Escursione in barca tra le grotte dell'Isola di Dino
Sapevi che in Calabria c'è un'isola paradiso naturale? Isola di Dino e le sue grotte ti aspettano
© Regione Calabria
Sport e natura
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Tra i fiori all'occhiello dell'itinerario alla scoperta del Parco Marino Regionale "Riviera dei Cedri", nell'Alto Tirreno cosentino, c'è l'Isola di Dino, l'isolotto più esteso in Calabria.
Isola di Dino, dove si trova? Fa parte del territorio comunale di Praia a Mare, già Bandiera Blu e Bandiera Verde, e rappresenta uno dei paradisi naturalistici della regione. Il nome sembra derivare dal greco “dina”, tempesta, anche se questo isolotto è sinonimo di quiete e natura incontaminata.
Pronti a scoprire da vicino le meraviglie dell'Isola di Dino?
Imbarchiamoci alla volta di questo eden per un'escursione davvero indimenticabile.
L'Isola di Dino (Calabria) si trova a largo di Capo dell'Arena, un tratto di mare incontaminato che conserva nei suoi fondali intere praterie di Posidonia e tante altre specie di flora e fauna marine.
L'estensione dell'Isola di Dino è di circa 50 ettari, per un'altitudine massima di 100 metri che degrada all'improvviso, con strapiombi e falesie da mozzare il fiato.
Il patrimonio storico dell'Isola di Dino è affascinante quanto quello naturalistico, ricco di miti e leggende.
Oggetto di incursioni e battaglie saracene tra le più rocambolesche, l'isola fu approdo di pirati tra il IX e il XVI secolo. Tra gli episodi rimasti celebri, l'assedio turco guidato da Amurat Rays, nell'estate del 1600. Nel 1806 l'Isola di Dino divenne base delle operazioni della flotta anglo-borbonica guidata dall'ammiraglio William Sidney Smith.
Tra storia e leggenda anche l'affondamento del piroscafo inglese “Umballa”, nei pressi dell'isola, durante la notte di Santo Stefano del 1917. Dopo la tragedia, la campana della nave venne donata al Santuario della Madonna della Grotta, da quel momento ribattezzata Santa Maria della Vittoria.
Nel 1956 l'Isola di Dino viene venduta a Gianni Agnelli dal Comune di Praia a Mare, per poi passare negli anni a diversi imprenditori che la ridussero in stato di abbandono.
Nel 2022 l'Isola di Dino torna di proprietà comunale, che ne assicura la salvaguardia e la libera fruizione.
Tra le specie che è possibile ammirare: la palma nana, il garofano delle rupi (Dianthus rupicola) e l'endemica Primula di Palinuro (Primula palinuri), inserita nell'elenco delle specie a rischio di estinzione e presente in alcune colonie sulle pareti esposte a nord, nord-est. La presenza di questa primula e di altre specie endemiche, incluse quelle faunistiche di uccelli migratori, piccoli roditori e rettili, rende l'Isola di Dino un Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Ancora più variegato è l'habitat sommerso, ricco di castagnole, murene, polpi e gorgonie (Paramuricea clavata) che superano il metro di altezza.
Isola di Dino, come arrivare? I più allenati possono raggiungerla a nuoto, ma l'ideale è regalarsi un'escursione in barca all'Isola di Dino, attraccando nel piccolo molo a nord.
Da qui parte la strada rotabile che conduce ai cottages situati nella zona alta dell'isola e consente di addentrarsi in un'escursione all'Isola di Dino davvero unica.
Il percorso migliore per circumnavigare l'isola in barca è la rotta est-nord-ovest, col consiglio di non avviarsi nelle ore più calde della giornata.
Una modalità adrenalinica e originale di ammirare l'Isola di Dino? Dall'alto, con un indimenticabile volo in parapendio da Praia a Mare.
L'escursione all'Isola di Dino è un susseguirsi di grotte tutte da esplorare: le prime grotte (Isola Dino) che si incontrano lungo il tragitto sono la Grotta del Monaco e la Grotta delle Sardine, così chiamata per la quantità di sardine che vi si trovano.
Superato il "frontone", ossia la punta occidentale dell'isola, si incontra l'ampia entrata dell'omonima grotta. A una cinquantina di metri, si incontra la Grotta delle Cascate, ricca di acque scroscianti che ricadono all'interno. La più interessante dal punto di vista speleologico (purtroppo non visitabile per via della pericolosità) è la Grotta Gargiulo, che si apre a 18 metri sotto la superficie del mare e si estende per decine di metri, completamente sommersa e inaccessibile.
Infine, i due gioielli tra le grotte dell'Isola di Dino: la Grotta Azzurra e la Grotta del Leone.
La Grotta Azzurra (Isola di Dino) ricorda l'omonima di Capri, ma differisce da quella per via dei colori, che variano dal verde rame all'azzurro intenso ai bordi interni della grotta.
La Grotta Azzurra è il luogo ideale per fare snorkeling e immersioni subacquee. Gli amanti del relax possono godere la magia del luogo, in particolare quando il sole illumina la superficie dell’acqua.
Così chiamata per la forma di un leone accovacciato, la Grotta del Leone (Isola Dino) è raggiungibile sia in barca che via terra, attraverso la riscoperta di antichi sentieri lungo i quali osservare flora, fauna e resti di epoca normanna, inclusa la Stele della Madonna della Grotta, posta sul punto panoramico più a est dell'isola.
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