Africo

Africo, la doppia anima del paese degli ultimi
Comune-africo_nuovo

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Il comune di Africo è diviso in due parti situate a notevole distanza l'una dall'altra. La prima delle due è costituita da un piccolo grumo di case poste nel comune di Bianco, la seconda si trova sulle pendici dell'Aspromonte, dove rimangono i ruderi dei borghi di Africo Vecchio e Casalnuovo.

Il paese nuovo sorge a pochi metri sul livello del mare, a margine di una piccola pianura affacciata sul Mar Ionio. Africo Vecchio, invece, sorge sul versante sinistro del Vallone Casalnuovo, nel Parco nazionale dell'Aspromonte.

Ad Africo vecchio il tempo sembra regolato da leggi diverse da quelle quotidiane, e tutto appare sommerso da un mare di luce abbacinante.

Le rovinose alluvioni degli ultimi giorni dell'ottobre 1951 che devastarono quasi tutto il centro di Africo Vecchio e Casalinuovo furono la causa che costrinsero gli abitanti, dopo alloggi di fortuna e varie vicissitudini, a fondare un nuovo paese più vicino al mare. Quello che resta dell'abitato di Casalinuovo è su una rupe, nei pressi di Africo vecchio, alla destra del torrente Aposcipo. Le tracce dell'origine greca si conservano tutt'oggi nella parlata, anche se mischiata con l’idioma locale. Come Africo, anche Casalinuovo fu gravemente danneggiato dalle alluvioni del ’51. Il nome pare derivi da "Afrikos", cioè esposto al sole. La spiaggia di Africo è incantevole ed incontaminata, e vanta una notissima la scogliera. Ad Africo recentemente è stato girato il film “Aspromonte, la terra degli ultimi” del regista calabrese Mimmo Calopresti, presentato al Taormina Film Fest.

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Ultimo aggiornamento: 22 gen 2024 10:36