A spasso tra i graffiti di Petilia Policastro
Petilia Policastro, graffiti e murales in un museo a cielo aperto
Arte e Cultura
Giuseppe Caruso
Incastonata ai piedi di Monte Gariglione, nella Sila Piccola (Parco Nazionale della Sila), Petilia Policastro è un paesino montano della provincia di Crotone che si racconta mediante la street art e gli ormai famosi murales di Petilia Policastro.
Cosa vedere a Petilia Policastro? Murales e graffiti in un vero e proprio museo a cielo aperto, che attraverso lo sguardo visionario dell'artista Giuseppe Caruso restituisce lo spaccato contemporaneo di una storia antica.
La street art di Petilia Policastro
Il nucleo abitato di Petilia Policastro ha origini bizantine e greche, che ancora oggi rivivono nella toponomastica, in alcune antiche usanze locali e nella presenza delle Grotte Carsiche, tipiche del territorio, circondate da fiumi e laghi sotterranei (come le Grotte Basiliane di San Demetrio).
Negli anni, Petilia Policastro ha saputo reinventarsi attraverso lo strumento contemporaneo della street art, affidando a un grande muralista il compito di raccontare e rielaborare la propria identità. Un percorso per immagini, che racconta il vecchio e il nuovo in un susseguirsi di colori brillanti.
Dopo una visita al centro storico, che passa per le numerose chiese, i resti di un antico castello e alcuni palazzi gentilizi, imbocchiamo Vico Leone e ci immergiamo nel volto artistico di Petilia Policastro: graffiti realizzati con tecniche varie e murales dai toni vivaci impreziosiscono le facciate di palazzine e vecchie case abbandonate, ridando nuova luce a ciò che rischiava di cadere nell'ombra. Merito della famiglia Caruso, artisti per vocazione, che con Renato prima e Giuseppe poi ha restituito a Petilia Policastro la vitalità dei colori.
Chi passa per Vico Leone, a Petilia Policastro, non può che emozionarsi per la carica di umanità espressa attraverso la sua meravigliosa galleria di murales.
I murales di Giuseppe Caruso
Osservando da vicino i murales di Petilia Policastro, opere di Giuseppe Caruso, scopriamo una serie di soggetti che dal locale spaziano all'universale, aprendo mondi paralleli che ispirano adulti e bambini.
Qualche esempio? Il murales che riprende Ansel e Gretel, l'una sull'altalena e l'altro che innaffia le piante, è stato menzionato a livello nazionale come uno tra i 6 murales più toccanti al mondo.
Il gesto di “spiccare il volo” a partire da una piccola realtà è uno dei temi più cari all'artista di Petilia Policastro, che lo riprende anche in un altro celebre murales raffigurante le grandi ali di Icaro, inteso come nume tutelare e angelo custode.
E ancora, la tradizione del vero e proprio vivere e giocare per strada, come si faceva una volta, ritorna nella rappresentazione iconica dei bambini che giocano "a campana", con un'opera che riprende le caselle numerate del celebre gioco.
L'invito, rivolto a grandi e piccini, è quello di riappropriarsi degli spazi pubblici e dei paesi abbandonati, rianimandoli di voci, risate e colori, proprio come ha fatto Giuseppe Caruso a Petilia Policastro.
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