Oppido Mamertina
Storia millenaria, natura rigogliosa e tradizioni autentiche
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Oppido Mamertina - Regione Calabria
Oppido Mamertina porta con fierezza le sue radici magnogreche già nel nome, legato al popolo dei Mamertini (chiamati così perché seguaci di Marte, il dio della guerra) che dalla Campania si stabilì su questo territorio nel III a.C.
Un paese immerso nei boschi dell’Aspromonte, custode di una storia antichissima le cui tracce disseminate nell’area archeologica di Mella, l’antico nucleo abitativo, sono racconti ancora vividi di un passato glorioso. In epoca romana Mella divenne Oppidum, per poi diventare il borgo medievale di Oppido, ma la sua nuova fase di trasformazione comincia nel 1783, con un terribile terremoto che devasta il paese, in seguito riprogettato e ricostruito.
Oppido Mamertina si trova nella provincia di Reggio Calabria, all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, stretto nell’abbraccio di un bosco di ulivi secolari. Il suo territorio si estende dalle vette aspromontane fino al cuore della Piana di Gioia Tauro e colpisce per la bellezza del contesto naturalistico in cui è incastonato il paese. Dagli agrumeti e le coltivazioni di ulivo della pianura, via via salendo in collina si incontrano castagni, noci, pinete e querceti per poi raggiungere le vette, caratterizzate da faggi, pino laricio e abete bianco.
Uno dei principali punti di interesse è rappresentato certamente dal sito archeologico di Mella, su cui si sono susseguite numerose campagne di scavo (portate avanti anche da università statunitensi) che hanno consentito di riportare alla luce reperti di diverse epoche e di ricostruire un contesto urbano di grande interesse storico, con strade lastricate larghe più di sette metri e grandi edifici. Sono riemerse numerose monete appartenenti alle zecche o autorità di Roma, Metaponto, Valentia, Locri Epizefiri, Rhegion, Catania, Siracusa, utilizzate da anche Bretii e Mamertini, importante testimonianza dei grandi scambi commerciali che vedevano protagoniste le colonie greche del sud della penisola. Tra i reperti recuperati ad Oppido Mamertina, uno è di particolare valore, la Coppa di Varapodio, detta anche Coppa di Tresilico, oggi conservata al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Si tratta di una coppa di vetro con una decorazione in foglia d’oro che rappresenta una scena di caccia dedicata al culto della dea Artemide. Nel corso degli scavi, sono stati ritrovati anche statuette in bronzo, mattonacci, tegole, testine di terracotta, macine, collane in metallo, ceramiche, anfore, lucerne, unguentari e molto altro è stato, purtroppo, trafugato dai cosiddetti tombaroli, nei periodi in cui l’area archeologica non era custodita.
La città medievale di Oppido Mamertina fu fondata probabilmente nel IX secolo sull’antica Oppidum, a poca distanza dalla magnogreca Mella di Mamertini. Oppido Mamertina, distrutta dal terremoto e successivamente ricostruita, conserva nel suo centro storico palazzi nobiliari e diverse importanti chiese. Era un borgo fortificato, con il castello, le porte d’accesso e le grandi mura difensive ancora oggi in gran parte visibili. Per comprendere la vitalità culturale del borgo, che ospitava numerosi conventi e ben due carceri, basti sapere che nel Seminario si insegnavano filosofia, dogmatica, teologia morale, sacra scrittura, canto gregoriano, oratoria, poetica, estetica, storia della filosofia. Il forte sentimento di devozione popolare oggi trova il suo luogo di preghiera e raccoglimento nell’imponente Cattedrale dedicata alla Madonna dell’Assunta. In stile neoclassico, con i suoi 33 metri è tra gli edifici sacri più grandi della Calabria. Il campanile (sebbene non ancora completato) è alto ben 50 metri. La chiesa è a tre navate divise da imponenti colonne, il soffitto della navata centrale è costruito a cassettoni e nel grande rosone centrale è raffigurata l’Assunzione di Maria in cielo e schiere di angeli in altri riquadri. La Cattedrale custodisce un Ecce Homo scolpito in legno che appartenne a San Carlo Borromeo.
La festa più sentita dalla comunità è quella della patrona Maria Santissima Annunziata, il 25 marzo, che si ripete anche ad agosto per dare agli emigrati di ritorno per le vacanze e ai turisti, la possibilità di partecipare alla processione e ai festeggiamenti. Da visitare il Museo Diocesano di Arte Sacra, che si trova accanto alla Cattedrale e custodisce tele, icone, argenteria ed elementi architettonici, che testimoniano la storia della diocesi di Oppido e dei suoi vescovi prima e dopo il terremoto del 1783. Per conoscere meglio la storia e le tradizioni di Oppido Mamertina c’è anche il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, dove sono esposti anche antichi telai utilizzati per la tessitura dalle donne nel paese.
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