Un assaggio del Torrone di Bagnara IGP

Torrone e torroncini di Bagnara Calabra: storia di una dolcezza tradizionale

image

Enogastronomia

Bagnara Calabra - Regione Calabria

Non solo il pesce spada venduto lungo la Costa Viola dalle leggendarie "bagnaròte", le donne di Bagnara Calabra raccontate dalla letteratura e dai film, ma anche un'altra eccellenza dolciaria calabrese merita una visita in questo luogo magico: il Torrone di Bagnara artigianale.

Il Torrone di Bagnara, a Indicazione Geografica Protetta, così come i torroncini di Bagnara Calabra, rappresentano alte specialità della pasticceria regionale. Si consumano prevalentemente durante le feste natalizie ma sono disponibili da gustare e acquistare tutto l'anno.

Scopriamo insieme la storia e i segreti di uno dei dolci tradizionali più amati della provincia di Reggio Calabria.  

Il Torrone di Bagnara IGP

Il Torrone di Bagnara è un dolce tipico di Bagnara Calabra, unica località interessata dal marchio IGP. Raccontare la storia del Torrone di Bagnara IGP e dei torroncini di Bagnara Calabra significa raccontare una storia familiare e artigianale, tramandata di padre in figlio fino ai giorni nostri.

L’origine del Torrone di Bagnara è legata alla storia del commercio marittimo di questo centro di pescatori lungo la Costa Viola: si tratta di un prodotto che abbina la produzione locale di mandorle e miele allo zucchero proveniente dai porti del Mediterraneo. I primi documenti d'archivio che ne attestano la produzione risalgono al Settecento e si riferiscono ai monaci di Bagnara esperti nella preparazione dell'antica “martiniana” (nome originale del Torrone di Bagnara). Con la nascita della prima vera fabbrica, a metà Ottocento, la storia delle torronerie di Bagnara si sviluppa attraverso numerose botteghe artigiane che fioriscono sul territorio e rendono famosi in tutto il mondo i nomi delle famiglie produttrici.

Cosa rende unico il Torrone di Bagnara IGP? Oltre alla genuinità e alla semplicità degli ingredienti (zucchero, mandorle tostate, miele, albume d’uovo, cacao amaro, oli essenziali e spezie in polvere) è la tecnica di lavorazione a fare la differenza: il torrone è ottenuto con un perfetto dosaggio degli ingredienti e un complesso sistema di cottura a fuoco vivo, ad alte temperature; seguono successive procedure di affinamento che, nel gergo, regalano al Torrone di Bagnara il tradizionale aspetto “a manto di monaco”. Infine, a seconda della copertura prescelta, si ottengono due varianti: la tradizionale "Martirana", con zucchero in grani, oppure la "Torrefatta", se la superficie viene glassata con cacao amaro.

Alla fine di questo delicato processo artigianale, il torrone e i torroncini di Bagnara Calabra vengono confezionati nella forma che tutti amano, in vassoio e scatola: consistenza friabile e croccante (a "rottura vitrea"), dolcezza dell’impasto bilanciata dal sapore delle mandorle tostate e da una sensazione brulé, con leggero retrogusto speziato.

Torrone di Bagnara
© Torrone di Bagnara IGP - Regione Calabria

Dove mangiare i torroncini di Bagnara Calabra

Se ti stai chiedendo dove e quando mangiare il Torrone di Bagnara IGP e i torroncini di Bagnara Calabra sappi che la località che li produce ne è la capitale, ma che puoi trovare queste delizie in tutta la provincia di Reggio Calabria e che il Torrone di Bagnara è un'eccellenza regionale venduta in Italia e all'estero. Nato come dolce tradizionale natalizio, il Torrone di Bagnara si consuma ormai tutto l'anno, in abbinamento al vino passito di uve Zibibbo Costa Viola IGT coltivate nei tipici terrazzamenti locali (armacìe).

Assaggiare il Torrone di Bagnara IGP è un buon pretesto per visitare il borgo marinaro di Bagnara Calabra. Nota per aver dato i natali alle “sorelle Bertè” della canzona italiana (Loredana e Mia Martini, a cui è dedicato un monumento), Bagnara offre una splendida passeggiata sul lungomare che guarda allo Stretto di Messina e al centro storico, in posizione più elevata. 

Tra i resti più antichi sopravvissuti al disastroso terremoto de 1908 si può ammirare la Torre Aragonese del XV secolo (o di Capo Rocchi), tra le torri costiere di avvistamento calabresi. Gli altri edifici monumentali sono frutto di un'accurata ricostruzione in stile Liberty e di un sapiente restauro. Tra questi, meritano una visita la Chiesa del Carmine, sul piazzale con vista panoramica, la Fontana Monumentale dedicata a Garibaldi e il Castello Ducale Ruffo, poco più a monte. Dalla sommità del colle omonimo parte il Sentiero Marturano, che consente di tornare in marina con un piacevole trekking nel verde.

La zona più recente dell'abitato, nel rione Marinella, ospita un lungo Corso pedonale ricco di negozi, caffè storici e le immancabili botteghe artigianali dove gustare e acquistare il Torrone di Bagnara IGP e i torroncini di Bagnara Calabra.  

Bagnara tramonto Eolie
© Bagnara Calabra - Regione Calabria

https://calabriastraordinaria.it/news/un-assaggio-del-torrone-di-bagnara-igp


Ultimo aggiornamento: 7 gen 2025 10:46