Visita al borgo di Gallicianò, dove si parla greco antico
Tradizioni vive, cultura millenaria e panorami d’Aspromonte

Vivere slow
Gallicianò, Condofuri - Regione Calabria
Gallicianò (Gaḍḍicianò) è la piccola capitale del Greco di Calabria (grecanico), lingua antica che fonde suoni orientali e latini, parlata ormai da pochissime persone.
Incastonato nella roccia aspromontana, in provincia di Reggio Calabria, il borgo di Gallicianò è una frazione del Comune di Condofuri, custode di una comunità "in via di estinzione", da conoscere e tutelare.
Partiamo per una gita dal sapore arcaico e dai panorami mozzafiato!
Gallicianò e il grecanico
Pronti a esplorare un territorio unico, dove ogni cosa parla un'altra lingua? A partire dalla strada, che da queste parti si chiama "dromo", alla maniera greca, e sta a indicare il percorso di curve e strapiombi che dal paese di Condofuri si inerpica su per la montagna, costeggiando la fiumara Amendolea fino ad arrivare al borgo di Gallicianò (Γαḍḍικ̍ιανό). Qui, nel cuore del Parco Nazionale d'Aspromonte, vive una delle ultime comunità grecaniche della regione: volti antichi e rugosi, in attesa che un visitatore si fermi per un saluto, al quale, a seconda dell'ora, risponderanno "kalimèra" (buongiorno) o "kalispèra" (buonasera).
Siamo a casa della minoranza etnolinguistica grecanica, custode di un dialetto che è a tutti gli effetti una lingua. Oltre alla parlata grecofona, Gallicianò conserva intatti i riti, gli usi, i costumi e le ricette tipiche di una tradizione che ha origini greco-bizantine ed è giunta in Calabria a partire dal VI secolo dalla Grecia, dalla Turchia e dal Medio Oriente, per fondersi alla cultura locale latino-normanna. Il Greco di Calabria è frutto di queste affascinanti commistioni, come sostiene Gerhard Rohlfs, lo studioso e linguista che per primo si occupò di queste comunità, al quale è dedicato il Museo della Lingua Greco-Calabra, nel vicino borgo di Bova.
Malgrado gli sforzi divulgativi del prof. Salvino Nucera, compianto poeta e studioso locale, il Greco di Calabria è una lingua ad alto rischio di estinzione e Gallicianò, non a caso definito "Acropoli della Magna Grecia", è l'unico borgo interamente ellenofono della regione, benché, ormai, lo si parli solo in ambito domestico. Luogo di tutela e conoscenza è senza dubbio la Biblioteca Grecofona: nata negli anni ’90, è provvista di una sala lettura e possiede libri antichi e testi realizzati negli ultimi anni a cura dei rappresentanti della cultura e della linguistica locale.

Cosa vedere a Gallicianò
Gallicianò è un piccolo "museo diffuso". Passeggiando a ritmo lento, tra i vicoli e le case di pietra, si respira un'atmosfera di autentica xenìa, la tradizionale ospitalità greca e calabrese. Accanto alla lingua, la musica è l'altro elemento identitario della comunità, che nella Casa della Musica conserva gli strumenti tipici della tradizione: zampogne, lire, tamburelli e organetti che accompagnano la tarantella grecanica di Condofuri. A questo prezioso patrimonio, si aggiunge la recente donazione di strumenti musicali da parte del cantautore grecofono Attilio Nucera. Un altro luogo da visitare a Gallicianò è il Museo Etnografico, che raccoglie utensili agropastorali e di vita quotidiana originali: attrezzi da lavoro, coperte di ginestra, musulupàre (stampi tradizionali per il formaggio aspromontano noto come "Musulùpu") e una serie di altri oggetti che richiamano gli usi e i costumi degli abitanti di Gallicianò.
Tra gli edifici meritano una visita la Chiesa Panaghìa tis Elladas (Madonna di Grecia), importante centro di culto greco-ortodosso visitato di recente dal patriarca di Costantinopoli, e il suggestivo Teatro che, alla maniera greca, utilizza come sfondo l'incantevole Valle dell'Amendolea. Quest'ultima è oggetto di trekking ed escursioni da parte degli amanti della natura, che in quest'angolo di paradiso possono praticare una serie di sport all'aria aperta e ammirare i monumentali ruderi del Castello Ruffo. I più romantici possono fare tappa alla Fontana dell’Amore (cànnalo tis agàpi), l'antica sorgente cristallina dove le donne del borgo si recavano per attingere l'acqua ed essere corteggiate.

https://calabriastraordinaria.it/news/visita-al-borgo-di-galliciano-dove-si-parla-greco-antico