Alla scoperta della ceramica di Squillace

Visita al borgo di Squillace, tra le botteghe della ceramica artistica

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Arte e Cultura

Ceramica di Squillace - Regione Calabria

Luogo di storia, archeologia, ceramiche artistiche e tradizionali: Squillace, in provincia di Catanzaro, sorge lungo la Costa degli Aranci, nell'omonimo golfo, e stupisce i visitatori con le sue creazioni in terracotta.

La ceramica di Squillace figura tra i manufatti più pregiati dell'artigianato artistico calabrese. Esattamente come le creazioni di Seminara (RC), le ceramiche artistiche e tradizionali di Squillace raccontano una storia millenaria.

Pronti a scoprire la ceramica di Squillace, nel borgo medievale?

Squillace, il borgo della ceramica

Raggiungiamo Squillace, il borgo della ceramica, percorrendo la strada che dalla costa ionica risale la collina tra gli ulivi, simboli secolari del paesaggio assieme alle argille e alle crete rosse. Queste ultime costituiscono la materia prima da cui si ricava la pregiata ceramica di Squillace, tra i simboli più identitari del borgo. Tradizione antica quella della terracotta, che da queste parti si fa risalire ai tempi della Magna Grecia, quando l'intero Golfo di Squillace era sotto il governo dell'importante colonia di Skylletion, divenuta poi la Scolacium romana e patria medievale di Cassiodoro, che definiva l'arte ceramica "bene di pubblica utilità".

Squillace, ceramica e storia antica vanno a braccetto, lo si capisce subito! Dall'alto del borgo, la vista spazia sull'intera Costa degli Aranci, che in epoca normanna era difesa dall'imponente Castello di Squillace (XI secolo). Della struttura originaria si conservano alcuni elementi, come il grande torrione rettangolare (di oltre 10 metri di larghezza) che costituisce di per sé la fortezza normanna, mentre sono andati distrutti i piani superiori. Nel corso degli anni, gli scavi archeologici al di sotto del castello hanno evidenziato la presenza di una necropoli tardoantica (VI secolo) con 22 tombe dal ricco corredo. I reperti sono visibili nell'ala adibita a museo, dove è possibile apprezzare anche i resti della più antica ceramica squillacese.

Un contributo sull'evoluzione delle ceramiche artistiche e tradizionali di Squillace arriva dalla storia della Diocesi di Squillace, titolare di manufatti pregiati, oltre che di edifici monumentali di grande importanza per il monachesimo calabrese (come la Certosa di Serra San Bruno): tra le 28 chiese originali, oggi spicca la Cattedrale di Santa Maria Assunta, eretta nel 1096 dal conte Ruggiero I d'Altavilla. Al suo interno si ammirano un fonte battesimale del XVI secolo, il monumento sepolcrale al vescovo Capece Galeota e una tela settecentesca di Domenico Basile, oltre alle reliquie di Sant'Agazio Martire. Tra le chiese, il Monastero di Santa Chiara, i palazzi Baldaya, Maida Chillà e Pepe, l'arte della ceramica di Squillace sopravvive nei secoli, tramandata da una generazione all'altra.

Da Piazza Castello ci spostiamo nei vicoli attigui per conoscere da vicino gli artigiani della ceramica di Squillace e visitare le botteghe che animano il borgo.

Squillace-Castello
© Castello Normanno, Squillace - Elisabetta Cirianni

Le ceramiche artistiche e tradizionali di Squillace

Sono proprio loro, i maestri vasai della ceramica di Squillace, a raccontare i passaggi che hanno trasformato la tecnica di lavorazione più arcaica, di origine greco-bizantina, in quella tardomedievale e rinascimentale, sostituendola con la smaltatura tipica della maiolica moderna. Se da queste parti il singolo manufatto si chiama “argàgnu”, va da sé che l'artigiano che lo realizza è l'argagnàru, di chiara derivazione bizantina.

Le ceramiche artistiche e tradizionali di Squillace erano note in tutta Italia sin dai tempi più antichi, tanto che nel 1489 il re di Napoli Alfonso d’Aragona, in visita al Castello di Squillace, commissionò a un artista locale un'anfora col proprio ritratto, il titolo "Duca di Calabria" e l'aquila aragonese. L'episodio testimonia il valore altissimo della ceramica di Squillace e la sua committenza altolocata, anche nel circuito commerciale regionale.

Col loro stile inconfondibile, ingobbiate e graffite, le ceramiche artistiche di Squillace diventano presto uno "status symbol" delle classi abbienti del sud Italia, che nelle loro dimore non sanno più rinunciare ai grandi piatti né ai vasi tipici a figure vegetali e animali. Dal Settecento in poi si sviluppa anche l'amata faience (le "faenze"), terrecotte ricoperte di smalto stannifero (maioliche); mentre i pignatàri continuano comunque a produrre vasellame ingobbiato di uso più povero e popolare. Da questo momento, la ceramica di Squillace conquista il mondo e i collezionisti che vengono ad acquistarla direttamente nel borgo ionico.     

Squillace ceramica
© Regione Calabria

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Ultimo aggiornamento: 25 feb 2025 14:23