Slow Tourism in Calabria

Gli itinerari di primavera
Slow tourism

© Regione Calabria

Vivere slow

16 feb 2024 10:58

Vivere un’esperienza di slow tourism in Calabria equivale a un tuffo nel tempo, nell’atmosfera sospesa di paesaggi naturali tra mare e montagna e borghi autentici, dove le comunità locali offrono ospitalità, tradizioni e prodotti del territorio.

Ogni stagione è buona per scoprire le bellezze nascoste della regione e programmare una vacanza slow in Calabria. In primavera, ad esempio, è possibile assistere ad alcune strepitose fioriture, gustare le primizie di stagione, praticare escursioni guidate tra i boschi di 3 Parchi Nazionali e numerose riserve e aree protette, o semplicemente andare in giro per borghi e paesi alla scoperta delle tradizioni del posto

Nuove generazioni per antichi mestieri

La Calabria è il trionfo del “turismo lento”, un viaggio dell’anima che tiene assieme passato e presente, guardando al futuro e inventando nuove forme di ospitalità quotidiana.

Tante le realtà giovani e “di ritorno” che in questi anni hanno sviluppato forme virtuose di turismo esperienziale ed ecosostenibile, legate alla riscoperta di antichi mestieri proposti in chiave attuale, avvalendosi di tecnologie all’avanguardia e nuovi linguaggi.

Dalla bachisericoltura di San Floro (CZ), dove si pratica nuovamente l’antico allevamento del baco da seta, con produzione di filati di pregio, alle visite guidate in cantina e vigna; dalle escursioni con l’asino alle fattorie didattiche per tutta la famiglia, passando per il glamping e la residenza in dimore storiche e di charme.

Dallo slow tourism al circuito dello Slow Food il passo è breve, basta consultare i prodotti agroalimentari a marchio e quelli di etichetta PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) per organizzare in autonomia una serie di itinerari del gusto, alla scoperta dei piatti locali di più antica tradizione.

I luoghi dello slow living

I marchi di qualità turistico-ambientale sono un buon indicatore per scoprire in autonomia i luoghi dello “slow living” in Calabria.

Si tratta di località che prediligono il punto di vista del viaggiatore rispetto a quello del “turista”, mettendo al centro l’esperienza di visita con l’obiettivo di far conoscere realtà di nicchia, dimensioni del quotidiano e della resilienza abitativa, eccellenze della tavola e dell’artigianato.

Accanto al brand nazionale I Borghi più Belli d’Italia e i borghi Bandiera Arancione (Touring Club), esistono realtà singole e circuiti alternativi attraverso i quali è possibile conoscere il volto più “slow” della regione, lontano dai circuiti turistici di massa.

1. Riviera e Borghi degli Angeli

Questa proposta di itinerario slow in Calabria ci porta lungo la costa del Medio Ionio, tra le provincie di Catanzaro e Reggio Calabria, nel tratto che va sotto il nome Riviera e Borghi degli Angeli.
Una riviera a due passi dalla montagna, in grado di offrire la bellezza naturalistica del mare e dei boschi, intervallata da pesi e borghi medievali lieti di offrire al visitatore una serie esperienze indimenticabili.

Le spiagge di questa riviera sono l’habitat naturale delle tartarughe Caretta-Caretta, che ogni anno nidificano nella sabbia fine, regalando agli amanti della natura lo spettacolo emozionante della schiusa

Tra I Borghi più Belli d’Italia troviamo Badolato, famoso per la sua storia di accoglienza e ospitalità e oggi rivitalizzato dalla presenza di cittadini stranieri e dalla varietà di proposte di vacanza attiva (vendemmia, corsi di cucina, escursioni, yoga, workshop, ecc.). Sotto lo stesso brand Stilo, la “Città del Sole” del teologo Tommaso Campanella, col gioiello bizantino della Cattolica; Bivongi, “Borgo della longevità”, famoso per la qualità della vita, il vino Bivongi DOC, il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis e le Cascate del Marmarico.

foto Gori Campese

2. Le Strade del Vino e dell’Olio e i Presidi Slow Food

Un’altra modalità di vacanza slow in Calabria è quella che percorre le Strade del Vino e dell’Olio.

Vino e olio calabresi rappresentano un vero e proprio vanto. Del resto, gustare il territorio attraverso i profumi, i sapori e le storie che si sprigionano nel palato è il modo più piacevole per entrare in contatto con lo spirito più intimo della Calabria.

Ben 10 le Strade del Vino censite in Calabria dall’Associazione Nazionale Produttori Vinicoli e Turismo del Vino (Assovini):

  • Strada del vino DOC Greco di Bianco 
  • Strada del Vino dei Saperi e dei Sapori
  • Strada del Vino e dei Prodotti Tipici del Mediterraneo 
  • Strada del Vino e dei Sapori del Brutium
  • Strada del Vino e dei Sapori del Pollino-Castrovillari
  • Strada del Vino e dei Sapori della Locride
  • Strada del Vino e dei Sapori della Sibaritide
  • Strada dei Vini e dei Sapori di Lamezia
  • Strada del vino IGT Val di Neto
  • Strada del Vino DOC Melissa
Strada del vino
Regione Calabria

Altrettanto gustoso è il tour delle “Città dell’Olio” in Calabria, censite dall’omonima Associazione Nazionale:

  • Antonimina (RC)
  • Ciminà (RC)
  • Cinquefrondi (RC)
  • Città Metropolitana di Reggio Calabria (RC)
  • Corigliano - Rossano (CS)
  • Cotronei (KR)
  • Gerace (RC)
  • Maida (CZ)
  • Palermiti (CZ)
  • San Basile (CS)
  • San Demetrio Corone (CS)
  • San Marco Argentano (CS)
  • Santa Sofia d'Epiro (CS)
  • Saracena (CS)
  • Tarsia (CS)
  • Terranova da Sibari (CS)
  • Vallefiorita (CZ)
Strada dell'olio
Regione Calabria

Infine, l’itinerario da nord a sud alla scoperta degli 11 Presidi Slow Food in Calabria, il modo più goloso di assaggiare una regione a ritmo lento, godendo la bellezza dei paesaggi, della gente e delle specialità della buona tavola.

https://calabriastraordinaria.it/news/slow-tourism-in-calabria