casina "Ramirez", dove Garibaldi soggiornò subito dopo lo sbarco. Con la presa di Melito, i garibaldini partirono alla conquista di Reggio Calabria e, una volta sbarazzatisi delle ultime resistenze borboniche, iniziarono l'inarrestabile risalita del Mezzogiorno, fino alla presa di Napoli.
Santuario Madonna di Porto Salvo
All'interno del Santuario si venera il dipinto della Vergine con in mano il Bambino attorniata da due angeli. Le due figure principali presentano l'inserzione della corona in oro sul capo, coniate con l'oro degli ex voto donati dai fedeli devoti Nella parte bassa del dipinto è presente un vascello che veleggia sicuro. La tradizione racconta che il quadro giunse a Melito dalla Turchia già in tempi antichi. Inoltre, la leggenda narra di una ragazza di Melito rapita dai Turchi alla quale la Vergine concesse di effettuare il viaggio di ritorno sui luoghi natii con una piccola imbarcazione che trasportava anche un'effigie della Madonna. Nella zona dello sbarco si eresse prima un'edicola ed in seguito sorse il santuario. All'interno il santuario si presenta con navata singola e alcuni ambienti relativi all'ospizio dei Cappuccini. Da segnalare in particolare l'altare maggiore, presente sin dalla costruzione primitiva della chiesa, e i due altari posti sui lati. Quello sulla sinistra, in dedicazione a S. Maria della Pietà, e quello sulla destra, dedicato a S. Andrea d'Avellino. All'esterno la facciata si trova affiancata da un campanile del 1954, ricostruito in seguito al terremoto del 1908.
Il Bergamotto
La particolarità che colpisce il visitatore appena arrivato in questi luoghi è l'inconfondibile odore dei bergamotti. Il bergamotto è un agrume classificato come Citrus Bergamia Risso, appartiene alla famiglia delle Rutacee, sottofamiglia Mesperidee, genere Citrus. Il suo habitat più idoneo ed esclusivo è costituito dalla sottile striscia di terra, lunga poco più di cento chilometri, compresa tra le propaggini estreme dell'Aspromonte e i mari Ionio e Tirreno, nel territorio della provincia di Reggio Calabria.
La coltivazione e la commercializzazione della sua essenza, costituiscono un esemplare momento di imprenditorialità agricola di respiro internazionale per l'intera regione. L'olio essenziale del frutto è indispensabile nell'industria profumiera e viene impiegato anche nell'industria farmaceutica per il suo potere antisettico e antibatterico. L'essenza di bergamotto è usata anche nell'industria alimentare e dolciaria per la produzione di liquori, the, caramelle e canditi.
Informazioni utili
Indirizzo
Viale delle Rimembranze, Melito di Porto Salvo