Il culto di San Rocco nel reggino
Vivi la festa di San Rocco in Calabria al suono dei grandi tamburi

Luoghi della fede
Festa di San Rocco, Scilla - Antonio Monteleone
Tra i santi più amati della devozione popolare, San Rocco in Calabria è protagonista di feste suggestive soprattutto in provincia di Reggio Calabria, lungo la splendida Costa Viola, dove la musica dei grandi tamburi tradizionali e gli spettacoli pirotecnici trasformano la festa di San Rocco in Calabria in un autentico rito collettivo.
Come nasce il culto di San Rocco in Calabria?
Nato in Francia, a Montpellier, il giovane Rocco decide di donare tutti i suoi averi ai poveri e farsi pellegrino. Sulle orme di San Francesco d'Assisi, intraprende un lungo viaggio verso Roma attraversando i paesi medievali devastati dalla peste, tanto che la sua fama di guaritore lo precede. San Rocco in Calabria è oggetto di una devozione profonda, legata alla pestilenza che all'epoca colpì duramente alcuni paesi del reggino.
Pronto a immergerti in un'esperienza di fede e folklore?
Vivi la festa di San Rocco in Calabria, il 16 di agosto, tra Palmi, Scilla e Gioiosa Ionica.
San Rocco - Palmi
La devozione che lega San Rocco a Palmi risale al 1656 e alla terribile pestilenza che colpì gli abitanti, i quali, stremati dal morbo, chiesero l'intercessione del santo che li guarì.
Da allora, il 16 agosto di ogni anno San Rocco a Palmi è al centro di grandi festeggiamenti, che uniti alla spettacolare processione della Varia, già Patrimonio UNESCO, rappresentano uno dei momenti più coinvolgenti per la comunità, un unicum che conquista visitatori, fedeli e studiosi di antropologia.
In cosa consiste la festa di San Rocco a Palmi?
Si comincia al mattino, al suono dei tamburi battenti che accompagnano le figure dei Giganti, Mata e Grifone, i grandi fantocci di cartapesta che rievocano antiche gesta saracene. Il Ballo dei Giganti accompagna i fedeli che si recano alla Chiesa dell’Immacolata per omaggiare la statua di San Rocco di Palmi. Nel pomeriggio si svolge la processione, seguita dal caratteristico corteo degli “spinati”: 200 figuranti disposti su due file che indossano sul capo la "spalas", una campana fatta di ginestra intrecciata, e procedono scalzi e a torso nudo, con l'effige del santo sul petto.
Dopo quattro ore di cammino, la processione di San Rocco a Palmi si conclude col consueto spettacolo pirotecnico.

San Rocco - Scilla
Proseguendo in direzione sud, lungo la Costa Viola, assistiamo alla festa di San Rocco a Scilla, tra i borghi di mare più pittoreschi della regione.
La prima testimonianza del culto di San Rocco in questa località risale al 1595 e attesta la presenza di una confraternita votata al santo che protesse Scilla dalla peste reggina di fine ‘400.
Oggi la Chiesa di San Rocco, nell'omonima piazza, ospita due statue oggetto di leggende e devozione: la prima, in pregiato marmo di pario greco, proviene da Venezia, città dove furono traslate le spoglie del santo e alla quale i marinai di Scilla si rivolsero per ottenere una reliquia; la seconda statua, in legno, è oggetto di una leggenda che la vuole scolpita da mano divina.
La festa di San Rocco a Scilla si tiene ogni anno il weekend successivo al 16 agosto, quando entrambe le statue vengono portate in processione nei quartieri San Giorgio, Chianalea e Marina Grande. Il lungo corteo si compone di fedeli muniti di ceri giganti detti “nthrocci”, che accompagnano il santo, chiamato affettuosamente San Roccheddu.
La domenica sera, ultimo giorno di festa, le statue sono riportate chiesa con una spettacolare entrata di corsa, il cosiddetto “trionfino”, in onore del trionfo del santo sulla peste.

San Rocco - Gioiosa Ionica
Spostandosi sulla costa ionica reggina, nell'odorosa Riviera dei Gelsomini, incontriamo il culto di San Rocco in Calabria nel paese di Gioiosa Ionica.
La profonda devozione a San Rocco di Gioiosa Ionica segue la stessa diffusione delle precedenti, cui si aggiunge il particolare prodigio della "sudorazione della statua", intercessa in aiuto della popolazione in occasione del terremoto del 1852.
La Chiesa di San Rocco, nel centro storico, ospita l'effige miracolosa, che pare sia giunta qui nel '700 a bordo di un veliero proveniente da Napoli, ragion per cui ogni anno, in occasione della festa di San Rocco a Gioiosa Ionica, è usanza appendere barchette e velieri di carta da un balcone all'altro.
La festa dura 9 giorni (novena) e termina il 16 agosto, la "Jornàta" (Giornata) attorno alla quale ruota tutto il folklore locale: i canti dei fedeli accompagnano la statua in processione su un baldacchino di seta, con ceri votivi e reliquie, per almeno 6 ore. L'elemento più folkloristico riguarda la presenza dei "tamburinàri", che scandiscono il ritmo della processione e del "ballo votivo" al suono incessante di grandi tamburi.
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