Tour del Peperoncino Calabrese: scoville, coltivazione e usi

Alla scoperta del Peperoncino Calabrese, coltivazione e caratteristiche
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© Regione Calabria

Enogastronomia

14 feb 2024 10:28

Quando si parla di cucina calabrese si pensa subito al suo re: il Peperoncino Calabrese. Ma quanto conosciamo davvero della storia, delle caratteristiche e degli usi del Peperoncino di Calabria?

Ad esempio, qual è il suo grado di piccantezza secondo la Scala Scoville? Quali sono i luoghi più “piccanti” da visitare in Calabria per produzione, usi ed eventi dedicati?

Scopriamolo insieme!

Tutto sul Peperoncino Calabrese: Scala Scoville e luoghi di produzione  

Terra “piccante” per definizione, la Calabria è la patria del Peperoncino Calabrese. Un prodotto divenuto simbolo della tradizione gastronomica locale e dell’intero territorio, benché non abbia ancora conquistato la certificazione a marchio.

Il Peperoncino di Calabria e i prodotti piccanti derivati dal suo utilizzo presentano caratteristiche per tutti i gusti. Le varietà più diffuse? Il Peperoncino Calabrese Tondo, il Ciliegino (detto anche Ceraso o Cerasiello), quello Guglia (o Peperoncino Calabrese Lungo), il Diamante, il Pizzitàno, il Peperoncino Calabrese Verde, il Naso di Cane e il Peperoncino Calabrese Diavolicchio, solo per citarne alcune.

Peperoncino
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Molte di queste varietà consentono agli appassionati di Peperoncino Calabrese coltivazione in vaso, ma le modalità e i luoghi di produzione sono molteplici, da nord a sud della regione.

Quanto è piccante il Peperoncino di Calabria in Scoville? Il grado di piccantezza va da 40.000 a 50.000 SHU (Scala di Scoville della piccantezza), ovvero un livello di media intensità secondo i parametri mondiali, se si considera che il peperoncino Habanero, tra i più piccanti al mondo, registra 300.000 SHU.

Come si usa il Peperoncino di Calabria? Non c’è che l’imbarazzo della scelta! Dal consumo puro, come spezia, all’utilizzo come ingrediente base dei Salumi di Calabria DOP, fresco o Peperoncino Calabrese in polvere, macinato, essiccato in trecce appese ai balconi e ai davanzali delle case, sottaceto e sottolio, ripieno di acciughe e capperi, fino al più ardito utilizzo in pasticceria, in forma di confetture, liquori, cioccolatini e gelati.

Salumi
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La Calabria del peperoncino, un itinerario piccante

Il Peperoncino di Calabria è protagonista di un itinerario “piccante” nei luoghi di produzione e utilizzo.

Il tour alla scoperta del Peperoncino Calabrese parte dalla provincia di Cosenza e da uno dei posti simbolo di questa rinomata spezia: Diamante.

Nota come “Città del Peperoncino e dei Murales”, questa bella località di mare lungo la Riviera dei Cedri, sul Tirreno, è il luogo in cui dal 1992 si svolge il famoso “Peperoncino Festival”, una delle rassegne estive gastronomico-culturali più amate della regione.

Il vicino Comune di Maierà ospita, invece, l’imperdibile Museo del Peperoncino, all’interno del quale è possibile scoprire tutto sul vero Peperoncino Calabrese.

Peperoncino
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Poco più a sud, verso l’entroterra, incontriamo il Comune di Roggiano Gravina, famoso per un’altra varietà di Peperoncino Calabrese: il tipico Peperone Roggianese (anche noto come pipàzzu), disponibile anche dolce. Essiccato al sole (pipi crùschi), nelle folkloristiche collane appese ai balconi, è il classico peperone lungo (anche 15 cm).

Se passiamo ai piatti e alle ricette tradizionali a base di Peperoncino Calabrese piccante, è d’obbligo citare due “must” della gastronomia locale che spaziano dal mare ai monti.

Il primo è la gustosissima Sardella, prelibatezza dei paesi dell’Alto Ionio come Crucoli, dove ogni anno in agosto si tiene una sagra dedicata, Trebisacce, Corigliano-Rossano, Cariati e Crotone. La Sardella, detta anche “Caviale Calabrese” o Rosamarina, è una crema spalmabile a base di bianchetti (pesce azzurro locale), Peperoncino Calabrese in polvere e semi di finocchio.

Infine, la tappa più attesa dell’itinerario “piccante”: il paese di Spilinga, in provincia di Vibo Valentia. È qui che nasce e si produce la celebre ‘Nduja di Spilinga, l’insaccato calabrese piccante più famoso al mondo. 

La Sagra della ‘Nduja si tiene ogni anno l’8 di agosto e rappresenta l’occasione ideale per gustare questa bontà in tutte le sue varianti: sciolta e spalmata sul pane, soffritta come base di ragù, sughi e minestre o per accompagnare i formaggi e frittate.

Spilinga Nduja
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