Ciminà
Dove la natura incontaminata incontra i sapori autentici
Paesi
Ciminà - Maria Antonietta Reale
Un borgo immerso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, adagiato nella valle e riparato da una imponente parete di roccia. Ciminà, in provincia di Reggio Calabria, con il suo nome (dal greco kyminà) riporta al cumino, pianta dalle proprietà terapeutiche e culinarie, che su questa terra fertile doveva crescere in abbondanza.
Il paese, fatto di stradine intricate come labirinti, ha caratteristiche case scavate nella pietra tufacea ed è famoso per il suo caciocavallo, vera e propria eccellenza gastronomica che ha le sue origini nei Balcani e che oggi è tanto prezioso da essere un Presidio Slow Food.
Ciminà è incastonato in un paesaggio naturalistico incontaminato, posto nella valle al di sotto del monte Tre Pizzi e affacciato sulla fiumara Condojanni. Da qui partono suggestivi percorsi panoramici ricchi di boschi e conifere, tra cascate e antichi mulini ad acqua, un paradiso per gli amanti del trekking e delle passeggiate all’aria aperta. È l’Aspromonte selvaggio e spettacolare, un luogo autentico che racconta la Calabria vera. Così come il centro storico di Ciminà, che visto dall’alto è una distesa di tetti, racchiusi dalle due chiese del borgo. Quella dedicata a San Nicola di Bari risale al XVII secolo, danneggiata più volte dai terremoti e più volte ristrutturata. È una chiesa a quattro navate con un altare di marmo sormontato dalla statua in legno del Santo.
La chiesa è stata fondata nel 1453 da greci e albanesi giunti in questo angolo del sud Italia dopo la caduta di Costantinopoli e che in questo paese schermato dalla roccia, hanno trovato un riparo e anche un luogo ideale per la preghiera e la meditazione. Poi fu la volta delle famiglie nobiliari, che hanno impresso su Ciminà la loro supremazia. I Marullo di Messina, acquistarono il titolo di Conti di Condojanni dal re Ferdinando II di Sicilia e vendettero poi il paese alla famiglia Carafa di Roccella Ionica, che restò al comando fino all’abolizione dei feudi. Nel 1811 Ciminà passò sotto il controllo della cittadina di Gerace, per volere dei Borboni.
Oggi Ciminà è una meta turistica ambita da chi vuole esplorare luoghi in cui la natura si svela in tutta la sua meraviglia, lontani dalle rotte del turismo di massa, in cui gli usi e le tradizioni non sono artefatti e si respira aria di genuinità. Qui anche i sapori raccontano una Calabria verace, autentica. Sapori unici, come quello del prelibato caciocavallo, antenato del kaskaval, una pasta filata prodotta nei Balcani. Il caciocavallo di Ciminà è il frutto di una tradizione che viene gelosamente custodita dai pastori dell'Aspromonte e tramandata da generazioni. Oltre che Presidio Slow Food è riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
Informazioni utili
Cosa sapere su Ciminà
Eventi
Ci sono 1 eventi in programma.
Idee di viaggio
Ci sono 2 idee di viaggio.
Infopoint Ciminà
Ciminà
Nessun risultato








