Viaggio a San Nicola Arcella, tra borgo e mare
Vieni a scoprire il mare di San Nicola Arcella (CS) e il suo centro storico in un viaggio "slow"
© San Nicola Arcella - Luca Fregola
Vivere slow
© San Nicola Arcella - Luca Fregola
Vivere slow
Sogni un'esperienza "slow" che abbina spiagge, storia e relax?
Vieni a scoprire il mare, San Nicola Arcella e il suo centro storico ricco di opere d'arte, in provincia di Cosenza.
Tra le spiagge, San Nicola Arcella vanta una caletta nascosta nell'antro di una grotta marina tra le più suggestive della costa tirrenica: la Spiaggia dell'Arcomagno. Nel borgo, San Nicola Arcella custodisce edifici che raccontano la sua storia antica e nobiliare.
Insomma, tutti gli elementi per una vacanza in famiglia o con gli amici all'insegna dello "slow living"!
Chi viene in vacanza in questo spicchio di Tirreno rimane incantato dal mare: San Nicola Arcella, non a caso tra le Bandiere Blu calabresi, è adagiato su un litorale dai colori straordinari, che offre una gran varietà di anfratti, calette, flora e fauna marine per chi desidera praticare immersioni.
Il gioiello tra le spiagge? San Nicola Arcella è famosa per una chicca assoluta: la Spiaggia dell'Arcomagno.
Così chiamata per via dell'arco naturale scavato dal mare, che fa da cornice a una piccola caletta di sabbia fine e alla retrostante Grotta del Saraceno, all’interno della quale c’è una sorgente d'acqua dolce. L'Arcomagno può essere raggiunto a piedi, tramite un sentiero roccioso da cui si gode un panorama mozzafiato, o in barca, attraccando direttamente nei pressi della grotta.
Il braccio roccioso conferisce alla costa di San Nicola Arcella la forma di un porto naturale. Un tempo, come testimonia la citata Grotta del Saraceno, vi attraccavano navi pirata, dalle cui incursioni la popolazione provava a difendersi erigendo una serie di struttura difensive.
Tra queste spicca la splendida Torre Crawford, tra le torri costiere meglio conservate della Calabria, legata all'affascinante vicenda dello scrittore americano, lord Francis Marion Crawford, che la elesse "buen retiro" e vi compose alcuni romanzi. Crawford si innamorò di questo mare, San Nicola Arcella e i suoi scenari mentre faceva un giro in barca nel sud Italia in compagnia della moglie.
Raggiunto il borgo, San Nicola Arcella rivela la sua storia più antica.
Il centro storico è un libro aperto sulle numerose dominazioni, che si raccontano attraverso gli stili degli edifici signorili, la maggior parte dei quali presenta facciate tardo-ottocentesche.
Tra i vicoli e le piazze sorge, in posizione panoramica, la Chiesa Matrice, su una stretta balconata al centro del paese.
Di recente, alcune facciate delle abitazioni sono state abbellite con una serie di murales che raccontano la vita e le tradizioni del borgo: San Nicola Arcella è infatti un luogo dalla storia millenaria, la cui narrazione parte dallo sbarco dei primi navigatori giunti a colonizzare quella che in seguito diverrà Magna Grecia.
Tra i vari edifici, poco fuori dal centro, spicca per imponenza e origini nobiliari il Palazzo Principi Lanza. San Nicola Arcella fu dominato da diversi feudatari finché, nel XIX secolo, il principe Pietro Lanza Branciforte, avendo sposato Eleonora, ultima erede degli Spinelli di Scalea, subentrò nella titolarità di tutto il feudo.
Il principe ereditò la masseria fortificata in contrada Dino, oggi nota come "Palazzo Principi Lanza". San Nicola Arcella fiorisce così sotto la spinta produttiva dei Lanza, che incrementano le attività di pesca e si impegnano a costruire il vero e proprio nucleo urbano, che da semplice "Casale" acquisisce la propria autonomia comunale (1811).
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